Transumando a Bressanvido tra vacche, formaggi e agricoltura

Pubblicato il 26 settembre 2025

Transumando a Bressanvido tra vacche, formaggi e agricoltura

A Bressanvido, nel vicentino, l’autunno inizia con una mandria di seicento capi che scende a valle dopo tre giorni di cammino dalla piana di Marcesina. È la transumanza, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale e fulcro di un rito che qui dura da ventisette anni. L’arrivo degli animali, atteso per il 28 settembre, resta il momento simbolico: vacche in strada che diventano il cuore della festa.

Su questa tradizione si innesta da tempo un contenitore più ampio: Transumando, undici giorni di appuntamenti che dal 26 settembre tengono insieme la festa popolare, il Festival dell’Agricoltura e l’apertura delle Latterie Vicentine. La formula è semplice: storia e tradizione, anche in senso gastronomico. L’edizione 2025 aggiunge “Vivi”, calendario musicale curato dalla Consulta Giovani con serate alla Corte degli Ulivi.

Il Festival dell’Agricoltura si muove su un altro registro. Tema di quest’anno: “Futuro in tavola: che gusto c’è?”. Convegni e workshop affrontano etichette, sostenibilità e nuove pratiche alimentari, mentre le cooking class aprono la teoria al pubblico. 


Se la transumanza porta lo sguardo sulla montagna, Latterie Vicentine in Festa apre invece le porte del più grande polo produttivo di Asiago DOP. Il 5 ottobre il pubblico potrà salire su un trenino per visitare lo stabilimento, assistere a laboratori e spettacoli circensi, e soprattutto assistere al taglio della forma di Asiago più grande d’Italia, oltre mille chili di latte in beneficenza.

Transumando è quindi una somma di sguardi: la memoria collettiva delle mandrie, la dimensione industriale del formaggio, la riflessione sul futuro agricolo e la musica pensata per i più giovani. Un mosaico che continua a richiamare migliaia di persone nel cuore del vicentino.

Per il programma completo, vedi il sito ufficiale

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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