C'è una nuova pasticceria a Matera che dice ciao al passato e si proietta nel futuro

Pubblicato il 28 giugno 2021

C'è una nuova pasticceria a Matera che dice ciao al passato e si proietta nel futuro

Ho avuto il piacere di poter rubare qualche minuto a Maria Vittoria Sanseverino e Gabriele Tangorra all’interno del loro locale, Pasthello a Matera, dalle tonalità tenui e delicate, ma che cela al suo interno un animo forte, dolci coloratissimi e nessuna paura di guardare in faccia le  critiche.

Un duo che riesce a calibrare perfettamente le energie dell’altro, creando la ricetta perfetta che si completa in tutta la sua semplicità: un’anima dolce e un’anima salata. Ma facciamo un passo indietro, dalla prima curiosità che ho avuto modo di sviluppare varcando una manciata di gradini dalla strada recentemente rifatta a nuovo. Mi mettono subito a loro agio, tanto da poter chiamare Maria Vittoria con il suo diminutivo, Marvi.

Perchè il nome Pasthello, con la H?
Gabriele: È stata una scelta comunicativa iniziale. Ovviamente il pastello viene richiamato in tutti gli angoli del locale, anche quelli esterni. Abbiamo volutamente evitato i colori accesi, sottolineando il continuo richiamo alla naturalità, alla genuinità.
Maria Vittoria: La “h” va a creare la parola “hello”, potremmo interpretare in nostro nome per intero come un past + hello: “un ciao al passato”.



In un mondo dove si ostenta e si va alla ricerca del “come una volta”, voi siete quindi in controtendenza?
Gabriele: Ci siamo stancati di dire “come una volta”. Guardando bene tutte queste ricette, non può esserci nulla di davvero originale come lo facevano i nostri nonni. Non esistono più i presupposti per creare qualcosa con le tecnologie e le materie prime attuali.
Marvi: Prendiamo ad esempio la famosa “crema della nonna” che all’epoca utilizzava degli ingredienti che oggi non permettono inclusività e confusione di sapori.

Siete quindi per il plain, il semplice ma efficace?
Gabriele: Noi preferiamo che le cose abbiano un gusto ben definito, non un misto, dove non è possibile praticamente riconoscere nulla in una sovrapposizione approssimata e facile da dimenticare.
Marvi: La nostra ricerca si basa sul gusto autentico, punto. Qui si gioca una partita fondamentale, quella del saper fare bene e di ricercare il meglio di tutti gli ingredienti. Coprire i sapori è un trucco antico che noi non utilizziamo nella maniera più assoluta.



Nel futuro di Pasthello che cosa c’è?
Gabriele: Nel nostro futuro ci sono numerose collaborazioni con chioschi a Policoro ma anche la volontà di creare altri punti vendita Pasthello. La chiave sta nel trovare le persone giuste, che possano portarti l’estro e l’energia che ti servono per sognare in grande e realizzare tutto. Il 49% lo fanno i collaboratori.
Marvi: Al momento ci siamo ancora noi all’interno, lavorando tutti i giorni, scendendo in campo, raccogliendo e ascoltando attivamente i feedback che ci arrivano dalla clientela. Tra i dolci futuri vi è sicuramente un tiramisù con tutti ingredienti senza lattosio.

A tal proposito, cosa c’è di buono per chi ha intolleranze alimentari?
Gabriele: Abbiamo dei dolci senza glutine che utilizzano ingredienti semplici come albumi, zucchero e farina di mandorla (mandorle provenienti dai campi di famiglia, precisamente dal caro nonno). Tuttavia per il resto non possiamo garantire l’assenza di contaminazione per ciò che serviamo nell’aperitivo. Preferiamo l’onestà e salute dei nostri clienti a false informazioni ed eventuali rischi.
Marvi: Abbiamo un ottimo gelato, che è anche vegano (frutta e cioccolato fondente) che realizziamo senza aggiungere ingredienti sofisticati, per lasciargli il suo buon sapore autentico.


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