Le storie che nascono, crescono e corrono tra le mura di una cucina, per quanto siano quasi sempre tutte diverse, si portano con sé una certa dose di similitudini: una passione viscerale, la necessità di andare altrove e, non meno di rado, la voglia di tornare a casa. 

Inizia così la storia di moltissimi Chef e nasce così anche la storia dello Chef Martino Granzon, giovane under40 emigrato ben presto in terre europee per fare gavetta ed esperienza e tornato poi a casa - quasi a km0 - per provare a raccontarsi con parole e ingredienti nuovi, in una terra che conosce come le sue tasche ma che sembra rimasta ancorata ad un passato remoto che non le appartiene più. 

Nasce allora, ormai qualche anno fa, il nuovo corso di una storicissima Trattoria Al Sasso che con Martino in cucina, Elia Tecchiato in sala e qualche altro innesto importante qui e lì mostra come anche la zona dei Colli Euganei - siamo nel bel mezzo di Teolo - sia un posto per “giovani”. 

La storia che si ripete, la storia che si rinnova 

È il Luglio 2023 quando Martino subentra a Lucio Calaon e Lorenza Dal Santo, due nomi pesantissimi della ristorazione padovana che sono stati i titolari di un luogo sacro per gli amanti del buon cibo, amanti che oggi chiameremmo foodies, forse, ma che all’epoca erano solo clienti, amici, passanti. Un passaggio sicuramente complesso che ha consegnato a Martino un testimone importante: quello di un posto che ha saputo anticipare le mode e le novità con la naturalezza di chi non ha mai saputo fare altro nella vita se non questo. Un testimone che, oggi, a distanza di diversi anni, Martino maneggia con la stessa cura e con lo stesso rispetto dei primi giorni ma che ha imparato a padroneggiare senza mai scendere a compromessi, anzi, smussando quegli angoli che si era portato addosso dal passato. Ne è uscito un locale incastonato tra la cucina classica e la voglia di osare senza dover per forza decidere da che parte stare, un ristorante divertente e divertito per chi cerca qualcosa di nuovo, qualcosa che non c’era. 

Ma andiamo con ordine: il nuovo menù autunnale 

Il menù di Trattoria Al Sasso è un susseguirsi di tradizione e di ricerca. Qui ci sono piatti che raccontano il passato come meglio non potrebbero fare: sì, parliamo della faraona di Bresse o del pollo fritto (2.0 però), piatti simbolo della cucina di un passato che qui fu e poi ci sono alcuni “classici” che classici sono però diventati perché rappresentano per Martino casa, qualsiasi cosa questa parola significhi.

C’è il pan brioche con burro di Normandia e l’acciuga del Cantabrico o la polenta con soppressa e poi ancora la zuppa di cipolle - che qui viene fatta “à l’ancienne” che torna ogni qual volta torna a far capolino il primo freddo. 

E poi ci sono i piatti “nuovi”, nuovi nella forma e nella sostanza ma legati a doppio filo con la voglia di provare a venire incontro a tutti: chi non mangia la carne, chi non mangia il pesce e chi ha voglia di un piatto “coccola” in tipico stile Colli Euganei. Tre esempi un per ciascuna tipologia?

Filetto di rombo, porro all’aglio nero e hummus di cannellini; tagliolino, burro al lievito, zucca e rosmarino e stracotto di cinghiale. 

Bella cantina vini! 

È Elia Tecchiato ad occuparsi della sala prima, della cantina poi, o forse è il contrario e sarebbe bene dire della cantina prima, della sala poi. Il punto è che non sappiamo bene quale sia il suo primo amore perché dimostra una così interessante padronanza di entrambi i settori che per noi è semplicemente un bravo oste, molto timido ma un bravo oste. 
La cosa interessante di lui è che non plasma sul cliente e sulla carta vini ciò che è il suo personale gusto ma, anzi, nel scegliere se comprare questa o quella bottiglia pensa a chi potrebbe piacere dei “suoi”. Il risultato è una cantina interessante e variegata, come diversi sono i clienti che qui Al Sasso mettono quotidianamente piede.

Quindi troverai Domaine Ratte from Jura ma anche un metodo classico di Priè Blanc fatto ai piedi del ghiacciaio del Monte Bianco o una mescita che ruota e che prende dentro tanto i Colli Euganei quanto un Dolcetto d’Alba. Meglio di così? 

Meglio di così solo le novità 

Che per questo autunno, ma soprattutto per il prossimo inverno sono molte e nello specifico un progetto a cui Martino sta lavorando sottobanco non da poco: il “tavolo dei ristoratori”. Un’idea che gli è nata vedendo come, il lunedì a pranzo, la sala pulluli di ristoratori e addetti al settore nel giorno libero che, mangiando ognuno nel proprio tavolo, non smettono però di parlarsi, passarsi bottiglie o cucchiai colmi di pietanze. Da qui il pensiero di strutturare il lunedì a pranzo con un tavolo sociale dove far loro riunire come si deve. È tutto ancora ad una fase embrionale ma sembra già una cosa veramente bellissima, no?







Trattoria al Sasso
Via Ronco, 11 - Teolo (PD)
Tel. 0499925073

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