15 anni e non sentirli: intervistiamo Tony Porcelli, proprietario del Glam’House di Bisceglie

Pubblicato il 4 dicembre 2018

15 anni e non sentirli: intervistiamo Tony Porcelli, proprietario del Glam’House di Bisceglie

Nell’immaterialità e nella fugacità dell’epoca che viviamo siamo ormai assuefatti all’idea che un locale nasca e muoia nel lasso di una moda. Oggi c’è: domani, chissà. E invece c’è chi, da ben 15 anni porta avanti, con successo, un’idea, ancor prima che un locale, che non si limita a seguire le tendenze, ma le crea. Stiamo parlando di Tony Porcelli, creatore del Glam’House di Bisceglie. Proprio il ragguardevole anniversario dei 15 anni di attività ha rappresentato un’occasione per scambiare con lui due chiacchiere.
 
Partiamo dall’inizio. Raccontaci quando, come e perché ti sei affacciato in questo mondo.
L’esperienza del Glam’House nasce nel 2003, con l’esigenza di avere come riferimento della notte il vero american bar. L’intenzione era di creare il pre-serata a quella che poi diventava la serata in discoteca, poiché nella nostra zona esistevano, in quel momento, solo i cosiddetti bar. L’idea vincente e innovativa è stata quella di ispirarmi a quello che succedeva nelle metropoli, abbinando la ristorazione al mondo del beverage di qualità e istituendo  un appuntamento fisso, l’happy hour della domenica: il famoso aperitivo alla milanese.
 
Vista la tua oltre ventennale esperienza nel settore, chi meglio di te  può raccontare com’è cambiato il mondo della notte in questi anni.
Vent’anni fa esisteva la discoteca: un ambiente unico, un grande contenitore con pista da ballo e musica dance legata ad una generazione di ragazzi che andava dai 20 ai 30 anni. Oggi la forbice del divertimento si è allargata costituendo 3 segmenti di età e musicali. Mi spiego meglio: mentre prima la disco raccoglieva tutti gli utenti in un unico ambiente, oggi c’è l’ambiente dei teenagers che interessa i ragazzi fino ai 25 anni. Dai 25 ai 40 anni c’è la fascia di chi segue la moda e le tendenze. E infine, coloro tra i 40 e 60 anni che frequentavano le discoteche vent’anni fa e vogliono  comunque vivere ancora il mondo della notte. Anche la nascita di nuovi, numerosi generi musicali ha cambiato il modo di scegliere il posto in cui passare le serate.
 
Possiamo sicuramente affermare che in questi anni il tuo locale ha tracciato la rotta, anticipando mode e tendenze. Cosa rende speciale il Glam’House?
Il Glam’House nasce come lounge bar abbinato alla ristorazione: negli anni, seguendo e talvolta  anticipando le tendenze, si è trasformato in un club mantenendo inalterato il suo stile. Questo è il suo punto di forza.
 
Quali sono, secondo te, le future tendenze della night life?
Mi auguro che non diventi tutto virtuale, anche l’uscire per frequentare locali visto che si sta digitalizzando l’impossibile. Naturalmente sto estremizzando il mio punto di vista. Penso che il mondo della notte e la scelta del locale in cui trascorrere le serate sarà sempre più soggettivo: per meglio dire, penso che ognuno sceglierà il posto che sentirà più vicino e consono alle proprie esigenze.
 
Dove ti immagini tra 10 anni?
Fra dieci anni mi auguro, a sessant’anni, di poter godere dei frutti di 30 anni di instancabile lavoro e comunque di avere sempre nuovi obbiettivi da raggiungere.  

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scritto da:

Marcello Volpe

Gioco con le parole, fotografo per diletto, suono per passione: mi piacciono i pensieri tangibili e scoprire quanta concretezza si nasconde dietro un buon piatto di pasta o un calice di vino

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