Gargati e bisi nei Colli Berici per omaggiare il Giro d'Italia

Pubblicato il 18 maggio 2025

Gargati e bisi nei Colli Berici per omaggiare il Giro d'Italia

Sport e cibo. Nei ristoranti della Val Liona, maggio si colora di rosa e di verde, tra asfalto e piatti caldi. Succede che il Giro d’Italia, nella sua tappa del 23 maggio 2025, passi per la prima volta nel cuore dei Colli Berici. E così, nei nove ristoranti della zona, si materializza un omaggio gastronomico dal nome autoesplicativo: il Piatto del Ciclista.

Due prodotti locali certificati De.Co. — i Gargati di Val Liona e i Bisi de Pozzolo — si ritrovano nello stesso piatto, in quello che ha il sapore di un esperimento territoriale più che di una semplice proposta stagionale. I primi sono un formato di pasta contadino, ruvido, fatto con farina di grano macinata a pietra. I secondi, piselli teneri e dolci, crescono in una frazione di Villaga, in un terreno che pare fatto apposta per farli brillare. L’abbinamento è semplice, diretto, perfino ovvio se si conosce il territorio. Ma non per questo banale.

L’iniziativa, messa in piedi da Visit Val Liona, Slow Food e Confcommercio, coinvolge una manciata di trattorie locali: da Valle Verde a Pozzolo a Trequarti, passando per Da Munaretto, Isetta, Berica e le altre. Non c’è un prezzo fisso, non c’è un menù identico per tutti: ognuno lo interpreta a modo suo, come una salita pedalata con le gambe che si hanno. Quel che conta è l’idea, e forse anche il pretesto.

Il Piatto del Ciclista resterà in tavola fino alla fine del mese. Poi chissà. Magari tornerà ogni primavera, come il Giro. O come la fame dopo una lunga pedalata.

I ristoranti aderenti:

Trattoria Isetta – Val Liona

Trattoria Sabrina – Villaga

Ristorante Da Valentino – Val Liona

Trattoria Vigheto – Val Liona

Trattoria Gemma dei Berici – Pozzolo di Villaga

Ristorante Trequarti – Val Liona

Trattoria Berica – Pozzolo di Villaga

Trattoria Tipica Valle Verde – Pozzolo di Villaga

Trattoria Da Munaretto – Val Liona
 

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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