L’enorme, suggestivo, verdissimo plateatico da 60 posti, battezzato come “Foresta Bastian”, dà un fresco e lussureggiante benvenuto in un locale aperto meno di 3 anni fa in fonderia, e già divenuto un instant cult: il Bastian Osteria, creato da Simone Toffolo (mente dietro al celebre bistrot di Mestre “Pepenero”) e Claudio Piol, che nella Treviso-da-bere e nella Treviso by night non ha certo bisogno di presentazioni, visti i nitidi ricordi che noi over 35 abbiamo del suo Bastian Contrario, punto di riferimento in tutta la Marca sino al 2000.
Oggi però siamo nel 2020, e abbiamo la fortuna di poterci recare a pranzo, a cena, a far aperitivo o dopocena in un’"osteria del divertimento" in cui sentirsi come a casa ma sempre al top, in un contesto davvero esclusivo.

Due menù con cui sbizzarrirti

Il Bastian è l’osteria del divertimento, sì… Ma prima di tutto è un’osteria. Quindi si beve, si cicchetta, si pasteggia. Accanto alla carta dei vini, sempre generosa anche nella rotazione di etichette in mescita, trovi due menù distinti per cicchetteria e cucina. La prima, anziché mostrare la sua selezione in bella vista dalla classica vetrinetta golosa in stile “pasticceria del salato” (che poi finisce a riscaldarsi nel microonde dietro il bancone), opera una scelta di campo in controtendenza, sposando l’avanguardistica filosofia del cicchetto sempre e solo rigorosamente espresso. Tartine, crostini, mozzarelle in carrozza, panini “bastianini” (una gourmetteria da leccarsi i baffi, ideale per spezzar la fame a qualsiasi ora) e chi più ne ha più ne metta, vengono infatti preparati al momento: si aspetta qualche minutino, ma ne vale davvero la pena.
Il menu osteria, invece, pur mantenendo un’invariata colonna vertebrale, rimescola i sapori di alcuni piatti  con leggera cadenza stagionale, puntando non solo e non tanto sull’ormai abusato chilometro zero (“la qualità c’è in tutta Italia” dicono condivisibilmente Claudio e Simone), bensì sulla costante ricerca di sapori e aromi che soddisfino gusto ed olfatto a seconda del periodo dell’anno. Per esempio, tra i primi, l’apprezzata, gettonatissima specialità della casa è la cacio e pepe, che viene proposta con una miscela di 5 differenti spezie pepate: queste variano ogni stagione, per conferire al delizioso piatto romano un pizzicorio vuoi corposo in inverno, vuoi fresco e particolarmente profumato nella primavera-estate.

Innaffiamo?

Accanto ad una carta-vini che lascia intuire la sua notevole profondità sin in cui dai il primo sguardo al locale, e che naturalmente, tra bollicine, bianchi e rossi costituisce l’anima del reparto beverage, il Bastian Osteria offre un menù ricchissimo anche sui versanti della birra, del cocktail e dell’analcolico.
In particolare, tra le fresche referenze di malto e luppolo ci sono le ottime artigianali del premiato Birrificio Veneziano BAV, così come le profumate IPA alla spina di Bradipongo e altre etichette perfette per l’estate. Alla voce cocktail, liquori e distillati, si apre infine un mondo. Mescole premium, gin a non finire, rum e whisky di gran classe, vodke top. C’è di tutto!

Un locale suggestivo col plateatico più ampio di tutti

A Treviso un plateatico grande come quello del Bastian Osteria non ce l’ha nessuno. Proprio nessuno. E in tempo di post-Covid, sappiamo ormai bene tutti quanto la disponibilità di spazi e “aria” fra i tavoli sia oggi seminale. Con 60 coperti, divisi da alberelli verdi, frasche e legno ovunque, illuminazione serale calda e indiretta, la “Foresta Bastian” è davvero una location ideale per ambientare aperitivi rinforzati, concertini live, cenette al fresco e bevute tra amici (di quelli che se ne intendono, però!).
Non è da meno il locale interno, curato allo spasimo nei minimi dettagli, con grande senso del gusto e del design, ma senza la benché minima traccia di opulenza o pesantezza: che tu vada al Bastian per un pranzo di lavoro, per berti due calici al bancone, o per partecipare in solitaria ad una verticale guidata (occasione eccellente per far nuove conoscenze), ti senti sempre e comunque a casa. E’ un locale dove si mangia bene e si beve anche meglio, ma in cui davvero hai la sensazione di toglierti le scarpe e indossare le pantofole.

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