If you can dream it, you can do it”, tradotto “Se puoi sognarlo, puoi farlo”, la celebre frase di Walt Disney è da sempre il motto di Omar Calabretto e della sua famiglia, al timone della neonata Birreria King Steakhouse di Pederobba, inaugurata lo scorso settembre. Caparbietà, curiosità e passione: queste le parole che hanno guidato il percorso di crescita professionale del front-man del locale, che, a ragione, può essere definito una bisteccheria di alto livello, come poche nella zona.

Nel 2016 hai aperto la tua prima steakhouse a Caselle di Altivole. Che cosa ti ha spinto, solo qualche anno dopo, ad aprire un secondo locale a Pederobba?

L’idea di raddoppiare l’attività nasce dalla voglia di crescita ed espansione, che non è mai venuta meno. A guidare il progetto sono state l’ambizione e la determinazione, a renderlo realtà, invece, il supporto di mia moglie Elena, che si divide tra cucina e sala, e di mia figlia Giorgia, innamorata della mixology e, in particolare, dei gin.

Un’attività di famiglia, potremmo dire…

Sì, assolutamente. Anche mio figlio, di appena 8 anni, si diverte a passeggiare per i tavoli atteggiandosi a cameriere. Quattro parole, “mi fido di te”, pronunciate da loro, sono il motore che accende ogni mia azione. Ma anche lo staff – siamo più o meno in 22, tra la sede di Caselle e quella di Pederobba –, ormai, è come una seconda famiglia. Ci teniamo molto alla qualità, per questo abbiamo dedicato tempo ed energie per “educare” i nostri collaboratori. Oggi viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda, ognuno sa cosa deve fare e lo fa proprio come lo faremmo noi.

Ma anche tu sarai partito da zero… Qual è stato il percorso che ti ha condotto ad aprire ben due attività di successo?

Fin da giovane, ho sempre sentito il desiderio di aprire qualcosa di mio. Facevo piccoli lavoretti, ma non ero soddisfatto… Così, a 22 anni, mi sono rimboccato le maniche e ho aperto la mia prima attività, una birreria. Da lì, non mi sono più fermato, avevo ambizioni più grandi: affiancare la passione per la birra alla passione per la carne e farne una professione. Sono una persona curiosa, ho girato i birrifici di mezza Germania per offrire una proposta variegata e di qualità, ho valutato e scelto con attenzione i fornitori, perlopiù micro-birrifici artigianali… Tutto ciò che vedi in menu è frutto delle esperienze collezionate negli anni.

Anche i piatti in menu?

Ah, il menu è opera di mia moglie, una vera fucina di idee. Certo, la carne, protagonista assoluta, è di qualità ottima – ci riforniamo nella macelleria qui accanto al locale –, ma gli abbinamenti sono frutto della sua fantasia in cucina. Parola d’ordine: sperimentazione. Altroché internet, entrambi abbiamo imparato e impariamo tutti i giorni sul campo! Prepariamo tutto al momento, non c’è praticamente nulla di surgelato.

E quindi quali sono i piatti che consiglieresti, quelli da effetto “wow”?

Sicuramente la costata, di Sashi finlandese, di Simmenthal bavarese, di Pezzata Rossa italiana, di sorana Garronese veneta e, qualche volta, anche la Irish Hereford. Tagli pregiati, sempre freschi. E poi ci sono i mitici fagioli king…

I fagioli king? È una specialità tutta vostra?

Già, sono realizzati con la ricetta segreta che mia moglie, di origine rumena, conserva con cura. Una sorta di fagioli all’uccelletto che si differenziano per qualche ingrediente e il metodo di preparazione. Una vera prelibatezza!

Prima ci hai parlato della tua passione per la birra. Ma qui vedo una vasta selezione di gin! Che cosa mi dici a riguardo?

Il gin, come anticipato prima, è territorio di mia figlia. Ne abbiamo 18, etichette non commerciali, ma di nicchia. Prossimamente ci piacerebbe proporle in abbinamento con le proposte in menu, per offrire un servizio ancora più completo.

A proposito di futuro… Ci sono nuovi progetti in cantiere?

Beh, non nascondo che la mia idea è di allargare l’attività con l’apertura di nuovi locali, sempre nel territorio, stesso stile, stesso menu. Mi piace sognare in grande, non mi fermo mai… Se ho un obiettivo in mente, non mi arrendo finché non lo raggiungo.

Un’ultima curiosità: come mai questo nome?

Prima di aprire a Caselle di Altivole, quasi 18 anni fa, decisi di avviare una birreria. Il locale si chiamava “Re della Cantina”. Ho voluto rendere omaggio all’esperienza che mi ha fatto capire quale fosse davvero la mia strada, con l’aggiunta della dicitura “steakhouse”, a testimonianza di dove sono riuscito ad arrivare grazie alla passione, alla dedizione e all’ambizione.

Birreria King Steakhouse
Via Feltrina, 19 - Pederobba (TV)
Telefono: 0423307881
 

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