A distanza di un anno siamo tornati in una delle più amate zone del centro città per parlare con chi questa “via” densa di storia e bellezza la vive ogni giorno, regalandoci la possibilità di godere di un pit-stop culinario degno di nota. Siamo ovviamente in zona Ghetto e, ancora più ovviamente, siamo all’Enoteca con Cucina La Sciabola, un ristorantino intimo e sincero guidato dal suo titolare Marco Nao e dal suo “braccio destro” Matteo Moscatelli; con i quali abbiamo fatto due chiacchiere. Forse quattro. 

Marco, Matteo, ci siamo lasciati l’anno scorso con una grande novità, ovvero la cucina di La Sciabola, dodici mesi più tardi come state? Cosa possiamo dire di questa scommessa?


Marco: Beh possiamo dire che ha funzionato alla grande, è piaciuta subito e noi abbiamo preso questo treno al volo e non ci siamo più fermati. Non ci siamo più fermati nel senso che oggi abbiamo smesso completamente di puntare sul “momento dell’aperitivo” che un tempo invece caratterizzava molto il nostro locale e abbiamo investito tutte le nostre risorse, forze ed energie sulla cucina che, aperta sia a pranzo che a cena, è divenuta il cuore di questo locale.
Non potrei essere più felice di così, era tanto tempo che sognavamo di farlo e il Covid ci ha dato da questo punto di vista la forza e forse il coraggio di scommettere su noi stessi e beh, la fatica è oggi molto ripagata, vedere i clienti arrivare e uscire contenti non ha prezzo. 

Una cucina che funziona e che piace ma che è sempre molto radicata nella tradizione culinaria veneta giusto? 


Matteo: Assolutamente sì, questo è il cuore di ogni nostro menù. Una cucina che ripercorre la tradizione veneta ma anche gli ingredienti cardine del nostro territorio, non a caso offriamo una cucina prettamente stagionale che cambia circa ogni mese, mese e mezzo per proporre sempre freschezza, qualità e perché no, anche qualche novità. Ci piace però giocare, oggi tanto anche osare e provare cose nuove, non a caso abbiamo inserito nei nuovi menù una maggiore presenza di pesce che prima sicuramente era molto meno rappresentato. Guazzetti, vongole, polpo in doppia cottura, capesante o qualche zuppetta di cozze; tutte proposte che raccontano la nostra bella ragione (e l’Italia tutta) ma che mai mancano di una presentazione ottima e di una rivisitazione “a modo nostro” quando possibile. Molte poi anche le proposte pensate per i vegetariani che qui da noi riescono a farsi un pasto completo dall’inizio alla fine. 

So però di un’altra novità molto interessante! 


Matteo: Sì detta così sembra una cosa rivoluzionaria, nella pratica abbiamo aggiunto al nostro menù anche una piccola degustazione di formaggi, circa quattro/cinque proposte che però non sono “capitate” o messe lì a caso per soddisfare la clientela. È una cosa, questa dei formaggi, che pensavamo da molto ma che richiede molto studio e ricerca e volevamo essere perfettamente pronti e beh, ecco, ora per chi ama il genere offriamo anche questo. Io ad esempio che sono un grande amante dei formaggi consiglio la nostra selezione anche per il momento finale del “dolce” perché come si suol dire: “La bocca non è stracca se non sa di vacca”. 

Avete smesso di fare aperitivi e cicchetti ma il vino resta cuore pulsante del locale non è vero? 


Marco: Chiaramente la cantina è rimasta il nostro fiore all’occhiello perché è la giusta compagna di “viaggio” della nostra cucina. Un insieme perfetto che rende il momento del pasto completo, soprattutto perché qui a La Sciabola non solo l’offerta è grande e il ventaglio di proposte riesce a rispondere a tutte le esigenze e a tutti i gusti, ma anche perché il mio stesso staff è estremamente competente nel consigliare e aiutare il cliente a trovare il giusto percorso. Che sia una bottiglia, un calice o perché no, il desiderio di fare un percorso strutturato per tutto il pasto, noi ci siamo e, anzi, sapere che il nostro cliente si fida è la cosa che più ci appaga. 

Un bistrot in pieno centro, dall’atmosfera intima e dal servizio preparato che però richiede sempre (sempre!) la prenotazione!


Matteo: Sì è divenuta ormai fondamentale la prenotazione, in particolare modo per la cena e per il weekend in generale. Il nostro locale è piccolino e i tavoli a disposizione sono limitati quindi sì, il consiglio è quello di prenotare sempre per assicurarsi la possibilità di godere di un momento in totale relax e, non da meno, per aiutarci ad organizzare al meglio ciascun servizio. Se posso però, mi sento di consigliare il nostro locale anche per il pranzo, sia questo di lavoro o di svago, perché qui con la luce giusta e il sole alto beh, tutto diventa ancora più magico!

Enoteca con Cucina La Sciabola,
Via San Martino e Solferino, 29 - Padova 
Tel. 049656474 


Foto reperite dai social del locale e di Chiara Rigato per 2night

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