Nasce Safer: l'etichetta che cambia colore in base alla freschezza dei prodotti freschi

Pubblicato il 11 novembre 2020

Nasce Safer: l'etichetta che cambia colore in base alla freschezza dei prodotti freschi

Il prototipo rivoluzionario nasce da un'idea di un team di ricerca dell’Università di Pavia

A tutti sarà capitato al supermercato di perdere un sacco di tempo per cercare la data di scadenza sulle confezioni o di trovarla subito ma scritta in piccolo e di sbagliarne l'interpretazione oppure di lasciare un alimento più del dovuto in auto. Alla domanda "sarà ancora buono?" avremmo potuto rispondere solo dopo, a casa, guardando il colore del prodotto, annusandolo e magari mangiandolo rischiando un'intossicazione...

Ebbene da oggi la consultazione dello stato di freschezza degli alimenti freschi che acquistiamo potrebbe essere molto più semplice, automatica ed in tempo reale. Come? Grazie a Safer. 

Safer: arriva l'etichetta intelligente

Il suo nome completo è "Safer – Smart Label for Meat Freshness Detection" o "Safer Smart Labels" e nasce come risposta ad una facile individuazione della freschezza della carne in etichetta.  Si tratta di una etichetta "intelligente" che è in grado di comunicare in ogni istante il grado di freschezza di un alimento (per ora di carne, pesce e latte) anche oltre la sua data di scadenza. 

L'idea rivoluzionaria 

L'idea nasce da una startup nata a luglio 2020 da un team di ricerca dell’Università di Pavia che aveva per obiettivo quello di ridurre lo spreco alimentare. Infatti non solo facilita l'individuazione della freschezza dei prodotti all'atto della spesa ma anche una volta arrivati a casa e settimane e settimane dopo indicando se un alimento può ancora essere consumato o meno. In che modo? Cambia semplicemente colore in tempo reale in base ad alcune reazioni chimiche che avvengono all'interno del prodotto e che vengono captate dai reagenti chimici presenti nell'etichetta intelligente. 

Il team è formato da tre co-founder: la prof.ssa Raffaella Biesuz, Lisa Rita Magnaghi ed il prof Paolo Quadrelli.

Racconta la prof.ssa Raffaella Biesuz: "Penso che a tutti sia capitato di scoprire nel frigorifero un vassoio con petti di pollo e di non ricordarvi di averli comprati. Così vi siete chiesti cosa farne. Oppure è successo di andare a far la spesa in piena estate e di lasciare la spesa in auto e chiedersi cosa sia successo ai cibi più deperibili. Da consumatore gradire avere molto avere qualcosa che mi indichi lo stato di degradazione della carne o del pesce che ho acqusitato così da capire cosa fare. Safer è la risposta." Continua Lisa Rita Magnaghi, anch'essa co-founder: "Safer è molto semplice. Non sono richiesti strumenti nè applicazioni da scaricare. Basta guardare i colori che si sviluppano in etichetta. Gli spot cambiano colore in base alla degradazione della carne. Accanto ad essi è stampata una legenda in cui vengono indicati i valori di riferimento in base ad ogni stato. Una sorta di semaforo." E conclude: "è una risposta ad un bisogno realmente sentito a livello di mercato."

Come funziona Safer

I primi test, durati più di due anni, sono stati effettuati su tutte le più comuni vaschette di confezionamento e vendita della carne che possiamo trovare in qualsiasi supermercato.
L’etichetta prevede una gamma di sei colori diversi, dal blu intenso al giallo. Ovviamente quando gli alimenti sono molto freschi si trovano nelle prime due fasi. Quelle intermedie, invece, in cui la smart label è verde, indicano che le proteine hanno iniziato a decomporsi: possiamo mangiare la carne e il pesce o bere il latte dopo una lunga cottura a temperature elevate.  

I primi successi

I benefici di Safer sono innumerevoli. In primis dona ai consumatori strumenti per utilizzare i cibi in sicurezza riuscendo anche ad allungare la shelf life oltre la data di scadenza suggerita sulle confezioni. 

L'idea, a dir poco rivoluzionaria, ha già ricevuto l'approvazione del mondo accademico ed è stata premiata da BCC Milano con un premio di 7mila euro nell’ambito di Starcup 2020, la competizione organizzata dagli istituti universitari lombardi per promuovere la ricerca scientifica e tecnologica. BCC ha ritenuto le etichette innovative ideate da questa startup capaci di rivoluzionare il mondo della distribuzione, rendendo tutti compartecipi nella promozione di un consumo critico, consapevole e mirato a ridurre gli sprechi alimentari. Un obiettivo al quale la banca contribuisce già dallo scorso anno tramite il sostegno alla realizzazione degli hub per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari progettati dall’ufficio Food Policy del comune di Milano e gestiti dal Banco Alimentare della Lombardia.

Photo Credits: pagina Fb Safer Smart Labels

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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