Come ormai è nostra prassi siamo tornati a trovare Dorian Ymeraj, il volto ma anche la mente di quello che è oggi - ma diciamocelo, lo era pure ieri - uno dei punti fissi più importanti della città. Stiamo chiaramente parlando di Barcode, noto cocktail bar di Piazza dei Signori che da qualche anno può contare sulla “sorella” minore Frida Tapas Bar che, sempre nella stessa Piazza, permette di raddoppiare spazi e proposte, mantenendo però inalterato il cuore pulsante di tutto il progetto: bere bene, stare ancora meglio.
Siamo tornati da Dorian certo, ma abbiamo scelto di farlo in un momento particolare della sua vita professionale che ci siamo fatti raccontare direttamente da lui!
Allora Dorian, come stai?
Eh, come sto, sto bene. Come al solito non mi fermo mai, lo sai, e tutto corre più veloce di quanto io possa anche solo immaginare e alle volte devo veramente mettere il turbo per stare dietro a tutto, soprattutto da quando comunque il lavoro è raddoppiato grazie alla presenza di Frida Tapas Bar. Sia chiaro, non mi sto lamentando anzi, io non mi lamento mai; sono felice anzi se posso dirti sono anche un po’ emozionato in questi giorni e credo che più andremo avanti più sarà così.
Cosa ci devi dire?
Eh, ce l’abbiamo fatta, finalmente il 14 aprile 2024 saranno dieci anni di Barcode. Non mi sembra vero, ti giuro, ci penso e dico “no, non è possibile”. Già dieci anni? Questo vuol dire che ho dieci anni in più di quando ho iniziato questo cammino, non è possibile dai non può essere vero.
Dieci anni di onorata carriera senza mai un passo falso, come ci si riesce?
Non lo so, te lo dico con totale sincerità. Non ho la bacchetta magica o la soluzione ai tanti problemi che ci si ritrova davanti nel momento in cui si decide di aprire una attività, quello che però ti posso dire - ed è il frutto della mia personale esperienza - è che il duro lavoro poi un giorno ripaga ma ripaga ancor di più non avere mai la fretta di correre.
Sai ti racconto un mezzo segreto, io non ho mai voluto fare l'inaugurazione del Barcode, ancora oggi che spegniamo dieci candeline non ci sarà altro che la solita voglia di far divertire i nostri clienti, magari con qualche gadget ed un re-fresh del logo, nulla di più. Non ho mai amato comparire o raccontarmi come il migliore, ma ho lavorato a testa bassa consapevole che i traguardi si raggiungono con il tempo e la pazienza; fare impresa non è quasi mai uno scatto da 100 metri. Questo per me, per la mia esperienza, è ciò che ha ripagato e mi ha portato oggi ad avere un locale che da quando è stato aperto - con sacrifici che non voglio nemmeno ricordare - è cresciuto anno dopo anno, senza mai tornare indietro di un centimetro.
Un locale che ha fatto la storia di Padova ma soprattutto di chi lo ha scelto come “teatro” della propria vita. E sono tanti, anzi, mi ci metto pure io: siamo tanti!
Si ho una clientela incredibile che non ha capito subito subito cosa stessi provando a fare qui in centro ma che mi ha accompagnato e sostenuto in ogni passaggio cruciale del Code. È stato un viaggio incredibile quello fatto sin qui, ma che sia chiaro, è solo l’inizio eh, non ho nessuna intenzione di andarmene in pensione, non ancora almeno.
Qualità, passione e un team che è un po’ famiglia; tutto serve per un progetto che mira all’eccellenza, no?
È verissimo. Io quando ho aperto questo locale ero un ragazzo molto giovane con diverse esperienze e una passione sfrenata per questo lavoro. La mia fortuna è stata che strada facendo io abbia avuto la possibilità di accerchiarmi di ragazzi competenti sì, ma con degli occhi luccicanti e pieni di fame, gli stessi che avevo io quando ho iniziato. Non è un caso che un locale virtuoso che da dieci anni è sempre in grado di crescere un passetto alla volta, abbia anche un team affiatato che lavora assieme - chi più chi meno - da moltissimi anni. Devo molto a loro, ma il Barcode stesso deve molto a loro.
Appuntamento allora per domenica 14 aprile, al Code ovviamente!
Barcode
Via Dante Alighieri, 1 - Padova
Tel. 0497380599
