Affumicature, farine artigianali, prodotti bio. Piatti della tradizione, ma anche innovativi e originali. La Trattoria San Giuseppe tra i vicoli del centro storico di Nardò è un posto da non perdere

C’è una storia in ogni angolo del mondo. Ci sono sogni che diventano realtà e vite che cambiano per sempre. C’è sempre un altro futuro per chi ha vivo dentro di sé il fuoco delle sue passioni e si mette in gioco a qualsiasi età. Nel cuore del meraviglioso centro storico di Nardò, un luogo che è ormai diventato un’esplosione di opportunità tra palazzi storici ristrutturati, le chiese e i vicoli, la Trattoria San Giuseppe Cenobio racconta una storia di trasformazione, radicata nella passione per il cibo sano e autentico. Quella di Marco Schirinzi, un tempo dottore commercialista e imprenditore nei lavori pubblici, ha deciso di cambiare radicalmente vita al compimento dei suoi cinquant’anni. 


Marco e sua moglie acquistano una vecchia falegnameria «coperta da strati di calce e interventi mal fatti» che dopo poco tempo si rivela perfetto per la nascita di una trattoria. Inizia la ristrutturazione con una cura maniacale, giorno dopo giorno si fa strada la costruzione di un sogno che passa per la realizzazione di un luogo unico. Perfettamente in sintonia con la storia che si respira in tutto il centro storico di Nardò. Una sintonia che si espande fino alla qualità del cibo che Marco sceglie di proporre ai suoi clienti, un ritorno ai sapori di un tempo, quelli autentici e sani. Ed ecco che il “cenobio” che originariamente era un monastero o un convento dove più monaci vivevano in comune, in un rapido gioco di parole diventa “ceno bio”, evocando non solo l’idea di comunità ma soprattutto di vita semplice e autentica e (la più importante) di connessione con la terra e la produzione di alimenti biologici.


La trattoria dispone di 80 coperti, una terrazza ed un suggestivo spazio esterno proprio ai piedi della meravigliosa chiesa di San Giuseppe, gioiello dell'artchitettura barocca. Nasce con un’idea chiara e precisa dettata dall’amore per il cibo sano e di qualità, un valore che Marco ha ereditato dalla sua famiglia per metà napoletana. «Sono molto esigente sul cibo, ogni ingrediente deve essere scelto con cura – mi racconta - Ho persino iniziato a coltivare un grano antico, la Tumminia, un'antica varietà di grano duro siciliano, per produrre farine a basso contenuto di glutine».


Fiore all’occhiello della trattoria è il forno a legna in terracotta, unico nel suo genere, che permette cotture lente e affumicature naturali. La passione per la cucina lo ha portato a diventare lo chef principale del ristorante, supportato da un team ristretto ma efficiente. Pane, pasta e pizze sono preparati con farine artigianali, mentre i piatti variano con le stagioni, privilegiando prodotti locali e di alta qualità. E qui arriva il bello, per voi che amate il cibo buono e i posti accoglienti. 


Marco in cucina si muove agilmente e con buongusto, nel suo personale menu tra gli antipasti spicca il pasticciotto salato: un’interpretazione originale del classico dolce salentino, qui riempito con cipolle, pomodorini e prugne secche, per un mix sorprendente di dolce e salato; impossibile non provare anche le polpette e le crocchette, preparate fresche quotidianamente che rappresentano un omaggio alla cucina casalinga. Tra i primi piatti da provare assolutamente ci sono i troccoli freschi con burro affumicato e colatura di alici: una pasta fatta in casa con un burro dal sapore unico, grazie alla tecnica di affumicatura, e un tocco di limone per bilanciare. Le "laiane" nere con crema di caciocavallo podolico e pesto di rucola: un piatto che celebra i sapori intensi e raffinati della tradizione, utilizzando prodotti del presidio Slow Food e ancora gli gnocchi di patate con pesto di pistacchio e mousse di mortadella: un piatto che unisce la morbidezza degli gnocchi al sapore deciso della mortadella e la dolcezza del pistacchio. E se avete voglie di una pasta al sugo semplice sappiate che alla Trattoria San Giuseppe avrete un sughetto affumicato, ossia una crema di pomodori che attraversa una tripla lavorazione (affumicatura, cottura e mantecatura) per un gusto avvolgente e unico.



Tra i secondi non perdete il cuore di baccalà, il tipico “mboto” neretino ossia l’involtino di agnello tipico di Nardò, arricchito con spezie locali e la spalla di maiale affumicata preparata nel forno a legna con una cottura lenta di due giorni. La carne, dopo la sigillatura e l’affumicatura, diventa così tenera da sciogliersi in bocca, perfetta anche per farcire i panini. Una novità che ha conquistato i più giovani. Così come le pizze cotte nel forno a legna, e preparate per i clienti una volta a settimana, con particolare attenzione alla qualità della farina e degli ingredienti. Per gli amanti dei dessert da provare le ottime crostate artigianali: fatte con marmellate di fichi, pere cotogne o arance e cioccolato fondente, e i gelati artigianali: preparati con vaniglia del Madagascar o un dolce moscatello, i gelati di Marco offrono un’alternativa fresca e raffinata, senza zuccheri eccessivi o aromi artificiali.


«Amiamo coccolare i nostri clienti, accoglierli e farli sentire come a casa, grazie alla scelta dei prodotti migliori in circolazione» conclude Marco. Poche semplici parole per capire che la Trattoria San Giuseppe Cenobio è molto più di un ristorante: è un progetto di vita, un luogo dove il cibo racconta una storia di amore e dedizione. Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica nel cuore di un Salento nascosto e meraviglioso, questo è il posto giusto per voi. 

Trattoria San Giuseppe - Piazza S. Giuseppe, 3 - Nardò (LE). T: 0833218704

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