Quando sentiamo dire che “i giovani non hanno voglia di fare nulla” il nome che bisogna fare è quello dei Fratelli Cortellazzo che, raccogliendo una fortissima eredità dai genitori - già ristoratori ma anche allevatori - hanno scelto un percorso molto personale, sicuramente ambizioso e creativo e, soprattutto, in grado di premiare un territorio tutto che, della buona cucina certo non può fare a meno. 


Loro sono Andrea e Paolo Cortellazzo e sono le menti e i cuori di Come in Corte Aurora, l’hub - come amano definirlo loro stessi - che si erge su Teolo regalando una delle più belle viste di sempre sulla vallata tutta. 

Un locale bellissimo, elegante e raffinato pensato però per tutti, tutti gli amanti della cucina s’intende 


Un’eredità forte, quella che hanno raccolto dalla famiglia, ma un’eredità importante anche quella che hanno scelto di portare avanti decidendo di aprire il proprio ristorante all’interno di una storia villa del territorio. Lei è Villa Lussana, imponente e bellissima che con un’eleganza d’altri tempi è la perfetta cornice ad una cucina che merita tutto il successo che sta avendo. 

Un progetto ambizioso dicevamo, nato dalla voglia di fare qualcosa di nuovo


Fin dai primi mesi qui si è scelto di fare qualcosa di nuovo, di offrire uno spaccato di mondo che, nel piatto come in cantina, in sala come in cucina, riuscisse a raccontare sicuramente il territorio ma che non si limitasse a questo aprendo le finestre, anzi, letteralmente le porte ad un insieme eterogeneo di ingredienti. 


Molto il lavoro fatto sin qui, un lavoro compiuto sperimentando e provando, sbagliando e scommettendo ma un lavoro anche, che oggi inizia a premiare questo team giovane, capace e desideroso di realizzare qualcosa che qui a Teolo e nei Colli Euganei tutti mancava, forse addirittura serviva. La cosa più bella però? La capacità di farlo con una delicatezza e un rispetto tale da rendere il tutto ancora più entusiasmante. 

Si ma veniamo al sodo, cosa si mangia? 


Due gli Chef all’interno della brigata, quattro (ma in realtà molte più) le mani che operano in cucina, ancora - di nuovo - due i fratelli che compongono questo progetto e che sommati ai proprietari rendono questo locale una perfetta macchina oliata che può contare sul supporto di un team che non è solo lavoro, ma famiglia. Loro sono Claudio, nel progetto fin dagli albori, e Marco, ultimo arrivato ma professionista di lungo corso che ha saputo chiudere un cerchio dando al locale quella competenza e quella visione che era sin qui mancata. 


Il risultato è un gioco di contrasti e di sapori, di tradizioni e di tecniche di cottura che compongono un menù alla carta - il menù autunnale è letteralmente appena uscito e sarà composto da piatti come: orecchiette al grano arso e ragù di cuore, tartare di puledro o noodle con fiore di finocchio, anguilla affumicata e uova di trota. Ma anche "frog splash" ovvero rane, topinambur fermentato, patate ratte e peperone crusco o la più "casalinga" - che qui casalinga certo non è - "minestrina" con pastina, brodo di gallina, gelato al formaggino, tartufo, tete de moine e camembert. Basta, non facciamo altri spoiler. 


Con il nuovo menù autunno/inverno appena presentato poi, seguirà anche un nuovo menù degustazione che si affiancherà ad una delle cose più interessanti e belle del locale: il menù degustazione blind. Dieci/quattordici portate che ripercorrono sì il menù alla carta ma che lo esaltano con nuove preparazioni pensate ad hoc dagli Chef in base al momento e alle materie prime a disposizione, una sorta di “vestito cucino su misura” per te e per il momento che difficilmente sarà replicato successivamente. Un modo per entrare a gamba tesa nella filosofia culinaria del locale riuscendone a cogliere le sfumature e i colori più nascosti ma anche un modo per giocare, sperimentare e, in ultimo, supportare questo progetto. 

Ogni menù degustazione prevede anche la possibilità di un abbinamento vini che, per il percorso blind, è anch’esso proposto in forma segreta. 

Novità per il nuovo anno poi: la brigata sta lavorando ad un percorso degustazione interamente analcolico o comunque senza la presenza del vino, da stare all’occhio. 

E la cantina? 


La cantina è elegante come il locale, ambiziosa come il progetto e fresca come la brigata tutta. Ci sono grandi nomi e grandi vitigni che non potevano mancare ma ci sono anche esperimenti più “reali” di vini che ancor prima di un nome raccontano un terroir o, di nuovo, uno spaccato di vita. 

Bella Villa Lussana, quasi ci dormirei 


Come in Corte Aurora è anche un Hotel che offre servizio di prima colazione, ben sette diverse stanze e quattro depandance, pensate particolarmente per ospitare le famiglie. 

Una possibilità nuova di vivere i Colli Euganei, un regalo da fare alla coppia che ama gli sport - molte le proposte qui tra bici, camminata e molto altro - o l’occasione per trovare del “bello” anche in un viaggio di lavoro. 

Come in Corte Aurora
Via Chiesa, 1 - Teolo (PD) 
Tel. 3331566758 

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