Hai mai pensato di prendere un aereo e di raggiungere il Messico, per conoscerne la cultura, le tradizioni e, soprattutto, le tipicità culinarie? Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giulio Gragnoli e Anna Torresan, compagni nel lavoro e nella vita, che il Messico l’hanno portato a Jesolo Paese con il loro Gighi’s, autentico ristorante messicano dove trascorrere la serata, dall’aperitivo al dopocena, tutto l’anno.

Da dove nasce l’idea di aprire un locale di cucina messicana in centro storico?

A: Io e Giulio amiamo da sempre la cultura latina. Lui ha lavorato 5 anni in Messico, da giovanissimo, io, invece, ho fatto l’Erasmus in Spagna. Dopo varie esperienze nella ristorazione, ci è venuto il desiderio di aprire qualcosa di nostro e quando abbiamo saputo che il parrucchiere che c’era qui prima di noi avrebbe chiuso, ci siamo lanciati in questa sfida.

G: Inizialmente ci siamo andati piano, abbiamo abituato il cliente alla cucina messicana in modo graduale, lasciando in menu anche piatti americani come il bagel o i toast, poi ci siamo specializzati. Abbiamo aperto pochi mesi prima del covid, a dicembre 2019, ma devo dire che l’esperienza dell’asporto ci ha portato a sperimentare cose nuove, proprio perché la gente cercava qualcosa di diverso dal solito, ed è stata la svolta.

Come vi dividete i compiti all’interno del Gighi’s?

G: Ai fornelli ci sono io, mentre Anna è dietro al bancone. Non abbiamo chissà quante voci in menu, ma ogni proposta è curata nei dettagli. I nostri cavalli di battaglia sono i taco e gli hamburger, che cerchiamo di variare in base alla stagionalità dei prodotti impiegati nella farcitura. In estate, ad esempio, proponiamo il taco con misticanza e tonno fresco scottato sulla piastra. In inverno, invece, c’è quello con dentro il musetto. Ogni due settimane circa, proponiamo taco e hamburger gourmet per solleticare anche i palati più raffinati, sempre con materie prime di qualità. Pensa che la tortilla che utilizziamo, 100% mais e senza glutine, viene direttamente dal Messico, così come le spezie, il peperoncino, le salse e anche qualche formaggio, l’Oaxaca, ad esempio.

A: Anche i distillati sono solo messicani, perlopiù derivati dall’agave, che è la pianta sacra, venerata dalla popolazione. Molti di questi, per le loro caratteristiche, vengono utilizzati al posto dei classici distillati per la preparazione dei cocktail rivisitati. La Charanda, ad esempio, derivato dalla canna da zucchero, è l’alternativa messicana al rum. Dietro al bancone avremmo all’incirca 200 etichette tra mescal e tequila!

Ma quindi, se venissi solo per aperitivo, che cosa mi consiglieresti?

A: Mah, ti direi una Paloma, con il Tequila, sciroppo d’agave e tonica al pompelmo. Oppure una Margarita, che ci sta sempre, o l’Annamaica, infuso di jamaica, ovvero il fiore d’ibisco, che ho ribattezzato con il mio nome, perché lo faccio proprio io.

Mi pare più che evidente che la cultura messicana sia l’anima del Gighi’s, a tavola e tutto intorno…

G: Già, per noi è tutto! Una volta l’anno, ci facciamo un viaggio in Messico, stiamo in mezzo alla gente, andiamo dai produttori locali per vedere l’origine degli ingredienti che utilizziamo, partecipiamo a corsi di cucina lì, per apprendere le tecniche. Investiamo molto e facciamo tanta ricerca. Vogliamo che chi viene qui respiri il Messico più autentico e viva un’esperienza sia gustativa sia emozionale…

A: Torniamo da ogni viaggio con una valigia piena zeppa di “ricordi” del Messico, che poi appendiamo alle pareti o disponiamo in giro per il locale per far vivere anche ai nostri clienti la stessa atmosfera che abbiamo respirato noi.

La vostra realtà non ha concorrenti in zona. Com’è il rapporto con gli altri esercizi?

G: Ah, buonissimo! Tant’è che spesso organizziamo insieme agli altri locali di Jesolo Paese e Lido serate a tema, specialmente in corrispondenza di festività importanti per la tradizione messicana. Per citare l’ultima, a maggio saremo all’Easy Beach, locale frontemare in Piazza Milano, per una giornata di condivisione tra taco, Margarita e la musica dei mariachi. L'evento si chiamerà "TAQUERO MUCHO", dove il "te quiero" diventa "taquero", ovvero "l'uomo dei tacos".

A: E, poi, organizziamo periodicamente - circa quattro volte l’anno - masterclass sull’agave con barman e bar tender di fama internazionale che prima tengono una lezione teorica, poi si esibiscono in una dimostrazione, per finire con la degustazione.

Un’ultima curiosità: da dove viene questo nome originale?

A: In realtà non significa nulla, è un nomignolo con cui ci chiamiamo tra di noi. All’inizio avevamo pensato a qualcosa di più “spagnoleggiante”, ma questa è un po’ la nostra creatura, perciò abbiamo scelto un nome più intimo, che parlasse di noi.

Gighi's
Piazza della Repubblica, 3 - Jesolo Paese
Telefono: 3495561093

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