Alla fine del lockdown a causa del Covid-19, a fine giugno 2020, Olio - cucina fresca ha cambiato forma, pur mantenendo la stessa anima ed indirizzo ed ha dato vita ad Olietto
Bistrot e temporary restaurant in realtà Olietto era nella mente del proprietario Angelo da molto tempo: visto il successo di Olio - cucina fresca, l'idea era di allargarsi in un posto più grande e destinare il locale in piazza Lavater ad una versione più "smart" di Olio. 
Il periodo di chiusura forzata non ha fatto altro che anticipare la nascita di questo nuovo progetto che, per ora, è solo temporary e disponibile fino all'8 agosto 2020 ma che si spera possa continuare! 
L'obiettivo è sempre lo stesso: far gustare tutto il meglio della cucina pugliese tradizionale. Qui lo si fa proponendo un menu ridotto e senza troppe rivisitazioni da parte dello chef. Olietto è la riscoperta della cucina fresca della nonna, della tradizione casalinga fatta di stagionalità, di ingredienti poveri esaltati alla massima potenza in una cucina mediterranea equilibrata che ci rende grandi in tutto il mondo. 

Il tutto in un ambiente unico che avvolge: sarà per i suoi ambienti dal fascino retrò misto a moderno fra ferro e legno (d’ulivo!) o forse perché è impossibile non sentirsi scaldare il cuore appena si varca la sua soglia.

Nuovi spazi, nuovi progetti

Gli interni di Olietto sono del tutto simili a quelli di Olio - cucina fresca. Gli ambienti mantengono quella stessa atmosfera caratteristica: la sua raffinatezza e la sua eleganza è data da una commistione perfetta fra antico e moderno. Difficile non ritrovarsi ad accarezzare i suoi ulivi, i suoi tavoli con antiche piastrelle di Grottaglie, così come è altrettanto difficile non immaginare il mare, al di là delle dune di sabbia e sentire in bocca il sapore della cucina di una volta fatta di attenzione, tempi lunghi, ingredienti del territorio e tanta genuinità.

Oltre agli interni Olietto può godere di uno spazio esterno più grande e rinnovato. Al suo ampio dehors si aggiunge anche un giardino esterno per godersi l'aria aperta, in tutta sicurezza.

L'esaltazione della materia prima

La cucina pugliese si presenta nella sua forma più tradizionale grazie ad una ricerca costante di prodotti ed ingredienti freschi, quotidiani, provenienti da piccoli produttori pugliesi con i quali il titolare ha un rapporto diretto. La  sua cucina pone infatti la materia prima al primo posto, senza limitazioni.

Oltre all'olio qui fanno da padrone tutti gli ingredienti tipici pugliesi: pesce freschissimo, carne selezionata, formaggi freschi, pasta, taralli, farina, olive baresane oltre ad una grande novità di Olietto: i frutti di mare freschi e le Ostriche del Gargano (che contengono la dicitura "in base alla disponibilità del nostro mare"). Poi frutta e verdura, spesso introvabile qui a Milano, nonostante si abbia il mercato ortofrutticolo più importante del Paese. Grazie alla disponibilità di un contadino che vive nei pressi del Parco del Gargano il locale può godere anche di erbe selvatiche raccolte direttamente da lui nel Parco come la rucola selvatica, il farinaccio ma anche frutta come i fioroni (i grossi fichi succosi baresi). La parola chiave? Stagionalità. 

Il menu di Olietto è smart

Nel pieno rispetto della filosofia di Olio, qui rispettata, Olietto propone un menu molto più “smart”, informale e che si adatta alle esigenze del commensale. Alla rielaborazione dei piatti di Olio, da alta cucina, si contrappone una cucina “di casa”, sempre nel pieno rispetto della qualità delle materie prime alla base, qui esaltate in piatti meno rielaborati e semplici.

Oltre all'Olio del Frantoio Muraglia, ingrediente principe  e onnipresente proposto in quattro versioni, il menu comprende tre primi e tre secondi che variano costantemente (circa ogni due giorni) oltre ai must - novità di Olietto: l’acquasale, un antipasto “povero" tipico della cucina casalinga pugliese a base di friselle, cetrioli, pomodori, olio e aceto; i frutti di mare freschi e le ostriche del Gargano; la Focaccia barese servita alla pala e sfornata al momento, i latticini freschi pugliesi oltre ad un’altra grande novità, il Fornello della Murgia. Tipico delle zone di Bari, della Murgia e della Valle d’Itria, il “fornello” è una tradizione antica delle macellerie di alcuni paesi che, alcuni giorni della settimana, affiggono fuori dalle loro porte la scritta “Fornello pronto”. Questo significa che al loro interno hanno acceso, appunto, un fornello, una brace sulla quale si può cuocere la carne acquistata e selezionata al momento sui loro banconi. Uno street food antico, poi gustato semplicemente sulle sedie all’esterno del negozio o in piedi o consumato a casa con calma. Olietto ha voluto riprendere questa antica tradizione, in cui il macellaio si trasforma, di fatto in oste proponendo il Fornello di Olietto: la zampina, le bombette, e ‘gnumaridd (involtini di animelle di agnello). Fra le grandi novità anche i dolci: il Pasticciotto di Olietto, la pannacotta con latte di mandorla e ciliegia arrosto oltre al caffè salentino (latte di mandorla ghiaccio e caffè).

L’aperitivo pugliese di Olietto: una vera pausa nell’incanto di piazzale Lavater

Una delle grandi novità di Olietto, simbolo della sua nuova anima “smart” e informale è l’introduzione del momento dell’aperitivo. Dalle 18.30 alle 20.30 è possible gustare un tagliere di tipicità pugliesi, servite insieme a un calice di vino, di birra o il Gin Tonic Olietto realizzato con un  gin pugliese che si chiama Muma Gin, distillato con acqua di mare. Da gustare: sei coppettine di frutta e verdura tipica, pugliese con mandorle di Toritto tostata e salata, oliva Bella verde di Cerignola, u’cucumarazz (cocomero estivo pugliese simile al carosello), ciliegie, chips di patate fatte in casa, e tarallini di Noci.

Un omaggio al re della cucina pugliese e mediterranea: l'Olio Extra Vergine d'Oliva 

Nella parola "Olietto" ("olio" in origine) vi è tutta la filosofia del locale. "Olio" ha un'accezione geografica ma anche sentimentale: è l'elemento principe della terra di provenienza del titolare, Angelo (Noci, provincia di Bari  a due passi da Alberobello e Martina Franca, in piena Valle d’Itria) che ha voluto trasferire quei luoghi magici dell’infanzia e della sua famiglia a Milano aiutandosi con i racconti, la narrativa, i colori ed i sapori tramandati di generazione in generazione.

L'obiettivo di Angelo è quello di far provare agli ospiti quelle sensazioni positive che per lui significano “casa" e la sua sfida è quella di far assaggiare ai milanesi e agli ospiti internazionali i veri sapori pugliesi di una volta. Olietto non ha una carta degli oli ma si affida ad un solo partner, simbolo della sua attività: l'Antico Frantoio Muraglia, simbolo di alta eccellenza. Il suo è un olio sano  intenso, leggermente asprigno, ricco di proprietà nutritive e benefiche come i polifenoli che sgorga verde dalla macina e conserva tutta la sua freschezza e il gusto vero della natura dalla produzione, all'imbottigliamento, fino alla tavola del ristorante.

La sua produzione è il risultato di un'arte tramandata di padre in figlio per 5 generazioni. Olietto è una dedica alla materia prima più importante (e più maltrattata) della cucina mediterranea. Infatti, come è ben noto, una volta aperto un olio inizia la sua fase di ossidazione e perde parte delle sue proprietà organolettiche: per questo da Olietto è proposto, oltre che nei piatti, in bottigliette monoporzione da 50 ml e dedicato, come cadeau, ad ogni ospite, incluso nel coperto. Il souvenir, se non utilizzato tutto durante il pasto, può essere portato a casa e utilizzato per pasti in futuri in autonomia. L’olio di Olietto è il simbolo di tutta la sua cucina fatta di attenzione al singolo dettaglio e di ricerca costante della massima qualità di ogni ingrediente. 

Lo shop di Olietto

Buona parte dei prodotti pugliesi secchi utilizzati nella preparazione dei piatti di Olietto possono poi essere acquistati nello spazio adibito a shop del locale. Un modo carino per riprovare a realizzare i piatti a casa o per un regalo innovativo.

Nello shop si possono trovare: il box da quattro boccettine in vetro dell’Olio dell’Antico Frantoio Muraglia, gli Orci in ceramica decorata, sempre dell’Antico Frantoio Muraglia oltre al Muma Gin, alle Linguine dell’Azienda Agricola Paolo Petrilli e al Mezzo Pacchero “Terre di Biccari”.
 

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