Fare serata in provincia è possibile e se si strizza l’occhio al gourmet, allora la magia è pronta. Prepariamo i nostri palati ad assaporare una cucina proprio diversa dal solito da Dorotea a Bitetto. Chef Antonio Iacovelli, con tutta la sua lucida follia ai fornelli, è pronto per raccontarsi dall’antipasto fino al dopo cena.

Un’evoluzione continua


Dorotea in città è quasi un’istituzione. Da più di quindici anni qui si riscrive il concetto di spaghetteria che, col passare del tempo, si è evoluto diventando il luogo perfetto per raccontare la Puglia a tavola ma in un modo del tutto nuovo. Il locale ha un’atmosfera pop, colorata e si respira subito l’aria perfetta per una serata fuori dall’ordinario, gustosa, ma mai ingessata. Ad andare oltre i convenevoli c’è chef Antonio Iacovelli, 38 anni e sempre tante idee per la testa. È lui che tra le fantasie optical del locale e una contagiosa simpatia, ci porterà a spasso tra i meandri del fine fining di casa nostra.

La saletta sembra essere un abbraccio verso la cucina ed è studiata in modo da assicurare la giusta privacy negli angoli. Nei tavoli centrali, invece, sbirciare anche un po’ il banco e la cucina è il massimo. Aperto a cena e la domenica anche a pranzo, Dorotea propone un menu alla carta sempre in movimento e due percorsi degustazione per ogni palato. Dalla mise en place fino alla composizione dei piatti che devono saper toccare il cielo. Si, perché qui non si lascia mai nulla al caso.

Dal pane agli antipasti



Sebbene l’anima del locale resti sempre ancorata alle mitiche barchette da 120 grammi di spaghetti, quelli da non perdere a prescindere, oggi Dorotea fa un passettino in più con un percorso degustativo sempre diverso. Questo è uno dei principi messi in campo da Antonio ed è ciò che lo differenzia da qualunque altro locale. Ingredienti super freschi, tanta inventiva e chicche di piccoli fornitori locali, proprio come quelle della Macelleria di Acquaviva Domenico Muserra che con Antonio ha sposato l’idea di cottura a bassa temperatura da dedicare alla carne. Un vantaggio per tutti quelli che dalla cucina di un locale pretendono tanta ricerca e innovazione.

Da Dorotea si cura proprio ogni dettaglio, dal cestino del pane costruito sapientemente con pane di Altamura, passando per i taralli al calzone di Ruvo di Puglia fino alla focaccia home made. Un perfetto modo per iniziare a familiarizzare con il concetto di “intrattieni” che culmina con le pettoline fritte con anice e finocchietto, il vero must have al tavolo.

Gli antipasti di Dorotea sono un elogio al bello e anche qui non manca mai la sorpresa. Serviti su alzatine che rendono giustizia a ogni piccolo amuse bouche, ecco cinque proposte divertenti da mangiare in un unico boccone, proprio come il sushi all’italiana o la focaccia bianca croccante fuori e soffice dentro, da farcire con mousse di ricotta, salsina di rape, alici, pomodorino appeso al filo e lonzino lardellato. Ci sarà anche qui la sorpresa? Ovvio. Ad esempio anche gli intolleranti al lattosio potranno assaggiare tutto senza differenze perché la cucina del locale è 100% senza lattosio. 

I pezzi forti


Ma cosa non perdersi da Dorotea prima di un piatto di spaghetti? Il classico maialino lucano cotto a basse temperatura da completare con una salsa che ne esalta la dolcezza. Tra frutti di bosco e soia, cosa si inventerà Antonio per completare il piatto?

E gli spaghetti? Il pezzo forte della serata è proprio la barchetta di pasta. Anche qui non c’è una ricetta fissa, ma tutto cambia e si evolve a seconda della giornata. Però cosa non muta mai? La selezione e l’attenzione, una bandiera per Antonio. Per i suoi primi c’è solo pasta Jesce di Altamura che racconta la Puglia murgiana, da risottare direttamente in padella da cruda alla vecchia maniera, cioè senza “aiutini”. Il risultato è un sapore unico e perfettamente bilanciato. La combo da non perdere? Spaghettoni cacio e pepe con un battuto di scottona a crudo, da completare con una cuvée di pepe dai sapori esotici e decisi. Una passione per chef Antonio che coltiva piatto dopo piatto e appassiona anche gli avventori del locale. 

Il calice che accompagna


Una carta vini improntata sulla Puglia è il perfetto supporto per i piatti dai sapori decisi proposti da Antonio. Tanta ricerca che va ben oltre i nomi altisonanti, propone una Puglia autentica ed espressioni di terroir tutti da scoprire, proprio come Bolgheri o la Valpolicella. La chicca della proposta di Dorotea è certamente la presenza di champagne che sapranno ben accompagnare uno speciale aperitivo o la selezione di antipastini, oppure per chi è uno champagne addicted, anche tutto il pasto. Occhio alle serate in cui saremo noi i sommelier della serata. Si, perché il martedì qui si esercita il diritto di tappo.

Per finire le coccole dello chef


Nella proposta del menu degustazione da Dorotea non manca il piacere per il palato e per gli occhi. Un’alzatina con piccola pasticceria che cambia sempre, anche se non manca mai la coda di rospo classica. A tutto questo si aggiunge una selezione di liquori artigianali serviti in bottiglie dal design ricercato e dal ricordo di “casa di nonna”. Limoncello, Sherry e amaro non sono stati mai così raffinati da bere.


Dorotea La Spaghetteria - Via Andrea Costa 21, Bitetto (BA). T: 3939572692

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