Una “frasca”, tre diverse generazioni che hanno scelto di prendersene cura e la voglia di non mollare mai le radici, che poi non significa rimanere sempre fermi bensì ricordarsi da dove si è partiti. Questa è la storia dell’Agriturismo e Cantina Al Peraretto di Faedo, frazione di Cinto Euganeo, ma questa è solo l’inizio della cucina che hanno scelto di proporre i due giovani titolari  (anche marito e moglie) Valentina Ongaro e Giovanni Spigolon. 

Se solo le “frasche” fossero diventate tutte così…


Negli anni 50 qui arrivò la nonna di Valentina, fermamente decisa a ristrutturare il fabbricato e aprire una “fraschetta”. Detto e chiaramente fatto e così poi è anche rimasto. Un posto semplice certamente, accerchiato dal verde e nel bel mezzo del Parco Regionale dei Colli Euganei. Lei fu una delle prime, vendeva vino e qualche salume e la cosa andò avanti finchè fu possibile. Il figlio poi scelse di prendersi cura del posto e soprattutto dei suoi otto ettari di terreno, di cui votati alla produzione vinicola, ma non continuò con la parte di “ristorazione”.

Questo infatti scelse di farlo Valentina, nipote della pioniera “nonna” che forse - anzi sicuramente - oggi sarebbe molto fiera di vedere come la famiglia, alle volte, riesce a portare avanti idee iniziate molti anni prima. Con Valentina anche Giovanni Spigolon, marito ma anche collega con cui si divide il lavoro: lei in cucina, lui in sala, e il padre ancora in vigna perchè pare che come la tratti lui pochi altri…

Agriturismo, cantina e molto verde 


Sono principalmente boschivi gli otto ettari di proprietà dell’azienda, ma i due votati alla produzione vinicola bastano e avanzano per raccontare un territorio che ha fatto di alcuni nomi il proprio marchio di fabbrica. Qui infatti torverai Merlot, Cabernet, Roboso rosato, Serprino (anche in versione frizzante) e molti altri grandi classici. Otto tipologie di vino che possono essere acquistate o bevute in loco, in bottiglia o alla mescita. Meglio di così? Meglio di così ci sono delle etichette splendide: ciascuna bottiglia porta il disegno di uno degli uccelli tipici della zona, un regalo alla terra, un regalo all’arte. 


Il locale è poi molto bello, rustico e dotato di una unica sala interna. Il posto non è enorme (25/30 i posti interni e altrettanti quelli esterni) per un agriturismo sicuramente molto intimo, informale ma sempre romantico. Mattoni a vista, tovaglie candide ben stirate, arredi d’epoca ma perfettamente mantenuti ed un giardinetto che, su di una piccola collina, regala pace ancora prima di sedersi. 

Insomma: il posto perfetto per una cena a due, un piccolo ritrovo familiare o un momento conviviale con le amiche, purchè si rispetti la riservatezza del luogo. 

Cucina della tradizione, ma mai tradizionale 


Valentina ama sperimentare e ama soprattutto giocare con gli ingredienti che sono poi quelli che lei stessa, assieme alla sua famiglia, produce nel proprio terreno. Non solo vino infatti ma anche ortaggi provenienti dall’orto e animali di bassa corte contribuiscono a creare un menù sempre nuovo - viene modificato circa ogni 20 giorni/un mese. 


La sua è una cucina che mostra le radici, questo è indubbio, ma le tecniche di cottura e gli abbinamenti sono creativi e capaci sempre di stupire e perchè no, anche di strappare un bel “wow”. 


Fiori di zucca ripieni di ricotta vaccina con un battuto di basilico, il tutto avvolto da capelli d’angelo e un pesto di zucchine, ma anche il loro bigolo “Al Peraretto” o il dolce per antonomasia del locale: sua maestà il cremoso al mascarpone che altro non è se non la “loro” versione del noto tiramisù. 

Che altro dire se non “che fame”? 


Al Peraretto
Via del Molino, 26b - Cinto Euganeo (PD) 
Tel. 0429634071

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