Un locale di design – realizzato dallo Studio padovano R12 – un menù con un’offerta letteralmente infinita, che sceglie di spaziare dall’hamburger (suo cavallo di battaglia) alla pizza, rigorosamente con farina macinata a pietra, fino alla cucina del territorio. A completare l’offerta, una decennale esperienza nel mondo della ristorazione ed una posizione invidiabile: siamo in pieno centro ad Este, fulcro di movimento, buon cibo e voglia di star bene. Qui, quasi 150 posti a sedere tra interno ed esterno, per gustarsi il buon cibo.

Tana del Luppolo: un nome, un programma


Non si scappa, qui la padrona di casa è rigorosamente la birra. Birra che è sicuramente in grado di soddisfare qualsiasi gusto e desiderio: dalla bianca alla doppio malto, passando anche per le ipa e le pale ale. Qui, il giusto incontro tra le birre commerciali più amate dal pubblico italiano: Ichnusa non filtrata, Slalom, Buldog ambrata sono solo alcuni degli esempi; passando poi alle birre più artigianali e ricercate. Qualche nome? Bevertown, birrificio indipendente londinese la cui direzione è niente di meno che del figlio del cantante dei Led Zepppelin. Loro le birre più richieste: Gamma Ray, una american pale ale, e Neck Oil una session ipa. A completare l’offerta poi, l’amatissima ipa americana di Lagunitas e la birra Tana Bianca, prodotta da un birrificio belga proprio per Tana del Luppolo. Ovviamente, è una birra bianca.

Certo, ma con cosa posso accompagnare la birra?


Chiaramente l’abbinata sabato sera, amici, birra di quelle buone e panino con l’hamburger è qui un rito, nonché uno dei piatti che va maggiormente. Sarà la selezione della carne, gli ingredienti di qualità e del territorio (tutta la verdura arriva dal Mercato di Luisia e fa riferimento unicamente a prodotti stagionali) o la passione con la quale i piatti sono prima pensati, poi abbinati? Difficile rispondere, il punto è che qui l’hamburger è una vera esplosione di gusto, ad un prezzo più che corretto. Interessante poi, che l’offerta degli abbinamenti cambi ciclicamente (quasi ogni uno/due mesi) per risaltare i prodotti. Un esempio? Il Ratatouille con caponatina primaverile, burratina affumicata e carne salada trentina. Ah, ovviamente ogni hamburger è servito con le immancabili patatine.

Non solo hamburger da Tana del Luppolo però, ma carne a 360 gradi, tant’è che la passione si nota già entrando all’interno del locale: qui, una bellissima vetrina di frollatura, con succulenti pezzi tutti da scegliere e gustare, prima fra tutti la scottona garronese veneta, morbidissima.

 
E la pizza qui gioca un campionato a parte


Certo, Tana del Luppolo è sicuramente conosciuta ai più per essere una ottima steak house, eppure qui anche la pizza è una cosa presa seriamente, soprattutto da Vittorio Esposito, il pizzaiolo. La farina qui è macinata a pietra con impasto indiretto, questo per ottenere un risultato molto più digeribile, leggero e croccante. Sono pizze che strizzano l’occhio alla nostra tradizione mediterranea, troviamo infatti gli ingredienti caratteristici della nostra tradizione, ma mescolati in maniera innovativa e personale. Il risultato è una pizza cacio e pepe, con mozzarella fiordilatte, pecorino DOP grattugiato, guanciale e pepe nero mescolato fresco, ma anche la corniciata, con cornicione ripieno di ricotta, pomodoro San Marzano DOP, mozzarella fiordilatte, prosciutto cotto e rucola.

Ma non è finita qui…


Assolutamente no, anzi. Tana del Luppolo nasce per essere un locale poliedrico capace di attrarre clientele differenti, dal pranzo di lavoro (a pranzo c’è il menù fisso a 12 euro) in giacca e cravatta, fino alla cena di famiglia o alla tavolata di giovani amici. Il menù infatti, è proprio il risultato di questo desiderio: soddisfare qualsiasi esigenza. Ecco perché oltre alla carne, al panino e alla pizza, c’è in cucina Chef Giorgio pronto ad assemblare i grandi piatti della nostra cucina veneta come gli immancabili bigoli fatti in casa con ragù di scottona. A completare l’offerta qui, grazie al giusto matrimonio con la cucina tipica di queste zone: alcune scelte di vini dei colli, vini veronesi e le immancabili bolle trentine; ovviamente da tenere in considerazione anche con un bel piatto di battuta di scottona al coltello con senape al miele, verdure croccanti e cialda di cipolla di Tropea.

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