Tradizione di famiglia, eredità toscana, ispirazione personale colta nel mutare delle stagioni e nel crescere della esperienze. Il tutto, in un locale che anche in estate offre spazi interni dove la storia fa il paio con la frescura, perché il comfort è fondamentale nelle esperienze di gusto Fra un cheesecake salato e una tagliatella all'ortica, un gran fritto e una polpettina della nonna, La Pentola dell'Oro è uno dei ristorantini in zona Sant'Ambrogio, a Firenze, dove vale sempre la pena tornare. In qualsiasi stagione.


Il nome rimanda a una leggenda irlandese, che racconta di una pentola dell'oro alla fine dell'arcobaleno. E se, nella realtà, è impossibile raggiungere il punto dove l'iride termina, il principio de "La Pentola dell'Oro" fiorentina risale alla fine degli anni Ottanta. Alla storica gestione di Giuseppe Alessi ne sono seguite altre, finché nel 2019 è arrivata al timone la famiglia Vita: con Matteo ci sono infatti papà Domenico, calabrese, e mamma Gianna, toscana di Sesto Fiorentino. A queste due tradizioni regionali si mescola quella emiliana, che Matteo traduce nell'abilità di preparare tortelli, tagliolini e tagliatelle.


Domenico è arrivato a Firenze negli anni Ottanta ed è stato ai fornelli dell'Hotel First di Calenzano dal 1993. Matteo è cresciuto praticamente lì, salvo poi andare a formarsi in cucine dell'hotellerie pluristellata a Firenze e in Lombardia e far ritorno al First fino a quando è rimasta lì la sua famiglia nel 2019. Poi, dopo una stagione estiva a Rimini, Matteo ha rilevato “La Pentola dell'Oro”, nel mese di dicembre. Un timing sfortunato, considerato quanto è accaduto pochi mesi dopo: lockdown, chiusure a colori, città semivuota. Ma la famiglia Vita ha tenuto duro. E si è fatta conoscere.


Al piano terra, i rivestimenti in marmo policromo della cucina a vista convivono con lo stile rustico e familiare delle sale, con sedie impagliate e tavoli in legno, che fa sentire a casa. Lungo le scale per il piano inferiore, un antico pozzo. Le sale sotterranee, dotate di deumidificatore e aspiratore, possono ospitare fino a 35 posti e garantire sollievo e conforto nei giorni di maggiore canicola. Sono ideali anche per ospitare eventi privati, se non intimi: è il caso della cantina, dove si può prenotare una cenetta romantica o riservata al massimo a sei commensali, circondati da etichette note e meno note di vini toscani e trentini. 


La stagionalità è il punto fermo della cucina de La Pentola dell’Oro, assieme all'utilizzo di prodotti di filiera corta: così si valorizza il territorio e si garantisce una tracciabilità in termini di qualità e provenienza. A partire dalla degustazione di salumi tipici e formaggi, accompagnati da una gustosissima marmellata ai peperoni fatta in casa.


I primi a base di pasta a mano sono un “must” del locale, che d'estate si colora di note più vegetariane: la stessa tagliatella all'ortica può diventare più inclusiva, eliminando la salsiccia. 


Evergreen sono anche le specialità di carne: il Peposo, la Bistecca alla Fiorentina, la Tagliata. Ma anche il Gran fritto di pollo e coniglio e gli Straccetti d'anatra ai due pepi, letteralmente da leccarsi i baffi.


L'estro e la voglia di divertirsi di Matteo si esprimono nella battuta di manzo, ma anche nel Cheesecake salato con verdurine e salsa piccante. Richiamo ai ricordi nelle polpettine della nonna, con carne e patate.


Su prenotazione è possibile anche gustare un menu a base di pesce, così come prenotare il locale per eventi privati, sia ordinando à la carte, sia con menu concordato.


La Pentola dell'Oro
Via di Mezzo, 24/26r - Firenze
Orari: 12-14.30; 19-22.30 (chiuso domenica)
Tel. 0550457527

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