A Santo Spirito c’è un posto dove la carne non è solo un ingrediente ma un vero e proprio culto. I proprietari di Carnivora de gustibus carni, Niko Romano e Conci Agostinacchio hanno scelto di scommettere sulla passione per questa materia prima ormai 9 anni fa, in un paese in cui il pesce è il re indiscusso della proposta gastronomica dei locali vicini. Per proporre qualcosa di diverso e che fosse capace di lasciare un segno sul territorio. Forti anche della conoscenza e della tradizione di una famiglia che da quattro generazioni si occupa di questo ingrediente. La competenza e l’originalità di Carnivora sono riusciti a conquistare un posto speciale nel cuore dei loro clienti. Che vengono anche da lontano per gustare la proposta del menù, accompagnando i piatti studiati nei minimi dettagli con un buon bicchiere di vino, scelto tra le numerose etichette accuratamente selezionate da Conci.

La carne è la protagonista ma non chiamatela “braceria”


Il menù di Carnivora è una sorpresa continua da sperimentare, attentamente studiato per esaltare la materia prima. I tagli di carne sono scelti con cura, dalle tartarre battute al coltello ai carpacci, con le salse di accompagnamento preparate dallo chef Niko Romano come la tartarre con acciughe del cantabrico, tarallo di grano arso, sambuco e sedano o il carpaccio di manzo con carciofini, burrata mandorle e passion fruit. Dopo gli antipasti, sia di terra che di mare, si passa alla selezione di primi: consigliato dai proprietari il tortello servito con ragù di fassona piemontese e caviale di tartufo nero. Ma il vero punto di forza sono i secondi. Che la carne sia cruda, cotta a bassa temperatura, brasata, o grigliata, l’unico obiettivo dello chef è restituire l’intero ventaglio gustativo che la carne è capace di offrire. Non solo i tagli alla griglia che spaziano dai filetti alla fiorentina, tagliata di manzetta ed entrecote, ma soprattutto le preparazioni più lunghe ed elaborate. Ogni piatto infatti richiede una preparazione e uno studio non indifferente, tanto che è possibile ordinarlo sia singolarmente che in condivisione, per assaggiare più abbinamenti possibili. Le cotture a bassa temperatura o i tagli di carne particolari la fanno da padrona, due piatti come esempio sono il segreto di maialino cotto a bassa temperatura e il filet mignon bardato con salsa al brandy e polvere di liquirizia.

Ad ogni piatto il suo vino perfetto


Da Carnivora l’attenzione per i dettagli è uno dei punti di orgoglio dei proprietari. E se ogni taglio di carne è trattato nel modo migliore per esaltarne sapore e qualità, anche la proposta della carta dei vini non è da meno. Qui, scelti personalmente da Conci che tra le proprie competenze è anche una sommelier certificata, ci sono più di 100 etichette di vino scelte tra le eccellenze locali, nazionali e internazionali. Questa attenzione per il vino ha fatto scattare la voglia di rendere Carnivora anche un elegante shop. È infatti possibile acquistare le bottiglie che si sono degustate durante la cena per godere anche a casa dell’esperienza; oppure trovare idee per un regalo speciale. Oltre ai cesti dono che vengono preparati su misura durante le festività.

L’ambiente e il mood


Al civico 15 di via Giuseppe Garibaldi nulla è lasciato al caso. L’intero ristorante è stato concepito con l’attenzione per il design dell’ambiente e per la scelta di colori e arredi. Alla carne si associano sempre colori cupi. Da Carnivora invece i tavoli sono in legno chiaro, tovaglie beige e piatti candidi. Alle pareti, quadri d’autore. In più, per far sì che il ristorante continuasse a vivere anche d’estate, Conci e Nico hanno allestito una terrazza in cui pranzare e cenare all’aperto.  La scommessa di questo ristorante è insomma più che vinta. Carnivora è diventato un punto di riferimento per gli amanti di bistecche, tartare e primi di carne. Dietro la carne c’è un mondo intero fatto di passione e ricerca e da Carnivora è un’evidenza che chi ha provato almeno una volta non può negare.

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