3 cicchetterie a Bari per goderti gli shots

Pubblicato il 20 febbraio 2017

3 cicchetterie a Bari per goderti gli shots

Ci sono delle serate un po' più pazze delle altre. Serate che (quasi) inspiegabilmente si lasciano chiamare "brave" pur non facendo nulla di positivo, o almeno non per il nostro fegato. Però sono divertenti e fanno volare le ore con gli amici fino a notte e fino al letto di casa che diventa una barella! In quelle serate (o certe notti) si cerca il Bar Mario o il Roxy Bar, a seconda dei gusti, cioè un posto del cuore dove far girare la testa a suon di rapidi shot.

Nel cuore di Bari Vecchia


La Mojiteria. È il top per quando voglio fare l'Hemingway della situazione e sfoderare frasi tipo: "My mojito in La Bodeguita, my daiquiri in El Floridita". È la casa del mojito, infatti qui lo si fa in mille modi, persino al peperoncino o al cioccolato. Oltre al drink cubano c'è da parlare anche dei suoi chupito: una lista di 100 tipi diversi di piccole invenzioni alcoliche che fanno sorridere già l'occhio e poi il palato.

Ci vediamo alla Gazzetta!


Supero la cortina di ferro della ferrovia che divide la città e sbuco fuori dal murattiano per dirigermi verso la Gazzetta (ovvero gli ormai ex uffici della Gazzetta del Mezzogiorno). In questa zona è tappa fissa il Demetra del mitico Piero, nella sua nuova sede esattamente di fronte la vecchia. Questo locale è meno minuscolo del primo, ma di certo non parliamo di una balera. Nei suoi giorni di exploit qui prendi da bere gomito a gomito con la folla, e questo è il bello, e poi risali la corrente come un salmone per godertela fuori dal locale. Che sia estate o inverno. Cicchetti come se piovesse: l'Incredibile Hulk (che è verde), il Cervelletto (dove il Baileys che galleggia nello sciroppo sembra davvero un cervello), tequila sale e limone e via così.

Meno "chic" e più "cicch"


Ci spostiamo nella zona "in" di Bari: Poggiofranco, ma senza voglia di ristoranti di classe e chichetterie. Vogliamo al massimo una cicchetteria, e la troviamo al Postaccio. Un locale abbastanza grande che ha persino delle comode sedute. Niente a che fare col dispregiativo del suo nome, e soprattutto niente orribili bicchierini di plastica dal contenuto striminzito, ma sacrosanti bicchierini in vetro per buttar giù ben quaranta diversi shot inediti.

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Foto copertina dalla Pagina Facebook de La Mojiteria 
 

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scritto da:

Mirko Galletta

La tastiera del pc per scrivere e quella del pianoforte per suonare, vagonate di documentari sull'arte assieme a libri letti, da leggere o rileggere, lo stereo canta i Doors, e io che stacco per farmi una birra e scoprire il nuovo locale appena aperto.

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