A Confucio si deve una delle massime più vere: "Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita". Anche chi è innamorato del proprio mestiere sente la fatica e ha giornate meno positive di altre, ma gode certamente di una grande fortuna. Quando parla di ciò che riempie le sue giornate di lavoro, a Marika Drusian scintillano gli occhi. Lei è cresciuta tra le vigne e ha seguito le orme di famiglia. Oggi è alla guida di Althea: agriturismo, relais e cantina, una relatà che valorizza e promuove il territorio di cui Marika ci racconta la storia.

Come è nato tutto?

Althea nasce prima di tutto come azienda vitivinicola per esigenze commerciali, ma anche per la gioia e la curiosità di potersi cimentare in qualcosa di nuovo. Io provengo da una famiglia di produttori, sono cresciuta tra le viti e amo il mio mestiere, quindi la prima parte del progetto è stata il recupero delle vigne. Era il 2000 e il lavoro da fare era parecchio. Successivamente abbiamo deciso di ristrutturare anche l’ex casa colonica che si trovava dentro la tenuta e di trasformarla in un Agriturismo. All’epoca questo territorio era molto meno turistico, quindi all’inizio è stata un po’ una sfida, anche perché per noi era un mondo completamente nuovo.

Il casolare era del 1700 e la ristrutturazione è stata laboriosa, quindi abbiamo aperto con calma nel 2006. Per un breve periodo non abbiamo fatto ristorazione, facevamo giusto qualche spuntino, finché ci siamo resi conto che chi soggiornava da noi, spesso avrebbe gradito qualcosa di più sostanzioso ed essendo in una bella zona, ma decentrata, doveva prendere la macchina per raggiungere il primo ristorante. Così ci siamo decisi a strutturarci con la cucina e non solo, perché siamo un Agriturismo, quindi avevamo bisogno di creare un orto e lo spazio per gli animali. Oggi abbiamo manze, polli, faraone e maiali.

A proposito di cucina, qual è la proposta gastronomica?

Tutto quello che non produciamo qui direttamente, arriva da aziende vicine nelle quali riponiamo la più piena fiducia. Il menù cambia una volta al mese, abbiamo due chef giovani e molto competenti che si ispirano alla cucina veneta, ma amano anche sperimentare. Fanno in casa tutte le paste tradizionali e le paste ripiene e sono molto attenti a concentrare il focus del piatto sulla valorizzazione del prodotto.

Le Colline del Prosecco oggi sono una delle mete più ambite. Com'è cambiato il turismo negli ultimi anni?

Dall’estero arrivano in tanti e un po’ da tutte le parti del mondo. Qui nasciamo come coltivatori, l’attenzione è sempre stata focalizzata sul mantenimento del territorio e sulla coltivazione della vite. Poi, abbiamo iniziato a vedere che di qua passava anche qualche turista. All’inizio eravamo più una tappa di passaggio per chi andava al mare d’estate o rientrava dal lago in primavera e autunno, si fermavano in giornata e poi proseguivano, finché si è trovato il sistema di farli restare ben oltre le due notti.

Oggi siamo tutte piccole strutture, la maggior parte attività subordinate a quella principale che è la cantina, quindi mi sento di dire che rispetto alla tradizione vitivinicola quella turistica per noi è a dir poco recente. Siamo “nati ieri” in questo senso, anche se mi ricordo che quando ero piccola i miei nonni, già negli anni ‘60, ospitavano dei veneziani che trascorrevano qui qualche settimana. Certo, era ben altro genere di soggiorno: era un vivere nella famiglia. Il turista oggi richiede molte attenzioni, bisogna conoscere le lingue e curare l’ospitalità nel dettaglio. Se la zona è stata un motore per il turismo, comunque, le realtà locali stanno riuscendo a renderla viva con tante iniziative e c’è molta gente preparata ad accogliere il turista. Ci piacerebbe ricevere più visitatori anche nei mesi invernali, c’è meno confusione e il paesaggio è meraviglioso. Poi non dimentichiamo che qui siamo in un luogo tattico logisticamente: a circa un’ora da Venezia e vicinissimo alle Dolomiti.

Althea è una meta perfetta per chi vuole rilassarsi.

Chi arriva viene certamente per degustare il vino e visitare i tanti borghi delle colline, ma cerca anche una vacanza a contatto con la natura, per questo la struttura ricettiva dev’essere integrata al paesaggio. L'Agriturismo ha cinque camere e l’area ristorante, mentre nel Relais si concentra solo la parte dell’ospitalità. Per la cucina, ci appoggiamo all’Agriturismo, che è a due passi, anche se garantiamo la colazione e qualche piccolo spuntino. Abbiamo aperto il Relais nel 2020, sempre dopo una ristrutturazione. L’aspetto è più moderno se pensiamo all’Agriturismo, ma sempre molto legato ai materiali e ai colori che caratterizzano il territorio. La struttura è dotata di centro benessere con un’area relax con vista mozzafiato, oltre a idromassaggio, sauna, bagno turco e docce emozionali. In più, all’esterno c’è la piscina panoramica che d’estate è molto apprezzata.

E del suo primo amore cosa ci racconta? Come funziona la produzione del vino?

C’è una stretta collaborazione tra Althea e l'Azienda Agricola Drusian Fracesco, l'impresa di famiglia. Per la coltivazione, però, Althea si concentra sui dodici ettari che circondano l’Agriturismo, escluso il Cartizze, mentre Drusian si concentra sul territorio di Valdobbiadene. La vinificazione viene fatta nella cantina che si trova accanto al Relais, mentre per la spumantizzazione ci spostiamo da Drusian. Anche le degustazioni le organizziamo prevalentemente lì, così chi partecipa riesce a vedere il percorso completo dalla vigna, alla cantina, fino all’assaggio. Le zone quindi sono diverse, geograficamente sono un po’ i due estremi del territorio della DOCG di Conegliano e Valdobbiadene.

Lavoro con estrema gioia, fatico a fermarmi perché ciò che faccio mi appassiona e poi è un progetto legato alla mia famiglia, quella d'origine ovviamente, ma anche quella che mi sono creata: lavoro fianco a fianco con mio marito, che si occupa delle vigne e mi supporta anche in tutta la parte dell'ospitalità. Amiamo il nostro territorio, ci sentiamo fortunati ogni giorno a vivere qui e siamo felici di trasmettere questa gioia a chi ci viene a trovare.


Agriturismo Althea
Indirizzo: Via Confin, 57 - Vittorio Veneto (TV)
Telefono: 0438560511

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