TONI DEL SPIN, LA STORIA DI TREVISO

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Come ben sa ogni veneto che si rispetti, lo "spin" è la lisca del baccalà. Baccalà che, mentre nel resto d’Italia identifica il classico merluzzo conservato sotto sale, qui da noi ne indica invece una varietà ben più rara: lo stoccafisso conservato per essiccazione.
Dal 1880, la Trattoria Toni del Spin rappresenta il punto di riferimento trevigiano per chiunque voglia gustare il miglior baccalà, insieme a tante altre pregiate specialità della gastronomia veneta: risotti, delizie stagionali, ricchi antipasti “a chilometri zero”. Tra i pochi ristoranti di gran pregio che ancora ospita il centro storico, Toni del Spin è un locale unico, denso d’atmosfera e di amore pulsante per la cucina nostrana.
 
TERRITORIO, TRADIZIONE, TIPICITA’...
Se vi aspettate di sfogliare pigramente un pesante listino rilegato in cuoio, preparatevi alla prima sorpresa: infatti, per conoscere le proposte di casa, dovrete alzare lo sguardo, passando in rassegna le lavagne a tema che fanno capolino dalle rustiche travi in legno.
Questi menù “gessati”, riscritti ogni giorno a mano, esplorano generosamente le rigogliose tradizioni del territorio veneto. Tanti pregiati ingredienti DOP: soppressa e casatella trevigiane per golosi antipasti, lo svariato pollame per pietanze quali l’oca arrosto, le tagliatelle al sugo d’anitra, la faraona in salsa peverada. Viene proposto pesce sempre fresco, con cui sono preparate le sarde in saor, i bigoli in salsa d’acciughe, e soprattutto il baccalà: vuoi in umido, vuoi alla vicentina con polenta, resta senz'altro la proposta regina. Non mancano grandi classici come la pasta e fagioli, il fegato alla veneziana, il coniglio alle olive, la sopa coada rigorosamente fatta con sola carne di piccione novello. Menzione d'onore per le proposte stagionali, di cui lo chef fa ampio uso specie per zuppe e risotti: radicchio in inverno, asparagi d’estate, funghi al cader delle foglie, e poi carciofi, orzo, fagioli.
 
PER TUTTI I PALATI, PER TUTTE LE TASCHE...
…E non si fa tanto per dire. L’assortimento dei vini, qui, inizia con una bottiglia da 18 euro e termina con una da 3.500. Una carta impressionante, che certifica il calibro di questo locale.
Ma non temete, perché il sommelier del Toni del Spin è sempre pronto a venire in vostro soccorso, guidandovi tra le oltre 400 etichette come Sassicaia, Petrus, Barbareschi, l’immancabile Valpolicella. Svariati anche gli champagne, fra cui naturalmente Krug e Dom Perignon. Innumerevoli i passiti: da un Recioto della Valpolicella al Barolo Chinato, da un Raboso Toni Bonotto al Clematis Zaccagnini. Sono infine una cinquantina le grappe ivi presenti, come si conviene ad ogni ristorante veneto doc: su tutte una Bottega Riserva Privata Barricata 10 anni. Un bijoux solo per intenditori, quelli che potranno presto degustare al calice molti vini importanti nell’enoteca della Trattoria, di prossima inaugurazione.
 
UN POSTO DOVE I SAPORI TRASUDANO DALLE PARETI...
Al Toni del Spin s’incontrano spesso attori, calciatori, imprenditori famosi, personaggi di spicco: persino Yoko Ono è giunta qui, per assaporarne non soltanto la sapiente cucina, ma anche quest’atmosfera sospesa nel tempo, classica quanto ricercata.
L’architettura d’antan, in cui abbondano travi ed elementi in legno, trova un incantevole sfogo ornamentale nei piatti dipinti, negli eleganti coperti, nelle fotografie d’altri tempi che ritraggono gli ospiti più celebri, nelle lussuose bottiglie facenti mostra di sé dal rustico mobilio. Un capolavoro dell’arredamento, stratificato nei decenni e nei secoli, che incornicia con degno calore la maestria e la signorilità del personale di servizio: professionisti esemplari, entrati perfino nel Guinness dei Primati per aver realizzato, assieme ad alcuni colleghi, sia una tavolata da 6.000 persone lungo le vie di Treviso, sia la bottiglia di grappa più grande al mondo.
Trasversale allo scorrere delle epoche, Toni del Spin sarà sempre qui, per accontentare gli amanti dei sapori veneti più antichi e genuini. E quando, un domani, i vostri nipoti vi domanderanno “Nonno, nonna, cosa vuol dire ‘cucina tipica’ ?”, sarà nella Trattoria storica di Treviso che li porterete.

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