Passione, rispetto della tradizione e quella voglia di guardare avanti che solo se hai trent’anni (o quasi) hai il coraggio di avere. Come in Corte Aurora è questo ma è molto più: è il racconto di una storia familiare che ha scelto di affondare le proprie radici nella terra da molto tempo ed è, soprattutto, l’esperienza di due giovanissimi imprenditori che “figli d’arte” - dei genitori l'agriturismo Corte Aurora, a Cona - hanno voluto seguire le orme, prendendo il meglio da “casa” ma imparando a camminare sulle proprie gambe. 


Il risultato? Un team di under30 che propone in una villa d’epoca - sui Colli Euganei - una cucina fusion tra diverse culture. Francia, Spagna, Italia ma anche i dolci di nonna Libana perché “come li fa lei…”

La cena in Villa, la vista sui Colli Euganei 


Il tragitto sembra impervio arrivando da Padova, perché quando dici “Colli” non sai mai cosa ti aspetta. Come in Corte Aurora però è un posto pratico per tutti, anche per chi delle strade in salita e dei parcheggi complicati proprio non vuole saperne; qui infatti siamo a Teolo, subito dopo qualche leggero tornante e con la possibilità di godersi un parcheggio niente male. 

La villa rilevata dai fratelli Cortellazzo è la storica Villa Lussana, un posto magico e caro a molti padovani perché qui si è sempre raccontato un pezzo della nostra storia. Immersa nel verde poi, con una vista letteralmente impagabile ed una estetica raffinata ed elegante che però mai manca di mettere a proprio agio le persone - qui, il merito va ai ragazzi in sala - è un ristorante da scegliere certamente per la grande occasione ma perché no, anche per una domenica bella dall’inizio alla fine, da regalarsi con gli amici. D’altronde qui la clientela è giustamente eterogenea e, parola di Andrea Cortellazzo: “la volevamo proprio così!”

Una cucina che è unione, di terre, ingredienti, cultura, amore 


Lo hanno fatto da subito - stupire - ma con questo nuovo menù appena arrivato in sala i ragazzi di Come in Corte Aurora, capitanati da Chef Claudio Mandara e Chef Andrea Bettin e saggiamente coordinati dai fratelli Andrea e Paolo Cortellazzo, hanno proprio deciso di fare il botto. Il menù appena presentato infatti, alza l’asticella per un’esperienza, ancor prima di una cena; per un viaggio, ancor prima di una batteria di piatti. Qui, troverai l’incontro con la Roma cara a Claudio e al padre di Andrea e Paolo - al quale si dedica una carbonara con i fiocchi - ma anche l’esperienza stellata di Andrea e la passione per la cucina giapponese, spagnola, francese e ancor più in generale, per un’idea di piatti “da condividere”.


Ma anche - e probabilmente soprattutto, visto che senza la tradizione nulla sarebbe - troverai anche l’amore per la terra, per i prodotti dell’orto e per gli Angus di famiglia e, infine, anche un po’ di sana rivisitazione che non guasta mai. 

Facciamo qualche nome tra novità e (ormai) grandi classici del locale? 


Ma si, facciamocela venire quest’acquolina, se non altro per ripagare lo sforzo degli ultimi due mesi della brigata di Come in Corte Aurora che a questo menù ha partecipato in maniera corale senza distogliere un attimo gli occhi dal risultato finale. Il quadrilatero romano (carbonara, amatriciana, cacio e pepe e gricia) sono ormai dei piatti intoccabili, così come il trittico di crudi per antipasto, la battuta e il filetto di Angus km24 Grass feed, per non parlare poi di costate e fiorentine, quest’ultima rivisitata anche in chiave Tataki. 


E le novità? Moltissime. C’è il millefoglie di zucca e patate, porro laccato, melograno, salsa di foglia di porro, spuma leggera al Parmigiano Reggiano ma anche un tacos vegetariano, una fregola che di sardo ha solo la fregola appunto e un risotto di cui non sveleremo gli ingredienti per lasciarvi il lusso di provare l’effetto “wow”. 

Ma non è finita qui…

Se infatti il menù nuovo è appena stato presentato, ci sarà l’aggiunta di un piatto incredibile che, da solo, ha richiesto una preparazione di mesi. “Ramen…e quaglia” questo il nome di un ramen di tre diversi brodi (maiale, dashi, quaglia) servito con noodle, uovo marinato alla soia, petto di quaglia laccato e alga nori. Una bomba!

Il consiglio!


Qui è sempre lo stesso (oltre al lasciarsi stupire) ed è provare il loro menù degustazione che, con 56€ - un menù da intendersi per tutto il tavolo - ti propone un benvenuto dagli Chef Andrea e Claudio, il “From ponaro”, il gua-bao, il loro risotto, la lingua - altro piatto “novità” e ovviamente il dolce di nonna Libana, con qui è consuetudine finire qualsiasi pasto. 


Possibilità poi di due percorsi di abbinamento: “Colli” a 28€ e “mano libera” a 42. 

Come in Corte Aurora
Via Chiesa, 1 - Teolo (PD) 
Tel. 3331566758

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