Perché il Tiraboschi 6 è il ristorante a Milano che sorprende con la carta e conquista per l'ambiente?

Pubblicato il 7 giugno 2017

Ambiente elegante e contemporaneo
La location è perfettamente in linea con la cucina dello chef Gianluca Panigada. Tre sale, che accolgono circa cinquanta ospiti, più una decina abbonante nel dehors da sfruttare con la bella stagione.

-perché la parola d’ordine è convivialità. “Chiacchiere e vino con cucina”, potrebbe essere una buona sintesi per descrivere il ristorante
-perché lo spazio (circa 100 metri quadrati) è diviso in tre sale: la sala principale ti accoglie appena entri; proseguendo ci si imbatte nella sala del vino con la cantina a vista e si finisce il tour nella sala più intima e riservata rispetto al resto del locale
-perché il dehors ospita 12 coperti e con la bella stagione è perfetto sia per pranzare che per una cena romantica con affaccio sulla tranquilla via Tiraboschi

Cucina mediterranea con un tocco creativo
A comandare la brigata di cucina c’è Gianluca Panigada, 39 anni, già in tv con Carlo Cracco nella trasmissione Hell’s Kitchen. Si parte da una base mediterranea per reinterpretarla con la giusta dose di creatività, servendosi di ingredienti sempre freschi. Il menù segue le stagioni, proponendo sempre piatti con ingredienti freschissimi. 

-perché a pranzo puoi scegliere tra tre offerte business lunch: da 7, 9,50 e 13 euro
-perché il menù segue le stagioni e propone piatti nuovi ogni giorno
-perché nella carta ci sono sempre 3 primi, 3 secondi che cambiano ogni giorno, hamburger, tartare e insalatone
-per l’offerta gourmet anche a pranzo, quando puoi ordinare un’insalata di pollo con pesche o un cocktail di gamberi 2.0
-perché a cena puoi iniziare con fiori di zucca in pastelle ripieni di ricotta di bufala ed erbette di campo con salsa leggera alla zafferano oppure polpo croccante su crema di zucca arrostita, cima di rapa saltata, spuma di quartirolo e paprika affumicata. Tra i primi si spazia dal risotto con patata dolce, nocciole tostate, lardo, rosmarino e stracchino, ai rigatoni “Premiato Pastificio Afeltra” all’amatriciana con pioggia di pecorino romano. Tra i secondi non manca la costata di manzo di scottona bavarese alla brace (600 gr) servita su pietra con patate al forno per chi ama la carne, fino alle deliziose tartare di carne e di pesce. Assolutamente da provare.
-perché una volta arrivato al dolce puoi provare la specialità della casa: il tiramisù dello Chef Gianluca

I vini italiani, prima di tutto
La cantina è curata da Fabio, appassionato di vino, che insieme a Andrea e Gianluca forma il tris di soci che ha aperto il ristorante il 29 ottobre 2016. Le etichette alternano proposte di piccole realtà nostrane e bottiglie di marchi affermati.

-perché se prenoti una cena nella sala del vino puoi farti un’idea delle etichette sulla carta, con la cantina a vista
-perché il sommelier è di Siena ed è attento a non tralasciare le migliori proposte delle piccole realtà italiane più promettenti
-per le grandi etichette che non mancheranno mai tra le proposte per scegliere un calice da accompagnare alla cena.

  • CENA
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