I 4 aperitivi più famosi per Natale 2016 nelle mete chic di montagna

Pubblicato il 5 dicembre 2016

I 4 aperitivi più famosi per Natale 2016 nelle mete chic di montagna

L'8 dicembre inaugura la stagione invernale; le mete top, l'aperitivo delle 18 e l'outfit per non lasciare nulla al caso.

Una combinazione che vince sempre; aperitivo con gli amici o la dolce metà, il locale del momento e l'outfit per non passare inosservato. Se poi la combinazione la trasliamo a Cortina d'Ampezzo, Sankt Moritz, Madonna di Campiglio e Gstaad, beh, diventa magica.

#Cortina d'Ampezzo


Cortina è sempre Cortina, nonostante tutto. Località mitica - quando ci soggiornava la mondanità scintillante dai 50 ai 70, Marta Marzotto, Clara Agnelli e Giovanni Nuvoletti - e mitizzata a partire dai ruggenti anni '80 - Cinepanettoni, yuppies come piovesse e Jerry Calà/Billo che cantava Maracaibo al Vip Club. Vogliamo tutto e di più, e forse il suo segreto sta proprio qui, piace a tutti, aristocratici, radical chic e imprenditori col Cayenne. L'aperitivo nella Perla delle Dolomiti si fa all'LP 26, in Largo Poste, indossando una morbida giacca in montone, ovvio, un doveroso tributo a Vacanze di Natale 83.

# Sankt Moritz


Uno dei miei ricordi più belli legati a Sankt Moritz è una partita di snow polo giocata dal BlackWatch Polo Team; i cavalli correvano su un tappeto di neve, la gente sorseggiava vin brûlé e guardava incantata. Sankt Moritz è proprio bella, non solo mondana, e vanta una natura incontaminata come poche altre mete. Il famoso trenino rosso, la ferrovia alpina che collega Engadina e Valtellina, è stato inserito dall'UNESCO tra i patrimoni dell'Umanità. Per bere qualcosa, o cenare, l'indirizzo giusto è La Baracca, in Via San Gian, munite di piumino dal taglio elegante.

# Madonna di Campiglio


Madonna di Campiglio è, assieme a Cortina, diventata famosa come meta mondana ma si conferma al top anche per gli impianti sciistici. E', in sostanza, la location più ambita per il connubio sport ed "entertainment". Sono anni che il team Ferrari vi trascorre i ritiri, non a caso. Se per le piste il top sono lo Spinale, Grosté e il Pradalago, la mete cool per un Hugo cocktail è il Bar Suisse, l’antica casa di caccia dell’Imperatore Francesco Giuseppe, in piazza Righi. Outfit? Giacca in piuma d'oca rivestita in lana, un classico.

# Gstaad


Meta invernale per eccellenza. Raffinata come poche e in posizione strategica che la fa vivere "all year long". Anche quest'anno ha incantato con "perle" come il rifugio con vista mozzafiato Glacier 3000, progettato dall'architetto Mario Botta. "Da rimanere senza parole", così si riassumono le esperienze in eliski sul ghiacciaio del Wildhorn e il "safary day" in mongolfiera su tutta la vallata. Per riprendervi dalle "fatiche", tutti all'esclusivo Gstaad Palace, in Palacestrasse, perfetto per un apericena con champagne e fondue al tartufo. Va da se che in un posto così sia d'obbligo essere eleganti e coordinati; la pelle nera imbottita cade a pennello.
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