All’angolo tra via Oberdan e via Zanardelli un locale eclettico e accogliente dove farsi conquistare da una cucina equilibrata e di contaminazioni

Nato come locale aperitivo e divenuto subito famoso per la sua originale selezione di finger food d’eccellenza in accompagnamento a vini e cocktail, dopo un recente significativo ampliamento dei locali, cucina compresa, 50 ha sposato progetti più ambiziosi a livello di ristorazione, studiando e proponendo alla sua affezionata clientela dei menù strutturati e sfiziosi adatti a ogni momento della giornata.


La filosofia, invece, è sempre rimasta la stessa: selezionare e portare in tavola materie prime di altissima qualità abbinate secondo i principi del mangiare sano, con equilibrio e semplicità.
A tal proposito siamo andati sul posto e ci siamo fatti raccontare direttamente dai titolari, Daniele e Valentina, com’è nata l’idea di questo locale e come si è evoluto nel corso dei suoi primi (quasi 3) anni di vita.

Intervista a Daniele e Valentina, rispettivamente mente e anima del 50

Come e quando è nato 50?

Daniele: Nella mia testa è nato oltre dieci anni fa. Ma nel concreto lo stimolo definitivo me l’ha dato Valentina durante un viaggio a Matera a fine 2018, durante il quale ci capitò di visitare un bar bistrot molto simile a ciò che avevo in mente per Lecce.
50, infatti, nasce per rispondere anche a un’esigenza personale.


Avevo il desiderio di creare il luogo giusto dove ambientare un incontro di lavoro importante senza troppe formalità, un aperitivo o una cena tra amici, after dinner di livello e, da qualche giorno, anche pause pranzo complete e bilanciate.
In sintesi un bar con musica di sottofondo e informale dal punto di vista dell’atmosfera, che all’occorrenza si sappia trasformare in ristorante, con un menù all’altezza di ogni aspettativa.

Perchè 50?

Secondo le previsioni dell’epoca avremmo dovuto inaugurare il locale il 27 aprile del 2019, esattamente il giorno del 50esimo di Daniele; da qui il nome, pensato come una sorta di regalo di compleanno, volto a celebrare la travolgente passione comune per la cucina e l’accoglienza. Purtroppo, però, i lavori di totale ristrutturazione affidati al bravissimo architetto Piero D’Agostino richiesero più tempo del previsto, costringendoci a slittare di diversi mesi l’apertura, effettivamente avvenuta a gennaio 2020.

Inizialmente un bar da aperitivi, oggi un locale dove la ristorazione assume un peso importante...

La costante e crescente attenzione alla ristorazione, con l’introduzione in menù di una discreta scelta di pietanze, è stata la naturale conseguenza del recente ampliamento del locale e della cucina stessa. Non da meno abbiamo modificato le fasce orarie di apertura, proponendo alla nostra affezionata clientela anche il servizio del pranzo.

Qual è la filosofia su cui si basa la proposta gastronomica?

Da sempre sposiamo l’idea dell’ealthy cooking, ovvero una cucina che promuove stili di vita sani, basati sul consumo di pietanze perfettamente equilibrate dal punto di vista dei macro nutrienti.
Per garantire una proposta gastronomica in linea con questa filosofia ci siamo affidati alle linee guida di un nutrizionista, che tutt’oggi seguiamo pedissequamente nello studio e nella realizzazione di nuovi piatti, che comunque devono essere gustosi, saporiti e di sostanza.
Mangiare sano, infatti, non significa mangiare poco.
Significa bilanciare tutti gli elementi, utilizzare i condimenti in maniera corretta e, soprattutto, affidarsi nella maggior parte dei casi a cotture a bassa temperatura, in grado di esaltare il gusto delle materie prime senza perderne per strada caratteristiche organolettiche e valori nutrizionali.

Che tipo di cucina troviamo nello specifico?

Una cucina italiana di sostanza, impreziosita da contaminazioni asiatiche, grazie alla grande esperienza dello chef Era, colonna portante del locale. Comun denominatore: semplicità.
In tavola, infatti, arrivano ricette il cui obiettivo è esclusivamente quello di esaltare l’eccellenza della materia prima che le compone, senza troppi fronzoli e senza migrazioni gourmet.
Naturalmente non mancano giochi di contrasti tra consistenze, che stuzzicano il palato e invogliano alla scoperta.

Entriamo nel vivo con qualche esempio. Cosa ci consigli per un pranzo gustoso ma che non ci faccia rischiare di addormentarci sulla scrivania?

Il menù del pranzo privilegia i piatti unici, studiati appositamente per chi poi deve rientrare in ufficio. C’è il Fifty Light, ovvero un cous cous con verdure stufate e uova sode, oppure il Viaggio in Oriente, composto da riso basmati alla curcuma e zenzero, piselli con anacardi al latte di cocco e curry, pollo alla paprika dolce, melanzane arrostite con aceto e menta e cialda di riso croccante.
Quest’ultimo in particolare viene servito scomposto, poi sta alla discrezione del cliente mixare tutti gli ingredienti e gustarlo in base alle proprie preferenze.

E se avessi voglia di un piatto di pasta?

Per i più tradizionalisti non mancano i primi del giorno, che variano in base alla stagione e alla spesa del giorno, seguiti da una proposta di secondi che si snoda tra carne e pesce, contorni vari, le insalatone e due immancabili cavalli di battaglia del 50, che non escono mai dalla carta in quanto richiestissimi: il salmone marinato all’arancia con riso nero, lime e zenzero e il carpaccio di magatello cotto a bassa temperatura e salsa tonnata.

A proposito di evergreen, anche le tartare di tonno e di salmone fanno parte dei piatti più gettonati della vostra cucina…

Sì, sono sempre richiestissime in ogni stagione dell’anno e sono disponibili sia a pranzo sia a cena. Il merito di tale bontà, naturalmente, va al pesce freschissimo che acquistiamo ogni giorno e mariniamo con estrema cura per 48h in un’emulsione di sale e arancia nel caso del salmone e di avocado e zenzero nel caso del tonno.

Anticipazioni dal menù autunno?

A breve inseriremo dei fantastici tortellini in brodo di cappone fatti con sfoglia tirata a mano secondo come vuole la tradizione emiliana e delle pappardelle al ragù bianco di lepre.
Si è aperta poi la stagione del tartufo, per cui non escludiamo a breve l’inserimento di qualche piatto a tema. Come dicevo poc’anzi, è la stagione a dettare le regole del menù.

Chi si occupa della spesa?

Daniele: Me ne occupo io personalmente e quotidianamente. Grazie a confronto e sinergia costanti con la cucina, per me la selezione della migliore materia prima presente sul mercato è una missione inderogabile.
Persino le nostre vacanze sono improntate alla ricerca di nuovi ingredienti e prodotti che possano impreziosire e diversificare i piatti del nostro menù.

Gli irriducibili dell’aperitivo possono ancora contare sui vostri finger food?

Certamente. L’aperitivo 50, anch’esso improntato su una filosofia salutare e gustosa, continua a essere un caposaldo della nostra proposta.
Oggi si suddivide in piccolo, medio e grande, rispettivamente con 3, 5 e 7 assaggi dalla nostra proposta food. Da semplice aperitivo praticamente si trasforma in cena.
È la soluzione ideale per approcciarsi alla nostra cucina.

Una cucina di un certo livello merita una proposta beverage all’altezza…

Siamo attrezzati anche da questo punto di vista, con un’importante carta dei vini che si evolve continuamente adattandosi a trend e richieste della clientela.
Grande attenzione alle bollicine, in particolare della Franciacorta, con referenze sia al calice sia in bottiglia. Mentre per quanto riguarda bianchi, rosati e rossi cerchiamo di promuovere etichette locali, ma non mancano referenze nazionali ed estere.
Per quanto riguarda il mondo dei cocktail, invece, il nostro “asso nella manica” si chiama Lele De Giorgi che, grazie alla sua trentennale esperienza sul campo, non ha bisogno di ulteriori presentazioni.

In seguito all’annessione e alla ristrutturazione del locale accanto a disposizione del 50 nuovi spazi adibiti anche a feste private. È così?

Esatto. La nuova saletta adiacente al locale, grazie alla sua indipendenza e alla sua conformazione, ben si presta a essere riservata a uso esclusivo in occasione di compleanni o eventi privati.
Naturalmente lo staff del 50 è a disposizione per proporre menù di cucina espressa onnicomprensivi e personalizzati in base alle esigenze della clientela, con grande attenzione anche alle intolleranze.

Concludiamo con una riflessione: qual è il valore aggiunto che contraddistingue il 50?

Oltre all’atmosfera, informale e rilassata, e alla qualità ristorativa, la presenza di uno staff di professionisti affiatati e preparati per soddisfare ogni richiesta del cliente, capitanato da Valentina, che è la vera anima del locale.
A dimostrazione di quanto detto il target eterogeneo della nostra clientela che, a prescindere da età ed estrazione sociale, conferma quanto si trovi bene al 50. Forse perché il 50 è diventato la casa dei leccesi?! 

  

50 - Via G. Oberdan 41, Lecce. T: 3808269690

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    Via G. Oberdan 41, Lecce (LE)

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