Un posto da favola, una storia lunga tre generazioni, una tradizione che andrà avanti almeno per altrettante. Tutto questo è La Patatina C. Legrenzi, locale situato nell'omonima corte mestrina a due passi da piazza Ferretto. Uno dei luoghi più scenografici di Mestre con il suo verde, le sue installazioni artistiche e la sua atmosfera rilassata lontana anni luce dal traffico cittadino. Queste le basi dell'ennesima scommessa della famiglia Garbin, che con l'insegna La Patatina ha messo su un piccolo impero fondato su uno stecco. Non uno stecco normale però: questo ha infilate una a una le loro patate cotte al forno con la buccia. Ogni veneziano sa di cosa parlo. Il capitano di questa avventura è Gianfranco "Frank" Garbin, che assieme ai fratelli Massimiliano e Giuseppe, al nonno Gianni e al resto della famiglia sono nel loro piccolo una leggenda della ristorazione al di qua e al di là del Ponte della Libertà.

Domanda d'obbligo. Ma chi ve l'ha fatto fare di sbarcare anche a Mestre?

In primis perché a noi piacciono le sfide. Sono convinto che se lavori duro, ti migliori ogni giorno, pensi che ogni punto d'arrivo è in verità un punto di partenza non puoi che farcela. Crediamo fortemente nel progetto di portare la nostra cucina di pesce in pieno centro a Mestre, perché vediamo che la città si sta rivalutando. Il centro dieci anni fa era molto diverso, ora è un bel posto dove passeggiare. Impariamo, insieme, a viverla Mestre. Guardati intorno, non è bello qui? Ci sentiamo nel posto giusto al momento giusto.

Del resto è la storia di La Patatina a parlare da sé. Se non sapete voi dove può funzionare un locale...

Siamo consapevoli della nostra storia ma siamo anche modesti. Ripeto, ogni giorno cerchiamo di migliorarci. Siamo una famiglia molto unita e abbiamo molta esperienza, ma puntiamo anche a farci trasmettere nuova energia e nuove idee dai più giovani. I miei figli mi stanno aiutando moltissimo in questo e tutti i ragazzi dello staff si danno molto da fare. Siamo una squadra affiatata e questo speriamo anche di trasmetterlo al cliente. C'è bisogno di calore, di un sorriso in più, di una pacca sulla spalla. Poi il resto viene da sé. E' questa la filosofia che ci portiamo dietro dai locali che abbiamo a Venezia.

Un po' di amarcord. Ti ricordi del tuo primo stecco di patate?

E' passato troppo tempo (sorride, ndr). Anzi, posso dire di essere praticamente nato con lo stecco di patate in mano. Come tanti dei miei coetanei che bazzicavano il nostro locale di campo San Polo. Siamo cresciuti insieme e oltre 3 decenni sono passati in fretta. Passano le mode, ma il nostro stecco per fortuna continua a essere in voga.

Che poi qui si mangia del gran pesce...

Mi ricordo le levatacce all'alba con mio padre per andare al mercato di Chioggia e accaparrarsi il pesce migliore. Ho visto la sua fatica e anche la sua determinazione. Mi ha insegnato con i fatti la cultura del lavoro, mi ha insegnato che è l'umiltà che ti fa emergere e non l'arroganza. C'è chi si sarebbe seduto sugli allori invece noi continuiamo a metterci in gioco, consapevoli che serve sempre essere sul pezzo. Sono questi i valori che vorrei trasmettere ai miei figli e ai giovani che mettono cuore e anima qui dentro: lavoro, serietà e anche attenzione. Chiedo cura maniacale nel servizio e nella presentazione dei piatti. Perché il cliente merita rispetto. La volta che molli anche solo di un centimetro le persone che hai davanti lo percepiscono.

Non siete mica robot!

Certo, però bisogna sempre puntare al massimo e, se ti impegni, qualcosa di buono porti a casa, altrimenti ti squagli come neve al sole. Sull'essere umani hai ragione e, anzi, spero che la nostra umanità venga fuori tutta. Desidero che questo sia un luogo "caldo" dove venire per un aperitivo o per una cena di livello. Spero che ci sia sempre calore umano. Ormai i clienti abituali mi chiamano tutti "Frank" (ce l'ho scritto anche sulla divisa come vedi), e io li chiamo per nome. E' molto bello il fatto che qui vengano tantissimi giovani ma anche stimati professionisti e tutti si sentano a proprio agio. Ciò rende a suo modo unico questo locale.

A pochi mesi dall'inaugurazione come vedi il futuro di La Patatina?

Va tutto a gonfie vele ma preferisco pensare all'oggi. All'allestimento della sala e alla preparazione dei piatti che dovranno uscire dalla cucina. Una novità c'è, però. Ci allargheremo grazie a una nuova sala al piano terra. Nuovi spazi ma stessa filosofia che punta su qualità e professionalità. Ci stiamo impegnando a fondo perché crediamo in questa avventura. Crediamo nel rilancio di Mestre ma crediamo anche in noi stessi.

La Patatina C. Legrenzi
Calle Giovanni Legrenzi, 26 - Mestre (VE)
Telefono: 0416399855

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