Tutti i motivi per cui non devi perderti Al Bivio Degli Artisti

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Ci sono dei locali dove si mangia e basta. E poi ci sono dei locali come Al bivio degli Artisti, che sono una filosofia. La famiglia, da anni impegnata nello studio e nella ricerca di cucina salutista, riesce nell’intento di preparare piatti che rispettano il corpo e che sono davvero buoni. La prova del nove sono i piatti vegani, difficilissimi da preparare, che qui ordina anche chi vegano non è.

La location: Appena si arriva la sensazione è quella di entrare a fare parte di un’oasi; gli interni e gli esterni, arredati con gusto, sono decorati con materiali naturali e colori tenui: nelle librerie, ai vini e alle birre, si alternano libri di benessere e spiritualità. Ma il risultato non è per nulla un’atmosfera sacrale, ma piuttosto un’atmosfera di serenità generale, con le grandi tavolate per le famiglie, gli angolini romantici per le coppie e il parco giochi all’aperto per i bambini cosìcchè possano giocare sull’erba.

La carta delle pizze: Una delle cose più invitanti sono le pizze, innanzi tutto perché sono preparate con farine biologiche macinate a pietra, poi perché sono lievitate con il lievito madre vivo, e infine perché sono proposte anche in versione senza glutine. Tra i condimenti: crema al tartufo, salsa tartara, salmone affumicato, crema ai pistacchi, semi di sesamo. Una delle nostre preferite è la «Campagnola» con crema al tartufo, mozzarella, pancetta affumicata, funghi e grana, ma anche la «Winner» con pomodoro, mozzarella, rucola, gamberi, salsa tartara e salmone affumicato.

La carta delle pizze vegane: Con lo stesso impasto si preparano anche 6 pizze vegane, con verdura di stagione,. Stracchino di riso, formaggio vegano, funghi shitake, creme di verdure fresche e semi vari. Quella che ci ispira di più? «La saporita vega» con crema ai pistacchi, formaggio vegano, funghi, strachicco, rucola. Ma anche la «Terra» con salsa rossa, funghi shitake, olive nere, capperi, cipolla di tropea, formaggio vegano.

Il menu del ristorante: il menu che varia giornalmente prevede sempre diversi piatti di pesce fresco del mercato (in genere preparato al forno o alla piastra e servito con verdure di stagione), tagliata di manzo, costicine di agnello e taglieri di affettati e formaggi un po’ speciali, come la bresaola di punta d’anca.

Il ristorante vegano: Gnocchi fatti in casa, tonnarelli con crema di tofu spadellato e spezie varie, seitan alla senape, ma soprattutto la voglia di sperimentare sempre ricette nuove a partire dai prodotti base e con una ricerca che nutra non solo il corpo, tenendo presente il ciclo delle stagioni, ma anche l’anima che il corpo si porta dietro.

I piatti desgustazione: Sono proposti ogni giorno un piatto degustazione, a 20 euro, nella versione vegana ed «onnivora». Un esempio di degustazione onnivora? Filetto di branzino marinato alla’arancia, piovra croccante su crema di fagioli, gazpacio di pomodoro con rosette di pesce spada ripiene di ricotta di pecora, baccalà mantecato. Un esempio di degustazione vegan? Dadolata di verdure con maionese, crema di piselli, carote e rape, manioca in tempura e mele in pastella, crema di tofu, farro monococco e zucchine, seitan alla senape, riso venere alle alghe e contorni misti.

I vini e le birre: In cantina una selezione di trenta etichette italiane tutte biologiche e biodinamiche, la birra artigianale segue il concetto del km0 con le birre alla spina di Le Corti Veneziane, Il Birrificio del Doge, la Ittala Pilsen. Alcune proposte in bottiglia provenienti dai micro birrifici BAV e Renton.

I dolci: Una teoria di coppette di crema, frutta e tiramisù accoglie gli ospiti al bancone, suggerendo di tenere sempre un posticino per il dessert. La cosa eccellente di questo locale è che nel suo menu giornaliero è sempre riservata una lunga sezione ai dolci, tutti fatti in casa, molti, manco a dirlo, vegani, come il parfait di cioccolato.
 

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