Le nuove aperture dell’autunno 2023 da non perdere a Milano

Pubblicato il 29 ottobre 2023

Le nuove aperture dell’autunno 2023 da non perdere a Milano

Ogni stagione ha il suo fascino. Sì lo so che la primavera è meglio dell’autunno. Ma anche ottobre riesce a colpire nel segno con i colori del foliage che dipingono i parchi di Milano e con il clima che diventa più umido ma non ancora così freddo. Il preambolo occorre per sgombrare il campo da ipotetiche scuse per non uscire. Ogni occasione è buona, soprattutto se si tratta di provare un nuovo locale. Ci facciamo, quindi, un giro alla scoperta delle nuove aperture dell’autunno 2023 a Milano, tra ristorati, locali, vinerie e chi più ne ha più ne metta. La selezione cerca di comprendere tutto quello che di interessante ha preso forma nelle ultime settimane sotto la Madonnina, in modo da fornire uno spaccato ampio che sia in grado di assecondare i gusti di praticamente tutti.

Silvano

 NoLo non sta mai tranquillo. È un ribollire, un continuo fermento. Passavo all’ora dell’aperitivo in piazza Morbegno, tra i suoni gaudenti di chi sa come impiegare il tempo, e ho notato la novità. Si chiama Silvano e nasce dalla mente di Cesare Battisti e Federica Fabi, già allenatissimi con il Ratanà, ed è una nuova vineria con forno. Un bistrot dove si beve alla grande ma si mangia anche benissimo, preferibilmente al banco. Viva la sincerità perché qui l’approccio non bada alla forma, ma alla sostanza. E il palato ringrazia.
Silvano vini e cibi al banco - Piazza Morbegno 2, Milano - tel. 0272193827

Blue Taste

Mangiare bene significa anche vivere più a lungo. Ecco che Blue Taste ha preso molto seriamente la cosa e dallo studio delle Blue Zones, le aree del mondo dove la popolazione vive più a lungo, nasce il menu di questo bistrot che dalla colazione fino all’aperitivo, passando per il pranzo e il brunch, offre una proposta all’insegna dell’healthy food.
Blue Taste - via Buonarroti 15, Milano - tel. 3755817254

Polpo

Prima c’era Spica, ora è arrivato Polpo. Si tratta della nuova avventura di Viviana Varese e Ritu Dalmia. Il claim qui è molto diretto: semplicemente pesce. Attenzione che semplice non significa senza qualità. Per convincerti basta assaggiare la proposta di frutti di mare, molluschi, gambero e le mie adorate ostriche. Ma anche tonno, calamari e tapas. Le materie prime non fanno compromessi in fatto di qualità. L’ambiente è informale, perfettamente in tema con l’eclettica Porta Venezia.
Polpo - via Melzo 9, Milano - tel. 0284572974

Non la solita vineria

In via Orti, la stessa de Lacerba, apre un’enoteca moderna. Non la solita vineria concretizza un’idea di Valentina Bruno, sommelier toscana, insieme ad Andrea Vignali e Daniela Rosa, con alle spalle un’esperienze a Miro Osteria del cinema, dentro l’Anteo. Ottimi formaggi e vini ricercati, non serve altro per decidere di passare a provarla.
Non la solita vineria - via Orti 4, Milano

Denis Porta Venezia

Denis Pizza di Montagna fa il bis. Dopo il locale in Moscova, apre la seconda location in via Melzo, a Porta Venezia. Il format di Denis Lovatel è quello di proporre pizze preparate con ingredienti che arrivano dall’alta montagna, con una consistenza croccante. Non si tratta di un semplice clone del locale di via Statuto perché in Porta Venezia si può mangiare anche al bancone, in maniera molto più easy, proprio come piace fare da questi parti.
Denis Porta Venezia - via Melzo 16, Milano - tel. 3755862098

21 House of Stories

Un altro rooftop per chi proprio non sa rinunciare alla vista mozzafiato. 21 House of Stories, dopo Città Studi, apre anche sui Navigli. L’aperitivo in terrazza si può fare, ormai al ritorno della bella stagione, a bordo piscina. Il bistrot, invece, è affacciato sul Naviglio e si chiama Domenica. Il nome richiama il momento conviviale dei pranzi domenicali in famiglia, all’insegna del comfort food. Atmosfera di design che si fonde alla perfezione con particolari più casalinghi in uno spazio polifunzionale che non fa entrare la banalità.
21 House of Stories - via Sforza 7, Milano - tel. 0289079880

Schighera

Specialità della casa: il risotto. Da Scighera, il nome in milanese significa nebbia, il risotto è quello tipico allo zafferano ma più “fast” come recita la carta. Il giallo, risotto alla zafferano, matecatura tradizionale a olio, si può arricchire con un po’ di bacon o con granella di pistacchio. Per proseguire mondeghili e patate. I risotti sono tutti gluten free, come le creme artigianali. Le bevande sono confezionate in lattine di alluminio perché più facilmente riciclabili.
Schighera - via Solari 23, Milano - tel. 3803464040

Via Stampa

Ama definirsi un bistrot di quartiere con menu che non si perde in fronzoli. Via Stampa, siamo in zona Carrobbio, ha una carta selezionata, da provare tra i primi il tortotello ricotta e spinaci "Irma", per proseguire con tataki di pescato di lenza con verdure crude di stagione. Il proprietario, Marco Guzzetti, 28 anni, si muove tra Liguria, Piemonte e Milano. Proprio di fronte alla Basilica di San Lorenzo, alle Colonne. Stessa location di MilanoRiviera, il precedente ristorante, sempre gestito da Guzzetti, che ora ha lasciato il posto a questo nuovo progetto.
Via Stampa - via Stampa 8, Milano - tel. 0230554088

Caruso Nuovo

Si è rifatto il look. Caruso Nuovo, il ristorante del Grand Hotel et de Milan, riapre con la proposta gastronomica dello chef Gennaro Esposito. La carta varia per pranzo, cena e degustazione. Si possono scegliere due strade una da 3 portate e l’altra da 6. L’intento è quello di trovare l’alchima perfetta tra la cucina mediterranea e quella milanese. Un’esperienza più che una cena, con il menu degustazione Mediterraneo (75 euro), si assaggia una Zuppetta di olive Nocellara del Belice con pesce spatola “anni 80”; pasta minestrata; umido di calamari con pomodori del piennolo, patate e scarola e, dulcis in fundo, babà al rum.
Caruso Nuovo Bistrot - via Manzoni 29, Milano - tel. 02723141

ApeCesare

Street food romano a Milano. Apre la seconda location di ApeCesare, in via Luigi Porro Lambertenghi, il progetto nato nel 2016 da un’idea di Alessandro Favola. Ci sono anche i qui i supplì, ma pure panini, hamburger e sfizi vari che portano sotto la Madonnina le tipicità romane, declinate in versione cibo da strada. Un esempio? Il panino con l’amatriciana alla cacio e pepe. Ottime anche le polpette di porchetta e patate. Il pane è quello del Panificio Bollani di Milano.
ApeCesare - via Luigi Porro Lambertenghi 13, Milano - 3513257578

Sogni

Chiudiamo il giro senza percepire la benché minima fatica da Sogni, in Porta Genova. Era un vecchio asilo, ristrutturato. La proposta della cucina esalta il pesce con sapori mediterranei, con ingredienti che arrivano da piccoli produttori locali. Per me è imperdibile il Plateau Royal con cruditè varie e una deliziosa selezione di ostriche: Tarbouriech e Giallardeau ma meritano anche i tartufi e le capesante. Tartare di scampo o di tonno per proseguire, tra i secondi spazio al pescato del giorno, declinato in varianti originali per una alternanza di sapori che riescono a stupire senza risultare eccessivamente pretenziosi. La cocktail list del bar affianca grandi classici con signature interessanti. Location curata con un tocco vintage che la rende incredibilmente contemporanea. Praticamente senza tempo.
Sogni - via S. Calocero 8, Milano - tel. 0245472909

Foto di copertina dal profilo Fb di Non la solita vineria

  • NUOVE APERTURE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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