Ingredienti e tradizioni gastronomiche del territorio, interpretate con un design e tecniche di preparazione più contemporanee. Così il City Lounge Firenze, ristorante con ampia terrazza dell'Hilton Garden Inn Florence Novoli, prosegue e accentua il suo viaggio verso una dimensione altra, in linea con una tendenza sempre più radicata. Quella di offrire, all'interno di strutture ricettive, una cucina "meno da albergo e più da ristorante", con un'attenzione marcata a ogni dettaglio: qualità del prodotto, identità territoriale, attenzione all'occhio prima ancora che al palato. Andrea Guerra si conferma talento interessante, per idee e per capacità di valorizzare gli ingredienti e le eccellenze del territorio. Sin dal prologo.


L'accoglienza è all'insegna dei finger food, tanto per rispolverare le stuzzicanti proposte finger che accompagnano l'aperitivo sull'ampia e ariosa terrazza da 300 metri quadrati. I gamberi in tempura con salsa piccante si possono anche condividere. A patto, poi, di ordinarne altri.


Gustosa idea vegetariana è il taco con verdure spadellato con teriyaki e completato con salsa Ceasar. Anche questo richiede una verifica supplementare, ma solo come scusante per poterne mangiare due.


Ritorno alla tradizione, sì. Ma con la dovuta originalità, dall'impiattamento agli strumenti utilizzati (come il sifone), passando per le tecniche di preparazione. E, dunque, anche nei primi piatti ci sono elementi di assoluta originalità, dai fiori eduli utilizzati come firma dello chef alle variazioni sul tema. Un esempio è il ragù di capriolo che accompagna il tortello mugellano, rigorosamente pasta fresca artigianale.


Territorio vuol dire eredità e vuol dire prodotto. Il Risotto alla cipolla di Certaldo con polvere di cipolla e spuma di pecorino di Pienza ne combina ed esalta due. Interessante il gioco di consistenze (come quella della cipolla interna) e il contrasto amaro dato dalla polvere.


Dai primi ai secondi, si passa a un piatto che racconta bene il fil rouge del menu. Perché il Lingotto di coppa di maiale è toscano nel prodotto (che arriva dalla provincia di Siena) ma è moderno nella tecnica di cottura, dodici ore sotto vuoto per rendere la carne più morbida possibile, così come nella presentazione. E' servito con una fondo di cottura di manzo, del purè allo zensero, sormontato da patate fritte.


Immancabile, quando si parla di tradizione toscana, è la Bistecca alla Fiorentina che sta incontrando favori ed entusiasmi in chi la mangia qui. La carne utilizzata è di Scottona, sulla cottura al sangue non vige la leggendaria intransigenza (e talvolta reale) che vuole cuochi e chef refrattari alla "mediazione". Ad accompagnarla, spinaci e patate fritte. 


Se negli antipasti di Andrea Guerra riscuote grande successo la Parmigiana di melanzane scomposte, fra i dolci c'è la Cheesecake scomposta, chiusura ideale di qualsiasi percorso culinaria si sia scelto, per questa esperienza interessante tanto nelle idee, quanto nella resa.

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