Mangiare non è solo un piacere per il palato, ma è un'esperienza che coinvolge attivamente tutti i nostri sensi: dalla vista all'olfatto, passando ovviamente per il gusto, assaporare un piatto rappresenta un momento di totale immersione sensoriale, in grado di scatenare emozioni, sensazioni e ricordi. Un piatto o un ingrediente particolare, infatti, sono in grado di trasportarci lontano nel tempo e nello spazio, magari riportandoci alla memoria tempi migliori, oppure luoghi visitati in passato che sono rimasti per sempre nel nostro cuore.
Ed è proprio questo ciò che accade quando ci accomodiamo al tavolo di O' Vicariell e ci apprestiamo ad intraprendere un viaggio sensoriale, nel quale il gusto e la bontà sono gli assoluti protagonisti.
Ci sediamo al tavolo e ci guardiamo attorno. I colori, i murales con i personaggi che hanno fatto la storia di Napoli, gli elementi di arredo, la musica in sottofondo, tutto è pensato per accompagnare i clienti in un percorso tanto culinario quanto culturale e folkloristico nel capoluogo partenopeo. Un percorso che comincia subito, appena entriamo in contatto con i profumi che provengono dalla cucina di O’Vicariell. Lo stomaco si apre e l'acquolina in bocca aumenta: siamo pronti, il viaggio comincia.
Montanara, Crocchè, mozzarella in carrozza e frittatina: ed è solo l'inizio
Se è vero che "chi ben comincia è già a metà dell'opera", allora da O'Vicariell il pasto assume sin da subito i connotati del capolavoro, grazie a un poker di antipasti che racchiude tutta la bontà della cucina napoletana: Montanara, mozzarella in carrozza, Crocchè di patate e frittatina.
Decidere da cosa partire non è facile, ma bisogna pur cominciare; quindi, ci buttiamo a capofitto sulla nostra Montanara. Per chi non lo sapesse, la Montanara è un piatto tipico della tradizione culinaria di Napoli, chiamato così per i contadini che provenivano dalla montagna ed erano soliti consumarlo. Si tratta di una piccola pizza fritta, condita con salsa di pomodoro e formaggio. Un piatto semplice negli ingredienti, ma grandioso nel gusto.
L'immagine che viene in mente dopo il primo morso è quella di una "nuvola di bontà", tanto è soffice e delicato l'impasto. Il resto lo fanno il gusto e i sapori di ingredienti classici nella cucina partenopea: quel mix tra pomodoro e formaggio che rimanda subito alla mente la pizza, dalla quale la Montanara prende ispirazione, pur muovendosi in una direzione diversa.
Decidiamo ora di alternare la morbidezza della Montanara con qualcosa di più croccante, ed ecco che la nostra scelta ricade sulla mozzarella in carrozza, un piatto presente in tante versioni, che da O'Vicariell viene ovviamente proposto secondo la ricetta napoletana. Una ricetta semplice e senza segreti: pane casereccio, uova e mozzarella, sapientemente combinati per dar vita a una pietanza che ci sorprende con la croccantezza del primo morso, per poi sciogliersi in tutta la bontà della mozzarella che fila che è un piacere. Non a caso si tratta di un piatto sfizioso e "divertente" da mangiare, sempre molto apprezzato dai più piccoli, ma non solo.
Tocca ora alla frittatina, fatta con pasta, piselli, besciamella e carne mista. Pur con la presenza di questi ingredienti, la cosa che sorprende subito è la sua leggerezza, dovuta all'assenza di latte e alla besciamella fatta in casa, in grado di garantire un amalgama perfetta senza però appesantire troppo il piatto.
La nostra prima tappa alle prese con gli antipasti termina con il Crocchè, uno dei cavalli di battaglia della cucina napoletana. E la versione di O'Vicariell si attiene rigorosamente alla tradizione, proponendo un piatto con un rivestimento croccante e un'anima di patate che si scioglie sul palato.
La pasta preparata come faceva la nonna
Ora che lo stomaco è ben aperto, siamo pronti a concentrarci su un piatto sempre presente sulle tavole di ogni famiglia napoletana che si rispetti, collegato nell'immaginario collettivo alla figura delle nonne che cucinano per tutta famiglia con amore e rispetto per la tradizione. Stiamo parlando della pasta patate e provola.
Parliamo di un piatto composto da ingredienti semplici, che potremmo definire "poveri", ma che, se ben preparato, siamo sicuri diventerà una delle vostre scelte preferite. Da O'Vicariell la pasta patate e provola viene servita all'interno di un pentolino chiuso, in grado di conservarne la temperatura e di sprigionare tutto il suo sapore una volta sollevato il coperchio.
La pasta è rigorosamente mista, rimandando anche in questo caso a una tradizione popolare, nella quale gli avanzi di altri tipi di pasta vengono messi tutti insieme per non sprecare niente. Le patate invece sono presenti sia in pezzi grossi che in pezzi più piccoli, che si uniscono perfettamente con la provola diventando parte del tutto, in un trionfo di sapori in grado di sorprenderci a ogni singolo assaggio.
Fuoco lento e carne di qualità per un grande classico
Ed eccoci alle prese con un altro must della tradizione culinaria partenopea: la pasta alla genovese. Il nome della pietanza viene da lontano, cioè da quando i soldati genovesi, presenti nel porto di Napoli, erano soliti richiedere con frequenza questo piatto. La base di partenza della pasta alla genovese è rappresentata dal soffritto di cipolla, che viene lasciata "spurgare" in acqua per molto tempo e poi viene cotta a fuoco lento per circa 8/10 ore. Alla base di soffritto poi si aggiunge la carne, nello specifico la parte del muscolo, anch'essa preparata a fuoco lento per garantire la giusta consistenza e morbidezza.
Sono tante le tipologie di pasta per accompagnare il sugo alla genovese, ma da O'Vicariell la scelta ricade sulla più totale tradizione, rappresentata dagli Ziti. Si tratta di un tipo di pasta di grano duro, di forma allungata e tubolare, cava all'interno e con una superficie liscia. Una tipologia di pasta simile ai più famosi Bucatini, ma caratterizzata da un diametro molto più grande.
Un tipo di pasta in grado di esaltare il sugo ad ogni boccone, senza sovrastarne il gusto ma accompagnandolo con discrezione, in un matrimonio perfetto tra la pasta e il condimento.
Quando la polpetta si tuffa nel sugo
Non è facile riuscire a mangiare altro dopo tutto ciò che vi abbiamo appena descritto. Ma al tavolo vicino hanno ordinato le polpette al sugo e sarebbe un delitto alzarsi senza assaggiarne almeno una.
Una scelta della quale non ci pentiamo neanche per un secondo, grazie a delle polpette servite in un vero e proprio trionfo di sugo al pomodoro. Umberto, sempre gentilissimo e disponibile quando si tratta di illustrare i piatti, ci racconta di come la polpetta, rigorosamente non fritta, venga immersa nel sugo per molto tempo, lasciandola cuocere a fuoco lento per creare una perfetta sinergia tra la carne e il pomodoro. Non a caso basta tagliarne un piccolo pezzo per accorgersi di come la polpetta e il pomodoro sembrino un tutt'uno, in un piatto che non può lasciare indifferenti e che termina con una scarpetta da leccarsi i baffi, anche grazie alla presenza del pane fatto in casa da O'Vicariell.
Porzioni abbondanti e leggerezza
Il nostro viaggio a tavola con la tradizione napoletana per oggi termina qui, anche se le cose da assaggiare sarebbero ancora tantissime. Pizze, dolci e tanti altri piatti della cucina partenopea, che solo per una questione di tempo e di dimensioni del nostro stomaco non hanno trovato spazio.
Non vogliamo salutarci però, senza una menzione particolare per le porzioni e per la leggerezza della cucina di O'Vicariell. I piatti infatti sono sempre abbondanti, perfetti per chi ama assaggiare cose diverse e quindi preferisce dividere il pasto con qualcuno. Inoltre, anche molte ore dopo aver mangiato da O'Vicariell, non ci sentiamo mai appesantiti, nonostante la grande quantità di cibo ingurgitata. Una caratteristica questa, che rappresenta uno dei più importanti certificati di qualità di una cucina, che bada al sodo e al buon gusto, senza per questo dimenticare l'importanza della qualità delle materie prime, in un'ottica di rispetto della tradizione, ma anche del cliente.
O' Vicariell - Trattoria Pizzeria Napoletana
Via Nazionale, 112R - Firenze
Telefono: 0557099227
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O' Vicariell
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