Una storia che ha radici lontane. Una storia fatta di resistenza e voglia di mettersi in gioco ma anche una storia fatta di recupero di un territorio, di una tradizione culinaria (che mai smette per questo di essere al passo con i nostri giorni. Insomma: la storia di chi ha scelto di non mollare mai, anzi, sulle “radici” ci ha scommesso tutto. 

Siamo andati a conoscere Valentina Ongaro e il marito Giovanni Spigolon che assieme gestiscono l’Agriturismo e Cantina Al Peraretto, nella frazione di Faedo, a Cinto Euganeo.

Ai piedi di un colle, in una delle “frasche” più antiche del Paese e nel bel mezzo dei Colli Euganei: come siete arrivati qui? 


Valentina:
Beh diciamo che bisogna iniziare forse con il chiedersi come qui ci è arrivata la mia famiglia, perchè se no il rischio è quello di perdere un pezzo. La prima fu nonna è lei la “pioniera” dell’azienda che poi, definirla azienda all’epoca forse è improprio. Sono gli anni 50 e mia nonna convintissima - leggenda narra - un giorno guarda mio nonno e gli dice: “beh, io vado e apro una frasca, tu fai quello che vuoi”. E così ha fatto. Compito di mio padre poi quello di “sistemare” il tutto, in particolare i circa 8 ettari di terreno che abbiamo a disposizione, di cui due adibiti a vigneto e di aggiustare la struttura che oggi ci ospita e la casa affianco. 

E’ una storia familiare la nostra, quello sicuramente, che con il nostro arrivo però assume caratteristiche completamente differenti perchè da “frasca” diventa un vero e proprio agriturismo a tutti gli effetti. 

Okay, abbiamo allora capito chi è stata la “pioniera” di Al Peraretto, ma voi, cosa ci fate qui? 


Valentina: 
Bella domanda, questa è proprio una bella domanda. Io arrivo comunque dal mondo alberghiero, sia come studi che come esperienza professionale ho sempre circumnavigato attorno a queste realtà ed ero già stata anche in diverse cucine, seppur in altre forme e mai in “solitaria” o con ruoli decisionali. Quando si è presentata l’occasione di prendere questo posto ci siamo guardati io e Giovanni e ci siamo detti qualcosa che ora potrebbe dirsi con un “ma sai che c’è, perchè no?” E qui siamo rimasti.


Giovanni:
Sì Valentina arrivava molto più da “questo mondo” di me, io sono Geometra quindi potrai ben immaginare che della ristorazione sapessi veramente molto poco e soprattutto sai, sono anche una persona molto timida e molto riservata mentre questo ho scoperto essere un lavoro dove un po’ del tuo ce lo devi mettere sempre. I primi anni per forza di cose abbiamo mantenuto i nostri lavori e abbiamo seguito l’Agriturismo come secondo lavoro, quando la cosa ha richiesto una scelta beh ci è sembrato come se non vi fossero altre cose da fare ed eccoci qui. 

Una coppia nella vita ma anche nel lavoro che però si divide tra sala e cucina. Corretto?


Valentina:
 Esatto, io sono in cucina mentre Giovanni è in sala. Questa è stata la naturale divisione dei compiti. Il papà invece c’è ancora a darci una mano soprattutto in vigna, anche perchè i vini che proponiamo qui Al Peraretto sono tutti vini di nostra produzione. Abbiamo a disposizione anche un orto dal quale recuperiamo la stra grande maggioranza degli ortaggi utilizzati e poi abbiamo anche un piccolo allevamento di animali di bassa corte. Insomma, qui di cose da fare ne abbiamo!

Ci racconti però la tua idea di cucina? 


Valentina:
Certo, anche perchè è forse la cosa alla quale io e Giovanni teniamo di più, perchè è anche quella su cui abbiamo investito più energie da quando abbiamo rilevato questo posto. E’ una cucina che sicuramente poggia le sue basi sulle nostre radici, sulle tradizioni di questo luogo e della nostra famiglia. Ci piace usare ingredienti del territorio, sempre stagionali e quanto più possibile “nostrani” però vogliamo anche poterci prendere il lusso (e il piacere) di giocare con le tecniche, con le consistenze e con gli abbinamenti perchè sì, siamo un Agriturismo sui Colli Euganei ma non per questo dobbiamo sempre e solo fermarci al bigolo all’anatra. 

Scegli un piatto che ti rappresenta? 

Valentina: Allora diciamo che in questa stagione una cosa che amo fare sono i fiori di zucca ripieni di ricotta vaccina con un battuto di basilico, il tutto avvolto da capelli d’angelo e un pesto di zucchine. Un piatto semplice, fresco, genuino ma che non ti dimentichi. Se poi me ne concedi un secondo ti dico il “cremoso al mascarpone” che è la nostra versione del tiramisù. 

Al Peraretto
Via del Molino, 26b - Cinto Euganeo (PD) 
Tel. 0429634071

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