Tre soci accomunati dalla passione per la birra e un grande progetto, quello di costruire un luogo da chiamare casa, la “casa dei pompieri”. Enrico Bellio, commerciale che oggi veste anche i panni di responsabile di sala, insieme a Simone Mattarucco, pompiere, e Gianfranco Andreol, proveniente dal mondo della grande distribuzione, entrambi birrai casalinghi, raccontano la nuova tap room ispirata al mondo dei vigili del fuoco, aperta a Gardigiano a novembre 2023 e già un grande successo, Birrificio del pompiere.

Com’è nata l’idea di aprire un locale con queste caratteristiche?

E: Io, Simone e Gianfranco ci conosciamo ormai da anni. Facciamo parte dell’associazione La Brasseria Veneta, che coinvolge tutti gli appassionati della birra fatta in casa e si propone di promuovere la cultura e la conoscenza della birra artigianale. Mentre io ci sono dentro per amore - mio suocero è il presidente -, loro, invece, sono birrai casalinghi da oltre dieci anni.


S: Oltre a fare la birra, io sono anche un pompiere e mi sono sempre divertito a condividere le mie ricette in un sito mio che mette insieme le mie due passioni, si chiama Fire Hops. È stato Enrico, che opera da sempre nel settore agroalimentare in qualità di consulente per nuove attività, a vedere il potenziale di questo progetto… Quando abbiamo visto per la prima volta il locale pieno, ci siamo guardati e ci siamo detti: “Ma che cosa abbiamo combinato?”. Non ti so spiegare la soddisfazione che abbiamo provato!


E: Già, l’idea iniziale era di realizzare il birrificio in una zona industriale. Poi, però, abbiamo trovato altri soci, Paolo e Carla Zaia e Riccardo Perazza, e, grazie all’ampliamento della società, abbiamo cominciato a pensare di creare in un’unica location il birrificio e anche una tap room dove degustare le birre auto-prodotte… Molto più che a km0, birrificio e pub sono l’uno accanto all’altro! È una realtà unica nel suo genere, un posto che difficilmente ti dimentichi…

Parlando di birre, quindi, qual è e com’è la proposta del locale?

S: Qui al pub puoi assaggiare birre che difficilmente bevi altrove. Attualmente ne abbiamo 8 alla spina, che vendiamo anche in bottiglia nel nostro e-commerce e in piccole botteghe di nicchia. I loro nomi sono ispirati all’elemento del fuoco.


G: Sai, la birra è una questione soggettiva. Un birraio ti dirà sempre che la sua birra non è buona, così da alzare l’asticella e perfezionarsi attraverso la sperimentazione costante. Ci piace spaziare tra i diversi stili e sperimentare ricette sempre nuove, anche per occasioni speciali, come la Märzen, la classica birra da Oktoberfest. Però nasciamo con un’impronta belga e inglese.

Si sente tanto parlare di food pairing associato al vino e ai cocktail. Che cosa ci dite della birra?

S: Come per il vino, birre diverse prediligono abbinamenti diversi. Quelle amare e acide, ad esempio, sono più adatte ad accompagnare pietanze grasse, come la carne di maiale. Le Blanche, invece, si apprezzano di più con frutti di mare o con il bollito di pesce… Per questo nel nostro menu ogni proposta è seguita da un abbinamento consigliato.

A proposto di menu, non mi sembra di vedere i soliti panini…

E: No, infatti. I nostri panini sono gourmet. Il pane viene sfornato quotidianamente da uno dei migliori panifici di Scorzè, gli affettati arrivano direttamente da un’azienda agricola di Marcon e i formaggi da realtà locali come Moro Formaggi di Oderzo, famoso per il suo Tatì, l’erborinato affinato con il mascarpone e il Vermouth Gran Riserva. Poi ci sono i panini speciali, ovvero tutti quelli che non hanno l’affettato, ma hamburger, pastin o pulled pork, ideati per occasioni particolari, tanto apprezzati da essere introdotti a menu. I panini hanno i nomi delle regioanalità dove operano i pompieri, in continuità con le birre.

Veniamo alla location. Tutto è giocato sui toni del rosso e anche nelle pareti è chiaro l’omaggio ai vigili del fuoco…

E: Esatto! Sui muri abbiamo riportato a caratteri cubitali il titolo dell’inno del corpo nazionale dei vigili del fuoco, mentre gli arredi sono oggetti in disuso o donati provenienti dalle caserme dei pompieri. Basti vedere la spina della birra, ricavata da una pompa dell’acqua, un capolavoro di Simone.

Che cos’è oggi e che cosa vorrebbe diventare il neonato Birrificio del pompiere?

E: Il nostro obiettivo è che il locale diventi un punto di aggregazione, quel posto tranquillo dove ritrovarsi dopo lo sport per una birra tra amici, ma anche per famiglie. Abbiamo un ampio giardino dove i bambini possono giocare in sicurezza. Ma il nostro più grande desiderio sarebbe quello di ospitare il primo raduno italiano dei pompieri, per diventare a tutti gli effetti la “casa dei pompieri”. Vedremo!


G: Però non ci accontentiamo di essere “solo” una tap room con annessa produzione, no davvero. Vogliamo creare una cultura intorno alla birra, raccontare ai nostri ospiti il prodotto che bevono e come andrebbe bevuto. Lo sai, ad esempio, che la birra artigianale, a differenza di quella industriale, è un prodotto vivo? Una volta al mese organizziamo degustazioni che mettono in risalto abbinamenti particolari, come il baccalà o il formaggio con la birra, ma anche corsi di formazione in collaborazione con La Brasseria Veneta, il prossimo in programma a luglio, in cui racconteremo, in quattro incontri, le quattro fasi fondamentali per fare la birra in casa.

Ci sono altri progetti per il futuro?

E: Intanto lasciamo passare l’estate, ma stiamo già vagliando, da settembre, la possibilità di aprire anche per la pausa a pranzo, con un menu ad hoc, diverso da quello serale, pensato per i lavoratori della zona. Inoltre stiamo lavorando al merchandising. Abbiamo già le magliette, le felpe e i portachiavi, ma ci piacerebbe ampliarlo con l’aggiunta di prodotti speciali come le cipolline in aceto con luppolo, le zucchine al mojito, il gel alla birra.

Birrificio del pompiere
Via Moglianese 152D - Gardigiano di Scorzè (VE)
Tel: 3884394735

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