Ricerca e qualità. Lungimiranza e ambizione. Marco Guerra, titolare di Ostaria Alla Torre, storico ristorante a conduzione familiare di Casale sul Sile, ci racconta la storia di passione e tradizione che ha accompagnato il locale per oltre vent’anni di attività. Quella tradizione che, oggi, torna a essere la protagonista.

Marco, come nasce la tua passione per la ristorazione?

M: Prima di aprire l’osteria, io e la mia famiglia avevamo un ristorante-pizzeria più grande, qui a Bonisiolo, dove io stesso mi occupavo della preparazione delle pizze. Ho sempre avuto la passione per i panificati! Quando avevo appena 14 anni, infatti, durante l’estate mi svegliavo alle 2 per aiutare mio nonno nel panificio di famiglia e poi ho frequentato la scuola per pizzaioli del Maestro Marchesin, la prima in Italia, e qui ho imparato l’arte. Il lavoro di imprenditore, invece, l’ho appreso da mio padre, che ancora mi dà una mano qui al locale.

Come si è evoluta, nel corso del tempo, la proposta del ristorante?

M: Inizialmente, il ristorante è nato proprio come un’osteria dove assaggiare i piatti della tradizione, soprattutto di pesce. Negli ultimi anni, invece, abbiamo invertito la tendenza, avvicinandoci ancora prima degli altri a un tipo di cucina più raffinata, rinomata e gourmet, proponendo accostamenti particolari. Poi, però, ci siamo resi conto che questo tipo di proposta ha preso talmente tanto piede che nessuno riesce più a fare veramente la differenza… Così ci siamo guardati e ci siamo detti: “Perché non ritornare ai piatti di una volta, quelli che ci hanno permesso di diventare il locale che siamo oggi?”. E così abbiamo fatto… Ora, in menu, puoi trovare i piatti della tradizione culinaria veneziana e le chicche di Ostaria alla Torre, proposte a rotazione.

Wow, un tuffo nel passato! Quali sono i benefici che ti aspetti da questa inversione di rotta?

M: Beh, innanzitutto, la decisione di prediligere piatti più semplici e umili permette di contenere i costi e di cenare bene con cifre più abbordabili per tutti. Con questa nuova modalità, andiamo a bilanciare il rincaro delle materie prime, proponendo piatti di pesce buoni, gustosi, ma a prezzi accessibili, come la il baccalà alla vicentina, le seppie in nero, gli spaghetti con le “pevarasse” o con le cozze nostrane, varietà Mitilla. Ultimamente ci siamo resi conto che un buon piatto di pasta alla carbonara è più apprezzato di chissà che proposta da ristorante stellato. Quindi perché non provarci? Crediamo molto in questo progetto di ritorno alle origini, tant’è che vogliamo ampliare anche la proposta dell’aperitivo…

Interessante! Perché non ci racconti le nuove idee per l’happy hour?

M: Certo! Dal primo novembre siamo aperti dalle 10:00 della mattina e dalle 17:00 nel pomeriggio (un’ora prima), in modo da sfruttare meglio la fascia oraria dell’aperitivo. La vetrina dei cicchetti, che fino a prima era composta perlopiù da mozzarelle in carrozza, toast e paninetti, ora sarà arricchita da proposte in stile bacaro veneziano, come le capesante gratinate, il baccalà con la polenta, mantecato e alla vicentina, e tante altre pietanze, presenti anche a menu come antipasti, servite in formato mini per chi vuole solo uno stuzzichino prima di andare a pranzo o a cena.

Abbiamo parlato di “ritorno alla tradizione”. Quali piatti delle origini vuoi riproporre?

M: Innanzitutto, ci tengo a dire che i piatti iconici del ristorante rimangono un punto fermo del menu, ad esempio il crudo di pesce con tredici varietà di pescato, la frittura mista, l’astice alla catalana (che noi serviamo intero e sgusciato al momento, con cipolla rossa di Cannara, pomodorino datterino e un’emulsione di olio d’oliva e limone). Poi, a rotazione, vogliamo proporre le nostre storiche chicche, come i toastini di gamberi con prosciutto, emmental, mazzancolla e salsa rosa, cotti al forno e serviti, per antipasto o cicchetto, con senape antica; oppure i gamberi avvolti in pasta kataifi, che faceva sempre mio fratello, primo cuoco del locale.

Ho visto che siete chiusi alla domenica. Anche questa sembra una scelta atipica…

M: Sì, siamo aperti a pranzo dal lunedì al sabato, perché lavoriamo molto con le aziende della zona, che ne approfittano del menu fisso a 18 euro, e alla sera dal giovedì al sabato. Questa scelta ci permette di concentrare il lavoro e soprattutto gli acquisti del pesce fresco; ne risentono positivamente sia la qualità delle materie prime, ma, soprattutto, il benessere dei dipendenti!

Un periodo di grande novità, insomma! Ci vuoi svelare qualche altro progetto in cantiere?

M: Beh, posso dirvi che in vista del 2025 abbiamo già in mente di dare una rinfrescata al locale, modernizzandolo, laddove possibile, senza però intaccarne la storicità. Stiamo già progettando la ristrutturazione degli spazi, per recuperare posti a sedere. Sul fronte cucina, invece, sapete già tutto!

Ostaria Alla Torre
Via Vittorio Veneto, 56 - Casale sul Sile (TV)
Tel: 0422822684

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