L’indirizzo del nuovissimo “Magazzini del Grano”, sito in centro a Paese dove un tempo sorgeva un antico granaio, è Piazza Quaglia 18&20. La cosa non ha soltanto un mero valore catastale, ma anche e soprattutto concettuale. I Magazzini del Grano sono di fatto due locali in uno, i quali prendono il nome dai rispettivi numeri civici, identificando le due situazioni che questi numeri, anche a livello orario, raccontano.

"AL 18" mixology&vini: dalle 17.00 fino a dopocena offre una grande selezione di vermouth e bitter, birra artigianale, calici di bollicine, rossi e bianchi importanti, drink, il tutto accompagnato da cicchetti dalle materie prime a km0 da degustare anche nell'ampio spazio esterno.

"AL 20": un ristorante di carne, osteria&griglia. Dopo un buon aperitivo "AL 18" si avvicina l'ora di cena, ci si accomoda "al 20" dove si viene accolti da un sorriso e ci si sente immediatamente a casa, in famiglia. L'ampia carta dei vini accompagna un menù di terra che ha il sapore di cucina tradizionale e familiare, con impiattamenti eclettici e creativi. Pasta fatta in casa, risotti, specialità della tradizione veneta, prodotti selezionati a KM 0, tagli di carne nobili da tutto il mondo, alla griglia e anche crudi (con menzione speciale alla scelta di tartare e battute!).


In una piazzetta che ricorda un chiostro di una Villa Palladiana od una piccola calle Veneziana, peraltro ad uso esclusivo e privato dei Magazzini del Grano come dehors d’atmosfera per cene nella bella stagione, sorge dunque questo duplice locale che riunisce le anime di wine cocktail bar e di ristorante con cucina di terra.

L’anima plurima dei Magazzini del Grano si evince anche nel design studiato per ciascuna saletta, che racconta un tema diverso, con colori, complementi d’arredo, materiali e persino mise-en-place ben distinte l’una dall’altra: puoi trascorrere un’intera serata in questo locale, dall’aperitivo al dopocena, senza sentire mai il bisogno di cambiare aria.

E non solo perché l’aria la cambi già semplicemente spostandoti all’interno (o all’esterno) dei Magazzini del Grano… Ma anche perché ciò che respiri qui è aria di casa: hai la sensazione di togliere le scarpe ed infilare le pantofole, andando a berti un drink e a mangiarti un piatto ospite di amici.


Venendo alla sostanza della proposta, beh, Francesco Durigon e Davide Peretto offrono di che sbizzarrirsi. Si può partire, come suddetto, con un signor aperitivo degustare Al 18, dove il mixologist si diletta in un’ampia scelta di drink e cocktail IBA, variando in primis sul fronte degli americani, dei vermouth, ma anche di parecchi liquori e distillati che arrivano da aziende locali. Come dicevamo, non manca una squisita carta dei vini, con circa 25 rossi, 20 bolle e 15 bianchi, sorseggiabili alla mescita od ordinabili durante la cena.


Quando poi ti sposti a tavola, ecco che ti si schiude un mondo di sapori vecchi e nuovi. 
Per iniziare, il rigoglioso menù solletica il palato con gli immancabili taglieri di affettati e formaggi scelti a regola d’arte, tutte delizie a km zero ed eccellenze del nostro territorio, come l’Ubriaco di Raboso della premiata Casearia Carpenedo di Camalò (o Camelot, per gli amici).

Grande vanto dello chef è poi la già citata selezione di tartare e battute al coltello, che annovera ben cinque diverse delizie, di manzo e vitello, tra cui sarà davvero difficile sceglierne solo una. O magari due.


La pasta rigorosamente fatta in casa è invece la solida base su cui poggia il menù dei primi, particolarmente indicato per il sabato e la domenica a pranzo, magari, in cui il piacere di portare i propri cari a mangiare uno gnocco, una tagliatella, un tortello, un risottino o una bella “pasta e fasioi” è un’emozione irrinunciabile insita nella nostra cultura conviviale.
La convivialità è anche l’architrave del menù griglia, dove fior di carni nobili (dalla picanha alla fiorentina super frollata, passando per il cube-roll di bufala) vengono servite e con generosità, gusto e stile.

Per chi prediliga tagli meno impegnativi, c’è comunque una gran bella proposta anche di filetto e guancette di maiale, nonché le polpettine di verdure al forno con crema di spinaci e maionese, queste ultime per accontentare i palati vegetariani.


Last but not least, i dessert fatti in casa: dall’immancabile Tiramisù di Treviso fino ai cantuccini col vin santo, passando per una delicatissima mousse alla pera e rum su crumble al cacao… Ma soprattutto per una verticale di soli formaggi premiati, pensata ad hoc per finire un pasto immersi nel lusso.

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