Francesco Petruzzelli e Loretta Di Giovanni guidano le scelte musicali ed enogastronomiche del nuovo punto di ritrovo per gli amanti del jazz, buon cibo e grandi etichette a Barletta

A suon di Vino è un’idea nata tra i banchi di scuola del corso da sommelier che Francesco Petruzzelli e Loretta Di Giovanni hanno frequentato nella natìa Barletta. Lui è uno dei più famosi imprenditori della città. Lei ha fatto della passione per il vino il suo lavoro sin da quando si spostava tra l’Italia e il Brasile. Il Covid, con tutte le sue limitazioni, ha fatto fiorire tra i due un’amicizia fortissima, che li ha portati insieme in questa avventura in cui buon cibo, grandi vini e bellissima musica jazz si fondono in un locale perfetto per ritrovare il piacere di fermarsi e godersela un po’. Ecco come nasce A suon di Vino.

Francesco, come nasce A suon di Vino?

Volevo costruire un posto slow, accogliente, in cui andare oltre l’aperitivo domenicale accompagnato da live music, da sempre la mia passione, e ritrovare il piacere delle jazz band anche durante la settimana. Il tutto accompagnato da uno di quei calici che ti fanno sognare ad occhi aperti. Così, sfruttando i locali del Friederich II, con Loretta abbiamo realizzato il nostro sogno: creare un vero wine bar con cucina e musica di Barletta.

Una delle due anime di A suon di Vino è il jazz. Francesco, da dove viene questo desiderio di rimettere al centro della programmazione di un tuo locale un genere distante dalla scena contemporanea musicale?

Sul territorio mancava un’insegna dedicata al jazz. Si trattava di un’osservazione che avevo fatto già prima della pandemia. A questo si aggiungeva il fatto che, dopo aver creato il Saint Patrick Irish Pub, poi il Saint Patrick Beer Shop e aver esplorato tutto ciò che il mondo della birra poteva darmi, ho deciso che era venuto finalmente il momento di allargare la visuale sui vini nazionali e internazionali. La musica era la giusta cornice per creare un ambiente che non avesse la frenesia del pub e accogliesse chi ha voglia di esplorare il mondo del vino accompagnati da professionisti e appassionati della materia.

E qui entra in gioco Loretta: come hai costruito la carta vini di A suon di Vino?

La mia idea è costruire dei viaggi attorno al calice. Partiamo dalla Puglia per poi volare verso la Borgogna con i grandi rossi della zona, l’Austria e la Germania con i Riesling. Abbiamo voluto puntare sui Piwi, vitigno in forte ascesa tra gli appassionati del mondo del vino. Non mancano le etichette naturali, tra cui un Lambrusco da provare.

Difficile orientarsi con una carta così ampia. Loretta, come fa un semplice avventore a scegliere il vino giusto per la sua serata?

La professionalità dello staff è al centro del locale. Abbiamo creato una zona dinamica all’ingresso dove poter degustare grandi calici anche grazie all’azotatrice, che ci permette di servire al bicchiere anche rossi importanti ed etichette internazionali di grande pregio. Mentre nel dehors lasciamo spazio alle band e alla loro musica (che si può ascoltare anche in tutto il resto del locale), la saletta interna è dedicata a chi vuole cenare senza dover per forza scegliere tra antipasti primi e secondi. Il menu e agile e si abbina bene a degustazioni anche complesse. L’obiettivo è creare un’armonia in cui il cliente possa uscire soddisfatto dall’intera esperienza. Affidarsi è la chiave.

Pairing: Loretta, qual è il tuo impegno nell'abbinare i giusti vini al cibo?

Se sul palco l’improvvisazione regna sovrana, come impone il jazz, tra cucina e cantina si studia sodo. Se non c’è una preferenza su un vino, cantina o territorio precisi, intervengo. Cerco di tenere in considerazione tutte le richieste del cliente, budget compreso. Dopo le prime settimane di lancio del nuovo format, iniziamo a notare con soddisfazione che in molti scelgono l’opzione per noi più premiante, dicendomi “Loretta, fai tu!”.

A Suon Di Vino - Piazza Della Sfida 10, Barletta. T: 0883348197
 

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