Entri e ti imbatti in Totò sulla parete che ti guarda, poi ti giri e c'è una miniatura di Pulcinella, apri il menu e ci trovi subito un babà. Non si può dire che la pizzeria Alla Conchiglia a Catene, nei suoi 34 anni di storia di successo, abbia mai nascosto le sue radici campane.

Pizze come tradizione comanda


Del resto il titolare, Maurizio Savastano, viene dalla Costiera Amalfitana. Anzi per essere precisi viene da Tramonti, la patria della mozzarella fior di latte dei Monti Lattari (che sta per ottenere il marchio IGP). Qui la pizza si fa come si è sempre fatta, ed è una bella notizia in anni in cui rivisitazioni e sperimentazioni la fanno da padrona. Per Maurizio ogni giorno è un'occasione per rinnovare la tradizione di famiglia puntando su ingredienti di alta qualità e sulla stagionalità dei prodotti. L'impasto lievita almeno 36 ore, se non 40, e viene preparato alle 6 di mattina in punto per poi essere utilizzato la sera del giorno successivo. Risultato: digeribilità, non ti svegli la notte per bere ettolitri d'acqua e una fragranza difficile da trovare altrove.

Eccellenze campane e del nostro territorio


Maurizio custodisce gelosamente i segreti per il suo impasto da cui scaturiscono pizze croccanti ma dal cuore morbido, in cui si percepiscono gli echi campani delle sue origini. Il resto lo fanno prodotti del territorio, soprattutto nostrano, che costituiscono le fondamenta della florida reputazione della Pizzeria Alla Conchiglia. Il pomodoro verace di stagione arriva da pochi chilometri di distanza e in autunno invece è il trionfo del radicchio di Treviso. Parla veneto anche il prosciutto DOP di Montagnana così come hanno accento campano, e non poteva essere altrimenti, la mozzarella di bufala, la fiordilatte e i pomodorini gialli del Vesuvio. Scorrere il menu di fatto si tramuta in un lungo omaggio alle tante eccellenze del nostro Paese, specie del Sud, come la burrata pugliese o la 'nduja calabra. In più la cura dei dettagli è massima. Un esempio? Le scaglie di grana qui si tagliano al momento sulla pizza, che è tutta un'altra cosa.

Tanta qualità ma per tutte le tasche


La scelta è piuttosto ampia e passa dalle 18 pizze "speciali" come la Maiorese (cittadina della costiera dove Maurizio è cresciuto) con bufala, pomodoro ciliegino, salamino piccante e basilico, alla Tropea con cipolla di tropea, lardo di patanegra e burrata. Se poi non si sa cosa scegliere si può virare su una delle 3 opzioni "specialissime", ossia la Peppino con un terzo di Settembrina (radicchio di Treviso, provola, salame piccante), un terzo di Maiorese e un terzo di Parmigiana (grana e melanzane ai ferri). Il costo? Sotto la media. Di questi tempi di inflazione galoppante qui si paga meno che altrove. Con in più disponibili alternative senza glutine o con mozzarella senza lattosio.

Pizzate di gruppo o per una cena a due


Il posto giusto per una pizza intima di coppia, visti il numero di coperti non esorbitante e l'atmosfera comunque "coccola", ma anche per una cena di gruppo. Non a caso alla fine dell'anno scolastico ogni anno Alla Conchiglia viene preso d'assalto da scolaresche e squadre delle associazioni sportive del territorio. Anche perché qui, a Catene, si possono guardare le partite.

A pranzo non perderti la loro parmigiana


All'ora di pranzo, poi, i piatti sono preparati al momento, perché a Maurizio e famiglia (la conduzione è familiare ed è un plus) le scorciatoie non piacciono, convinti che qualità e rispetto del cliente siano le migliori parole d'ordine. La carbonara va per la maggiore, ma è con la parmigiana di melanzane fatta in casa (come gli gnocchi) che il Meridione torna davvero a farsi sentire. Con i ruggenti caldi estivi, poi, le loro insalatone con mozzarella di bufala sono un toccasana così come le birre artigianali di microbirrifici locali da gustare ghiacciate. I babà e la loro pastiera, che giungono direttamente da un laboratorio di Salerno, invece, vanno decisamente bene tutto l'anno. Con il caldo o con il gelo che sia. Occhio anche ai liquori artigianali provenienti da Tramonti, città natale di Maurizio. Tra questi il Nurchetto, a base di mela annurca.

Una location dinamica che cambia a ogni stagione


Infine se entrate e vedete dei fiori spuntare dal soffitto niente paura, non è che il mondo sta andando alla rovescia. E' che Alla Conchiglia a ogni stagione si rinnova l'allestimento per entrare in sintonia con la natura e ciò che ci circonda. In questi mesi per esempio è un tripudio di colori in ogni angolo, tra petali e corolle. Tutto muta. L'unica cosa che non cambia e non cambierà mai, oltre alla spettacolarità delle pizze di Maurizio, è il volto di Totò che mi fissa e mi fa capire che, qui, è la tradizione campana che comanda.

Pizzeria Alla Conchiglia
Via Trieste, 122 - Marghera (VE)
Tel. 041935756

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