Si camminava per la piazza centrale della bellissima Matera. Il venticello era piacevole, il sole una favola. Tutto bellissimo ma, a ora di pranzo, lo stomaco voleva essere soddisfatto e perché non fermarsi presso La Fedda Rossa? Il posto già lo conoscevamo. Annalisa ce lo aveva presentato (qui), testimoniando tutta la gran cura che si nasconde dietro l’attività, grazie anche al lavoro dello chef Domenico. Dall’imprescindibile qualità delle materie prime, sino al rispetto delle tradizioni culinarie del passato che nulla tolgono alle esigenze di modernità del presente. Qui, tutto è equilibrio ed armonia e noi ci siamo accomodati all’aperto per godere di quelle pietanze che hanno reso tanto famoso questo locale.
 


All'arrivo, faceva abbastanza caldo ed urgeva qualcosa di fresco e dissetante. Ecco, quindi, che tra le proposte spicca un buonissimo “paloma”, un cocktail messicano a base di tequila, succo al lime, tonica al pompelmo rosa e, infine, un pizzico di sale. Bello a vedersi, irresistibile. E si parte col piede più che giusto!
 


Dopo essersi rinfrescati, si passa al dunque. La “fedda rossa” è la bruschetta e, in tal senso, le proposte abbondano. È ciò che li rende unici e famosi nel panorama culinario materano. Ma, per questa volta, un posto d’onore tra gli antipasti l’ha preso la novità del menù, ossia la Bruschetta Dodò, fresca, con la sua base classica al sapore di pomodoro ciliegino, olio EVO e basilico, il tutto, poi, arricchito dal forte odore delle acciughe su di un letto di burro. Un antipasto, quindi, forte e deciso, da accompagnare subito con un buon Rosato di Primitivo, produzione di Basilicata.
 


E, secondo voi, ci si può accontentare “solo” di un antipasto? Ebbene… no! Non si riesce a resistere alla tentazione di provare anche il Timballo di cicorielle al gratin. Gli occhi si trasformano a cuoricino e la bocca fa wow. Il caciocavallo si sposa perfettamente col “canestrato di Moliterno” (pecorino), per dar vita a un piatto che profuma di mollica di pane, aglio e olio EVO. I prodotti sono tutti esclusivamente nostrani, come vuole la regola prima de La Fedda Rossa, e, a dir la verità, la qualità del piatto è un’esplosione di gusto che ti fa sorridere e socchiudere gli occhi.
 


Ed ora è il suo momento, quello del primo da acquolina in bocca. È colorato e profumatissimo. Il nome è tutto un programma. Si chiama Spaghetti alla Sciué Sciué, cioè veloci veloci. Tuttavia la cura che c’è dietro ha ben poco di “veloce” ed è un inno alla ricercatezza del gusto e del particolare. Sono spaghetti conditi con datterino giallo e rosso, un piatto reso denso e cremoso dalla colata di alici e profumato al sapore del pecorino. Brilla di luce propria con la mollica di pane fritta ad accompagnarlo e l’immancabile olio EVO, che ha reso il tutto davvero irresistibile.
 


Sazi? Ovviamente no. Ovviamente si attende il secondo e si opta per una novità del menù, ossia la Bombetta Chef su crema di patate al limone e rucola. Il capocollo di maiale è così profumato che invita subito ad assaporare il tutto. All’interno si nasconde un cuore caldo di caciocavallo di podolica e pancetta di suino nero lucano. La cremosità, infine, è data dalla crema di patate al limone e si spezia col retrogusto del pepe, con quel pangrattato, poi, che regala un filo di croccantezza. Il piatto è reso fresco e colorato dalla rucola, da accompagnare con un calice rosso di Aglianico del Vulture, uno dei vini che più rappresenta la Basilicata.
 


Stavamo gustando il contorno quando, un po’ a tradimento, ci viene proposto un altro secondo, che ha quell’aspetto da “insalata fresca priva di sensi di colpa” ma che, in realtà, nasconde un cuore di bontà e squisitezza. Si parla del Carpaccio della Casa. Sotto un velo di pecorino semi stagionato, il black angus leggermente affumicato è un’autentica goduria per il palato, poggiato su un letto di insalata e pomodori freschi e arricchito dall’aceto balsamico, crema di basilico home made (prodotta da La Fedda Rossa) e, soprattutto, da un filo di olio di tartufo che accompagna le forchettate una ad una con immensa soddisfazione. Questa prelibatezza può essere gustata con un bel bicchiere gelido di birra lucana artigianale.
 


Prima si era accennato al contorno ed anche lui merita un posto d’onore, perché si consiglia a chi desidera un piatto fresco, leggero e saporito, perfetto per l’estate che incombe. Si tratta di un’insalata a base di finocchi, arance e, a fare da contrasto, la croccantezza del peperone crusco, l’oro rosso della Basilicata. Come dicevo, è un contorno davvero irresistibile, con quel profumo degli agrumi e dell’olio EVO. Croccante e invitante.
 


Ed eccoci, infine, all’ultima tappa del menù. Perché un dolcetto ci sta tutto. Non sempre troverete lo stesso dessert tra le proposte. Infatti, per esigenze di varietà e freschezza delle materie prime, in base al periodo, i dolci variano sempre e sono tutti prodotti della casa, preparati con amorevole cura dalla signora Imma. A noi è stata offerta una crepe coloratissima, una di quelle che nasconde un cuore fresco di crema al mascarpone e fragole, il tutto decorato con mirtilli e spumosa panna. Un fine pasto fresco, che invita al sorriso e alla convivialità, perché, presso La Fedda Rossa, è tutto così: cura delle materie prime, rispetto della tradizione, ricerca del sapore perfetto e tanta gentilezza. Vi sentirete come a casa.

La Fedda Rossa . Via del Corso, 90 - Matera. Tel. 3286170376


 

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