Hai mai sentito parlare della leggenda di Re Laurino e delle sue rose? E del Gigante del Monte Baranci a San Candido? C’è una zona d’Italia che, ancora oggi, tramanda storie, miti e leggende millenari grazie ai quali si narra l’origine dei luoghi affascinanti che la caratterizzano: il Südtirol con le sue alte montagne rocciose, le vallate di un verde acceso, i fiumiciattoli ed i laghetti limpidissimi di montagna su cui sorgono malghe e rifugi dove gustare la cucina di un tempo. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove tutto passa più lentamente e le stagioni scandiscono ancora il ritmo dell’uomo. A due passi da C.so Buenos Aires, in viale Tunisia, uno dei centri della movida e dello shopping milanese, fra i tanti ristoranti della zona se ne distingue uno: Delicatessen. Non puoi confonderlo: quale ristorante a Milano presenta all’ingresso una statua di un cervo?

Fin da subito ti accorgi della particolarità. Vocato alla cultura e alla tradizione tirolese, Delicatessen è uno specchio di un mondo che noi milanesi abbiamo scoperto da tempo e che amiamo alla follia, tanto da volerlo assaporare anche qui, nelle trafficate vie della città. Una volta solcata la soglia Milano diventa un vago ricordo…

L’Alto Adige a Milano 

A due passi dalle vie dello shopping Delicatessen (che deriva da “delikatess”, specialità, prelibatezze) offre un ambiente accogliente e ovattato nel quale “perdersi” rilassandosi dopo una giornata caotica e frenetica o per un pranzo rigenerante. Con le sue due vetrine da fuori non sembra grande ma basta solcare la soglia per accorgersi della sua profondità e ampiezza.

Si distribuisce su cinque sale differenti, disposte una dietro l’altra, tutte con soffitti molto alti, tipici della Milano di un tempo. Il suo design richiama le ambientazioni dell’Alto Adige ma, allo stesso tempo, il tutto viene adattato al gusto milanese. Si ottiene, così, un ambiente tipico ed easy chic. A caratterizzarlo sono le candele, le corna di cervo, il legno della sala che ricorda la stube tirolese stilizzata e i tavoli rotondi della Sala Centrale (con i soffitti ancora più alti), oltre alle spighe sul soffitto della Sala delle Spighe da cui prende il nome. 

La sera le luci si fanno più soffuse e il tutto sembra accogliere in un abbraccio caldo, tipico dei rifugi di montagna. Grazie ai suoi ampi spazi, si può godere, in ogni sala, della giusta privacy e del giusto raccoglimento grazie ai tavoli ben distanziati. Per questo è uno dei locali preferiti delle coppie per le cenette romantiche o anche di personaggi famosi che desiderano un po’ di tranquillità fuori dai riflettori. Per chi desidera ancora maggiore privacy, poi, c’è la Cantina Vini, un po’ più rustica e raccolta, che ospita fino a 20 coperti, isolata dal resto del locale, perfetta anche per feste private e per business meeting grazie alla presenza di un proiettore. 

Ben servito dai mezzi pubblici come tram, autobus e metropolitane, si serve anche di un parcheggio convenzionato nella vicina via Manuzio, 10. 

Una veranda ottocentesca in un cortile tipico milanese 

Una nota d’onore va al dehors, vero fiore all’occhiello del locale. Una veranda curata, luminosa in stile ottocentesco caratterizzata dal ferro e dalle ampie vetrate. Riscaldata con riscaldamento a pavimento l’inverno e rinfrescata con aria condizionata l’estate, è attiva tutto l’anno.

Ciò che colpisce di più di questo luogo, quasi incantato, è il contrasto forte con lo sfondo che appena si intravede fra le piante, come se fosse un quadro: un cortile tipico milanese fermo lì quasi a volerti ricordare che in realtà sei ancora a Milano. 

Il gusto puro dell’Alto Adige 

Nato dall’intuizione di un tirolese doc il marchio Delicatessen, nato a Bressanone con una pasticceria ed un panificio, sbarca a Milano nel 2000 con un negozio in via Torino. Da lì l’ascesa è repentina: al negozio si susseguono un secondo punto vendita in C.so San Gottardo, un altro in Buenos Aires e, un ultimo locale, che ricrea perfettamente le ambientazioni della stube tirolese, in zona China Town, in via Lomazzo. Quello in v.le Tunisia è, ad oggi, il più ampio ed il più noto in città. Punto di riferimento per tutti gli appassionati di cucina ma anche di cultura tirolese a Milano, il locale propone oggi una cucina tipica che, però, si adatta al passare delle stagioni.

Tutti i prodotti sono rigorosamente dell'Alto Adige provenienti settimanalmente da piccoli e medi produttori tirolesi. Il pane è tipico ed è proposto in cinque formati (integrale, con pere e nocciole, il classico laugen con l'impasto dei bretzel e il multicereali) ed è realizzato direttamente dal panificio del gruppo a Bressanone così come i dolci (come lo strudel proposto in quattro varianti) della pasticceria Delicatessen. La cucina di Delicatessen è un trionfo delle materie prime altoatesine che vengono qui esaltate dalle mani sapienti dello chef: dallo Speck al latte al fieno, allo yogurt alla trota freschissima fino alle carni di selvaggina che caratterizzano quei territori come il capriolo ed il cervo.  

ll menu tipico, con un tocco di originalità in più 

La cucina, principalmente vegetariana e di carne, è quella “di casa” insegnata dalle mamme tirolesi e tramandate per generazioni e presenta i tratti tipici della cucine popolari di un tempo: esalta  al massimo gli ingredienti di per sé “poveri” o di recupero senza alcuno spreco. Il pane utilizzato per la realizzazione dei famosi Canederli, è lo stesso che viene servito al tavolo, proveniente dal panificio a Bressanone.

Realizzati a mano quotidianamente rappresentano l’unione armoniosa fra pane raffermo mescolato e rigenerato con erba cipollina, uova latte sale e pepe uniti poi a speck o spinaci o formaggio. Poi bolliti nell'acqua o nel brodo oppure con burro fuso servito su un letto di grana o di cavolo cappuccio o grana o su insalata di cavolo cappuccio. Uno dei piatti di Canederli più amati è quello dei Canederli allo speck in salsa ai finferli. 

Il menu, che cambia tre o quattro volte all’anno per rispettare la stagionalità, presenta fra i suoi must, oltre ai Canederli, gli Spatzle (gnocchetti) agli spinaci con prosciutto e panna;  i Ravioli pusteresi di segale ripieni di spinaci e ricotta con burro dorato e Trentin grana. Come secondi lo Stinco di maiale affumicato servito con patate tirolesi e crauti, cotto per tre ore al vapore dopo una lunga salamoia o le Costolette di agnello della Val di Funes con pomodorini flambati, purè di patate e finferli. 

Il Filetto di vitello in crosta con finferli e purè di patate, la Tagliata di cervo con finferli trifolati, purè di patate e marmellata ai mirtilli rossi.
In versione più estiva si possono assaggiare la Tartara di manzo (200 gr), con pane di farro tostato e burro, le Insalate di finferli ma anche le  cruditè come quella di trota salmonata con insalata di zenzero e rapa tedesca al limone dolce e uova di salmerino di trota salmonata, i Carpacci (come quello di Carpaccio di carne salada di manzo con finferli trifolati e scaglie di Trentin grana),  gli Affettati tipici del Sudtirolo con speck, salumi, formaggi, cetrioli e kren; i Formaggi affinati del Sudtirolo con mostarda e albicocche o la Crema alle erbe servita con crostini a parte. 

Per dolce si può assaggiare lo Strudel tipico di mele in pasta frolla con gelato al grano saraceno e altre tipicità gustose. 

L’abbinamento giusto fra: vini, birre e grappe

La proposta beverage del locale rispecchia la filosofia del locale: quasi tutti i prodotti proposti sono dell’Alto Adige come il Gewürztraminer il, Pinot bianco, Grigio, il Sauvignon, il Kerner, il Silvaner, il Felkliner  o il Muller Thurgau originale realizzato secondo l’antico metodo di produzione. Vengono propose anche alcune etichette trentine come il Teroldego o il Goldmuskateller. Per gli appassionati di birra c’è la weissbier e la birra tipica tirolese: la Forst alla spina. E, per concludere il pasto in bellezza, si può scegliere fra diverse grappe tipiche e l'Acquavite di pere Williams, tipica tirolese. 

  • RECENSIONE
IN QUESTO ARTICOLO
×