Un giardino metropolitano insolito e non convenzionale, un laboratorio di mixology altrettanto insolito e non convenzionale, una fucina di sapori... come sopra. Sorprende ogni volta, Urbano food & spirits, fra dettagli di arredo in vetro e cemento, piante a cascata, arredi e cromie, maestria nell'accoglienza e suggestioni poetiche per l'olfatto e per il palato. Qui l'ora del cocktail è un sacro rituale laico e fa da preludio a una cena sorprendente, già a prima vista. Un locale intimo e moderno, dove Matteo Ducceschi e Paolino Bisogno (all'anagrafe Pietro) fanno del proprio mestiere un'arte.

Matteo e Paolino, le due anime di Urbano

Matteo Ducceschi, socio fondatore e bartender di Urbano


Anime di questo indirizzo sono Matteo Ducceschi, pistoiese di nascita, fiorentino da oltre vent'anni e forgiato da significative di esperienze all’estero, fra cui quella a New York che ispira diversi suoi drink. Origini campane invece per lo chef Pietro “Paolino” Bisogno, un creativo poco appariscente, ai cui piatti manca solo la parola, perché l'anima è ben tangibile. Una vita da mediano, ma con piedi buonissimi per usare una metafora calcistica: già al timone della cucina di Semolina, in piazza Ghiberti, ora brilla da Urbano.

L'aperitivo: cocktail e tentazioni di gusto


Siamo a poche decine di metri da Porta San Frediano, in Oltrarno. Urbano ha aperto nel 2019, a pochi mesi dall'emergenza pandemica, ha resistito agli urti del periodaccio ed è tornato a emozionare lo scorso anno. I drink di Matteo Ducceschi partono dalle basi classiche della mixology e prendono una forma originale grazie a studiate variazioni o infusioni. Accanto alla vodka e alla tequila, al rum e al mezcal, fino al gin, danzano verdure (e derivati), frutta e spezie come arancia, frutti rossi, pepe nero, cioccolato. Sulla base dei piatti studiati dal cuoco, Matteo sa anche suggerire agli ospiti un cocktail dedicato, per un'interessante esperienza di pairing. Due opzioni, fra le tante interessanti: Rosso di Sera e Negroni Urbano.

Estro e originalità: la cucina di Paolo


Paolino è un innamorato. E un libro aperto. Bastano pochi secondi di chiacchierata per capire quanto lo appassioni il proprio lavoro. Così come basta guardare la portata di benvenuto, o i tre assaggi dalla cucina che accompagnano i drink (crocchetta, parmigiana, alice marinata), per averne conferma. Paolino non elabora solo piatti, ma traccia percorsi, delinea attimi di meraviglia. “Per iniziare”, “per indugiare” e via discorrendo non sono solo sinonimi manierati delle parole “Antipasti”, “Secondi” e affini, ma evocano il senso profondo di ciascuna parte dell'esperienza culinaria. Poi c'è quello che è diventato un vero e proprio hashtag, #lasciafarepaolino, che poi è la più grande manifestazione di stima e fiducia che si possa esprimere verso chi sta ai fornelli.

Piccoli promemoria per una serata felice / 1


Stagionalità, studio, ricerca. Sono i valori fondanti delle “tappe” di gusto che definiscono i percorsi della cucina di Urbano. Ecco alcuni suggerimenti per una cenetta che racconta fedelmente chi è Paolino. A partire dagli antipasti', come lo stagionale quanto memorabile Carpaccio di leccia del Mediterraneo, con funghi porcini e nipotella o la Tartare di manzo, giardiniera della 'casa' e radicchio scortellato.


Autentica esplosione di sapore nel palato, oltre che tavolozza policroma nel piatto, è il Piccolo raviolo di foie gras con salsa di funghi trombette nere e bottarga di uovo Parisi. La terra sposa il mare – e del resto lo chef è di Cava de' Tirreni – nei Tagliolini ai lupini sgusciati, pomodorini gialli, aglio nero al profumo di lime. Un matrimonio felice.

Piccoli promemoria per una serata felice / 2


Imbarazzo della scelta anche fra i secondi, dalla Sella di daino cotta a bassa temperatura con jus di porto e mirtilli, per chi preferisce la cacciagione, al Roulè di tonnetto con scarola, capperi di Pantelleria e acciughe. Estro e stagioni suggeriscono anche la scelta dei dolci in carta. Delicata e gustosa la Spuma di yogurt greco, lime, zenzero su albicocca scirippata e meringa. Fresca e gratificante la Crostatina espressa di crema Eugenio lampone e menta.


Che si voglia solo iniziare o anche continuare e indugiare, oltre che finire in bellezza, per ogni momento di gusto da Urbano c'è sempre un'opzione vegetariana. Fra gli antipasti, il Cannolo fritto ripieno di burrata, pomodori secchi, basilico e fonduta allo zafferano. Fra i primi, gli Gnudi di ricotta di pecora e ortica, crema di zucca e mandorle. Fra i secondi, il fungo Portobello ripieno di patate e Camembert e indivia belga arrostita.

Urbano... da asporto: sughi in barattolo e cesti di Natale


L'esperienza Urbano food & spirits non si esaurisce in loco, e pure basterebbe per raccontare d'essere stati felici. A breve arrivano i sughi "Paolino e Urbano" in barattolo, che ricordano i trascorsi del menu, dal sugo d'anatra al cinghiale, dal capriolo al coniglio. A Natale, poi, non dimenticate che qui confezionano cesti da “10 e lode”, con tanto di taralli, biscotti e pasta di qualità.


Ristorante URBANO food & spirits
Indirizzo: Via Pisana, 39R/41R - Firenze
Telefono: 0552053372

  • RECENSIONE
  • COCKTAIL BAR
IN QUESTO ARTICOLO
  • Urbano

    Via Pisana 39r, Firenze (FI)

×