Xia Yin, proprietario del noto ristorante di cucina Fusion Orientale Dinzù di Via Mazzini 91 a Rosà, in provincia di Vicenza (e non solo di questo, ma lo vedremo con calma) è un uomo che sa ciò che vuole ma soprattutto sa cosa serve per ottenerlo e non ha nessun timore di andarselo a prendere. Soprattutto perchè non solo può contare su di una grande esperienza imprenditoriale ma anche sulla consapevolezza che se fai qualcosa che ami, che conosci e che rispetti, lo stai già facendo molto bene. 

Siamo andati a conoscerlo, ci siamo fatti raccontare del locale di Rosà (ma anche di tutti gli altri) e soprattutto del suo rapporto con il cibo!

Allora Yin, due parole su di te e sulla tua catena di ristoranti? 


Beh su di me basti sapere che sono un grandissimo appassionato di cucina e di cibo, amo mangiare ma soprattutto amo sperimentare piatti, abbinamenti, colori e consistenze che, fusi insieme grazie a tecniche tra le più disparate permettono di ottenere un numero pressochè infinito di possibilità. Detto questo sono cresciuto con un padre che ha lavorato nella cucina di un ristorante italiano per tutta la vita e ne ho così conosciuto i sapori e le curiosità e le ho fatte mie. Sono cresciuto a Roma e nel 2002 sono arrivato qui in Veneto dove ho piantato finalmente radici e infatti qui sono ancora oggi. 

La mia è una storia che va sicuramente di pari passo con quella del marchio Dinzu che nasce in zona Cassia nel 2019, apre un secondo locale in zona Capena, poi a Monterotondo e infine a Treviso e, nel 2022, qui a Rosà. Io ad oggi gestisco i locali qui in Veneto mentre quelli del Centro Italia sono affidati ai miei soci perchè da così lontano farei fatica a capirne le necessità e i bisogni quindi abbiamo pensato che questa fosse la modalità migliore. 

“Dinzu - Be Different” questo il tuo slogan, ce lo racconti? 


Certo, anche perchè è un passaggio fondamentale nella storia di Dinzu che nasce con la classica formula all you can eat ma che ben presto sente la necessità di fare qualcosa di più, qualcosa di diverso e di innovativo che raccontasse la qualità della materia prima certo, ma anche una visione molto innovativa dei piatti così come del progetto imprenditoriale stesso.

Da qui i due passaggi fondamentali: prima ci definiamo “Dinzu - Oriental Cuisine”, un modo per raccontare come la nostra cucina fosse un incontro di più tradizioni, sapori e tecniche di preparazione che è poi diventata appunto “Dinzu - Be Different” per sancire nero su bianco che ciò che offriamo è qualcosa di unico nel suo genere. Da qui un enorme lavoro per innovare e rinnovare tutti i piatti della carta, un lavoro che ha però non poco ripagato perchè il cliente ha compreso di mangiare qualcosa che difficilmente può trovare altrove. 

Credi sia questo quindi il tuo valore aggiunto, quel “qualcosa in più” che ti fa riempire sempre il locale? 


Assolutamente sì. Sai io credo che cucinare sia un po’ come creare, dipingere. Ci sono dei colori dentro un piatto, non solo dei sapori, ci sono delle consistenze o dei ricordi, ci sono anche delle storie o perchè no, anche dei momenti in cui vuoi solo giocare, osare, rischiare.

Ecco perchè replicare uno dei nostri piatti è molto complicato (seppur io dia la ricetta a tutti coloro che me la chiedono) perchè se non hai provato ciò che ha provato in quel momento il nostro Chef, ciò che l’ha spinto a ideare quel piatto o quella combinazione, diventa difficile farlo buono uguale. 


Per me la cucina di Dinzu (ma è un ragionamento che funziona a 360°) è qualcosa che fonde culture e tecniche diverse, stagionalità e prodotti ricercati, storie e spezie e lo fa con profondo amore e rispetto. 

E “Dinzu” cosa vuol dire?


È una parola formata da due diversi elementi: “Din” era il pentolone, quella di bronzo con i tre piedini per intenderci, dove veniva cucinato l’animale intero, qui veniva cotto nel migliore dei modi, facendo tutto il necessario affinché diventasse la pietanza migliore. “Zu” invece era il tagliere dove lo stesso animale veniva adagiato per essere condiviso con i presenti, quindi mangiato. L’unione tra le due cose indica il nostro attento processo di ricerca della perfezione in cucina ma anche la voglia di condividere tutto ciò che creiamo.

Progetti futuri?


Sai, io dico sempre una frase che suona circa così: “Non ho paura di essere copiato, ho solo paura di essere superato”. Questo per dirti che i progetti nella mia testa ci sono sempre, così vi è sempre la voglia di migliorarsi e sfiorare la perfezione. A breve inoltre aprirà un nuovo locale Dinzu ma questo magari lo raccontiamo con calma più avanti che ne dici? 

Dinzu Rosà
Via Mazzini, 91 - Rosà (VI) 
Tel. 0424421047 

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