E accanto alla paella iberica sfila la pastasciutta italiana

Trama a Lecce festeggia il primo anno di attività. Realtà giovane ma consolidata, spegne la prima candelina di 365 giorni di successi suffragati da una salita incontenibile sulle vette di Tripadvisor, portale che in pochi clic può decretare fortune e debacle dei locali in cui sedersi, in questo caso, a mangiare  bere bene. Perché il pollice in su come il pollice verso sono appannaggio dei clienti. E loro non perdonano.
O premiano, come nella storia di Trama.

La classifica

Ottantesimi in Puglia su 2mila 932 ristoranti e al quarto posto a Lecce città, che pullula di realtà  straordinarie e dove la concorrenza è affare delicato.


Ma Antonio Giordano e con lui Fabio Trullo e Antonio Mariano, hanno avuto lo sguardo a gittata lunga. Insieme a una crew fatta di storie di valore e voglia di fare, hanno annodato i fili del passato – quello dello storico negozio di filati Costa sulle cui vestigia è nato il locale – a quelli del futuro, fatto di viaggi, visioni e ricerca e portando a tavola un presente di qualità.
Servizio impeccabile, rispetto dei luoghi e della storia che li ha resi iconici come raccontano matasse, rocchetti, aghi, fili,forbici e arnesi per sferruzzare, e una cucina che è partita dalla Spagna con paella e pietanze della tradizione iberica, e, strada facendo, si è aperta a nuove sperimentazioni più local.
Questo è un luogo che cammina, respira le istanze di chi siede a tavola, e arricchisce l’offerta plasmandola alle esigenze della clientela senza però mai snaturarsi.
“Un’avventura complessa ma entusiasmate – spiega Antonio Giordano, emozionato dietro a un caffè -. Riavvolgo il nastro di questo anno e lo percepisco intenso, siamo partiti col piede giusto e miglioriamo strada facendo. Il nostro primo biglietto da visita resta il servizio, discreto, elegante, attento. Caratteristiche fondamentali che però non devono mai fare sentire estraneo chi ci sceglie”.
E sono davvero tanti, salentini, stranieri, turisti e non. Quella spinta sulle vette della cucina spagnola è stata data da Diego Cores Carro, al momento dell’apertura “una lectio nata dalle sue competenze, donata poi alle nostre ragazze”.

Le gemelle diverse ai fornelli

Eh già, le signore della cucina. Lorena, 34 anni, capelli raccolti, riga decisa, sguardo vispo, spagnola della Galizia, è la chef di paella e delizie di laggiù. Claudia, 23 anni, esile e tosta, pelle di luna, italiana del Salento, rappresenta la new wave dei primi innanzitutto, e poi secondi di carne e pesce secondo la tradizione del Belpaese.
Insieme sono una bomba. Nel senso dell’esplosione vera e propria. Voglia di fare, gioia di vivere, necessità di esprimersi e sperimentare fino a raggiungere la perfezione.I dati del resto, inutile ciurlare in sterili modestie, parlano chiaro.


“L’amore è la trama del nostro cammino – sorride Antonio -, arriva nel piatto e alla fine paga  e ripaga. Abbiamo allargato l’offerta con aggiunte negli antipasti, nei primi, e le proposte di pesce ma anche di carni pregiate internazionali. Siamo attenti alla stagionalità del prodotto perché in casa nostra serviamo qualità e verità, prima di tutto.
La squadra in sala, in cucina e nelle retroguardie è giovane. La vera forza “è nel gruppo. Faccio il paragone con le squadre di calcio: puoi avere dei fenomeni, ma se non c’è squadra, complicità tra i giocatori, tutti i sacrifici sono vani. E qui devo dire, in poco tempo abbiamo messo su un team straordinario. Ci incontriamo, scontriamo, si può pure litigare ma siamo e restiamo una famiglia e quando arriva la pace siamo più forti di prima”.
Lorena sorride, di gusto. Un’occhiata di allegrezza e i fotogrammi di un anno di lavoro scorrono veloci e colorati.

Lavoro di squadra

Dopo lavoro molto spesso si va a bere insieme, in un altro locale, of course, e il legame è ancora più saldo. Perché Trama è percepito come il frutto dell’impegno di tutti e di ognuno,  e il commensale lo percepisce.
Per quanto gli ambienti siano esclusivi e trasudino buon gusto, qui non ci si sente estranei né soli. Siamo in Salento, del resto, e caratteristica dei figli di questa terra è proprio la cultura dell’accoglienza familiare, del cuore, della carezza dell’animo.
Claudia e Lorena fremono, sguazzano nei ricordi, ma il tramonto sta cedendo il passo alla sera, Lecce al di là delle vetrate va lenta  sui basoli come s’usa da queste parti, e la cucina reclama pentole piene e profumi da portare a tavola. Sono abituate  a trottare più che a parlare di sé , si scherniscono e mal celano la tensione.


“Io ho sempre lavorato nel territorio, prima al mio paese, Veglie, ma anche altrove – si lascia andare Claudia -. Facevo tutt’altro, frequentavo l’università poi ho deciso di dare spazio alla mia passione, quella per la cucina. Adoro i primi, soprattutto di mare, dal pacchero marisco con prodotti di prima qualità come rana pescatrice, scampi, cozze aperte ogni giorno una ad una. E poi spaghettone con tartare di carne e tante pietanze che ho la possibilità di pensare, creare, sperimentare, affiancata dai titolari che mi lasciano fare, e che quindi mi apprezzano e riconoscono il mio valore. Molto spesso nel sud Italia questo non accade. Qui invece sto crescendo, al fianco di imprenditori che guardano con occhio attento al lato umano, spronano, e non discriminano per l’età”.
Sta sperimentando nuovi dolci da aggiungere a quelli già in carta, la ragazza.


E Lorena sorride sapendo che  ora tocca a lei…
“Mi piace raccontare la mia Spagna, le sue tradizioni culinarie, in un altro Paese – rivela -. Portare nel piatto la mia storia, le mie radici e farlo l fianco di compagni di viaggio meravigliosi.  Ehm…bueno, hablo espanol?”.
La lasciamo fare ed è un fiume in piena. “Sono qui da un anno e sette mesi. Sono arrivata in Italia per un altro lavoro, la cucina era la mia passione nascosta. Poi sono approdata a Trama e quella passione è diventata formazione, crescita, lavoro.  Preparo diversi tipi di paella seguendo l’insegnamento di Diego Cores Carro, e ho la possibilità di sperimentare e migliorare. L’apprezzamento dei clienti è una delle soddisfazioni più grandi. È un viaggio emozionate, bellissimo”. Un’altra risata, fragorosa, liberatoria e corale.

La parabola ascendente di un sogno

Antonio G., Fabio e Antonio M. hanno preso la rincorsa su un trampolino da cui si sono lanciati senza tema di essere smentiti ma col cuore in gola, tipico di ogni salto, che oggi non è paura ma palpito, di progetti nuovi che s’incastrano e aprono a sfide quotidiane. Prossimo impegno in casa Trama? C’è già qualcosa che bolle in terrina, pardon in pentola. Ma ora è il momento di alzare in alto i calici. Di futuro si riparlerà domani.


Trama - Vico Storella, 1, Lecce. T: 08321692272

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  • Trama

    Vico Dei Fedele, Lecce (LE)

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