E ormai riferimento per l'aperitivo trevigiano e non solo. Si chiama Al Botegon e rappresenta pienamente la città: è tradizionale, ben radicata nella cultura del buon vino e dello spritz, legata agli ingredienti e alle ricette locali, ma aperta al mondo e con un appeal vagamente "fighetto" nell'accezione più positiva del termine, perché qui ci si sente sempre a casa.

Racconto di un’istituzione


Geolocalizzare questo luogo è semplice: si trova esattamente all’interno di Porta San Tomaso, la più maestosa della città. Un breve cenno storico è doveroso, perché la porta caratterizza questo locale e ne è, almeno in parte, simbolo. Fu costruita nel 1518 sotto il Podestà Paolo Nani, per volere del Doge Leonardo Loredan e si chiama così in onore di San Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury. Entrando dalla ciclabile che circumnaviga le mura, ciò che colpisce maggiormente è il magnifico Leone alato in pietra d'Istria, che presidia l’ingresso con fierezza. Dall’altra parte: Piazza del Grano e Piazzale Burchiellati, che il martedì e il sabato mattina ospitano il mercato cittadino. 

“Al Botte” è casa


È in questo magnifico contesto, a dir poco centrale, che si trova l’Osteria Al Botegon, la riconosci subito, per le botti in legno che campeggiano al suo esterno e i tavoli che popolano la piazza. Che sia estate o inverno “il Botte”, come gli affezionati lo chiamano, è sempre pieno. E se di per sé il locale è di piccole dimensioni, ospita giusto il banco e un paio di tavoli d’appoggio, la vera vita accade fuori. Capita spesso, se non sempre, di vedere, infatti, un capannello di folla appena accanto alla porta e chi non trova posto a sedere perché è arrivato tardi, se ne sta in piedi col suo spritz in mano anche quando le botti d’appoggio sono tutte occupate.

Per molti il Botegon è punto di riferimento, la mattina dopo un giro al mercato si accomodano per bere un aperitivo rilassato, con le buste della spesa sotto i piedi, per rinfrancarsi e godere del clima sereno del weekend. Spesso è anche dove molti si recano intorno alle feste comandate per scambiarsi gli auguri, consapevoli che lì riescono a “beccare” un po’ tutti. Insomma, il Botte, ormai, è casa.

Il banco è luogo di perdizione


I capisaldi al banco sono la salvia fritta e le polpette: radicchio e morlacco, tonno e ricotta, carne e carne e verdure. Tuttavia non ci si può risparmiare nemmeno di menzionare le patate fritte, i crostini e i cicchetti. Meravigliosa la fetta di polenta con il cotechino, le mozzarelle in carrozza, la frittura di calamari, il crostino con baccalà mantecato e anche quello con i gamberi in saor, che rimane tatuato nel cuore. Menzione d’onore per il panino con il pastin e per i toast, che qui vengono farciti con impegno e generosità.

Al pranzo è dedicato un menù stagionale di tutto rispetto, dove s’alternano piatti veloci, come ad esempio l’insalata di tonno, uova e bufala, e piatti più elaborati e, diciamolo, estremamente confortevoli, come lo spezzatino di vitello con patate al forno e i tagliolini all’uovo con porcini e burro al rosmarino. Per celebrare in pieno la territorialità apre il menù la sopressa trevigiana, servita con formaggio ubriaco e giardiniera, e lo chiude il tiramisù al limone.

Si brinda con qualità


La cucina veneta “del convivio” ben si sposa con i tanti ottimi vini selezionati, come Cabernet Franc, Merlot, Raboso, Chianti, Nero D’Avola, Valpolicella e Refosco, tra i rossi, e Pinot Grigio, Muller Thurgau e Ribolla Gialla, tra i bianchi. Punto fermo rimane la DOCG di Conegliano e Valdobbiadene, tra Prosecco Extra Dry, Millesimato, Prosecco Brut e Cartizze. Anche la birra, però, vuole la sua parte e chi se ne intende lo sa. Dalla spina sgorgano le migliori birre artigianali che, come i vini, vengono ben consigliate e illustrate ai fini intenditori, fino ai meno esperti. Non servirebbe nemmeno farne cenno, ma è chiaro che lo spritz non manchi nelle sue versioni più note: Campari, Aperol, Select, al rabarbaro e al Cynar.

Gli eventi


La piazza diventa una festa quando Botegon organizza i suoi eventi, come nel caso della Domenica Italiana, il modo migliore per chiudere il weekend godendosene la leggerezza fino all'ultimo, tra musica e calici colmi. Per i più gourmet, poi, ci sono le cene a tema, dove il menù è progettato per celebrare l'ingrediente scelto o, in alternativa, si creano meravigliosi abbinamenti per raccontare le etichette migliori di una cantina. Che sia una degustazione o un aperitivo con DJ set, il file rouge rimane la grande dedizione a fare bene e accogliere con calore e passione ogni cliente, per questo Botegon ha conquistato Treviso.

Antica Osteria Al Botegon
Indirizzo: Viale B. Burchiellati, 7 - Treviso
Telefono: 0422548345
 

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