Una Mestre che pensa per il Festival delle Idee, gli eventi da non perdere in centro

Pubblicato il 16 settembre 2025

Una Mestre che pensa per il Festival delle Idee, gli eventi da non perdere in centro

Il Festival delle Idee torna dal 17 settebre al 30 ottobre a Mestre e a Venezia con un tema che suona ambizioso e scivoloso al tempo stesso: immaginazione e talento. Due parole abusate, tirate da coach motivazionali e post virali, che qui diventano il pretesto per un mese di incontri, concerti, letture e dibattiti sparsi tra piazze, teatri e musei.

Il cartellone è un mosaico eterogeneo, con ingressi a pagamento ma spesso anche liberi su prenotazione. Si passa dal giornalismo di Francesca Fagnani e Giuseppe Cruciani alle lezioni teatrali di Gabriele Vacis, dai pensieri di filosofi come Galimberti e Recalcati alle note di Dardust, Beatrice Venezi, Remo Anzovino. Ci sono gli scrittori, da Javier Cercas a Jan Brokken, e le voci popolari di Luciana Littizzetto e Paolo Ruffini. Tutti chiamati a inseguire quell’idea sfuggente di talento, provando a mostrarne almeno un frammento.


La forza del festival sta anche nei luoghi che occupa: Mestre e Venezia si intrecciano tra il Toniolo e il Malibran, le Sale Apollinee della Fenice e l’Ateneo Veneto, fino agli spazi ipermoderni dell’M9. Proprio qui, il biglietto per gli eventi consente l’accesso ridotto alla mostra Identitalia, un dialogo tra cultura popolare e riflessione storica.

Non manca la dimensione conviviale. Gli appuntamenti “Tipicamente Veneziano” mettono in primo piano produzioni locali e tradizioni del sito UNESCO lagunare, mentre cuochi e divulgatori come Giancarlo Perbellini e Dario Bressanini portano la cucina al centro del discorso, tra dieta mediterranea e scienza del cibo.

Il Festival delle Idee si propone come sempre di essere un melting pot di intuizioni e riflessioni. Non promette certezze, ma un continuo spostamento di prospettiva: un’arena dove voci diverse, dalla filosofia alla canzone d’autore, si mescolano senza gerarchie apparenti. Mestre diventa così il palcoscenico di un esperimento culturale che vive di contaminazioni e incontri.

Per il programma completo e biglietti, vedi il sito ufficiale

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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