Tra l’instancabile via vai che connota da sempre l’effervescente quartiere di Porta Romana a Milano, Via Orti è nota per la sua quiete: proprio qui abbiamo scoperto un piccolo locale che rispecchia la tranquillità della strada su cui sorge. RitroVino è un’enoteca intima, speciale, dalla storia affascinante, dove le persone si fermano per bere del buon vino toscano, assaggiare i prodotti di questa terra (rigorosamente biologici) e scambiare due chiacchiere con gente interessante. Abbiamo conosciuto Antonio Musto, titolare del negozio: ci ha raccontato della sua cooperativa, della sua Toscana e del locale milanese.

Dalla Toscana a Milano: l’enoteca ha aperto alla fine dello scorso anno, ma la sua storia inizia tempo prima, ce la racconta?

Questo locale nasce dall’attività della nostra cooperativa, operativa da quarant’anni nei servizi sanitari, incentrata sui servizi di assistenza per anziani e portatori di disabilità. Abbiamo sempre pensato di organizzare attività che normalmente non vengono fornite da strutture di ricovero o case di riposo tradizionali, come le vacanze. Volevamo andare al mare. E ti assicuro che vedere persone di ottant’anni o più guardare il mare per la prima volta è uno spettacolo meraviglioso. Portavamo anche i ragazzi in vacanza, da noi in Toscana, ed è qui che abbiamo scoperto un podere abbandonato di quaranta ettari. Si è deciso di recuperare la terra e avviare un’attività agrituristica. Non potendolo fare con la precedente cooperativa, ne abbiamo creata un’altra che prevedesse l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Il progetto è iniziato nel 2017, abbiamo assunto i primi ragazzi e recuperato buona parte del terreno con vigneti e ulivi; ogni hanno si aggiunge un pezzetto in più.

Come nasce il negozio?

Il negozio a Milano nasce per commercializzare i nostri prodotti, a partire dalle nostre prime due etichette, Donanto e Magnandré. Quest’ultimo, già al primo anno di produzione, ha vinto la corona della guida del Touring Club. La nostra attività è biologica, lavoriamo all’interno di una grande zona di produzione biologica, e tra poco usciranno anche nuove etichette, di bianco e di rosato.

Parlando dell’enoteca, molto intima: chi lavora qui?

Nel locale lavorano due persone, entrambe socie della cooperativa. Roberto è un grande esperto di vini, inserito nel settore da oltre 25 anni, assaggiatore di vino per le guide italiane, l’altro ragazzo, più giovane sta imparando tutti i segreti del mestiere.
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Cosa offre la carta dei vini?

Siamo sulla sessantina di etichette. Vendiamo i vini che produciamo noi, insieme ad altre eccellenze della zona, fatti da piccoli produttori biologici. Non cerchiamo mai vini delle grandi industrie.

Siete aperti a pranzo e cena giusto? Oltre al vino cosa troviamo qui da voi?

Noi siamo aperti per pranzo e la sera intorno alle 17.30 fino a dopo cena. Oltre ai vini stiamo cercando di inserire della birra toscana e presto inseriremo delle degustazioni. Al momento proponiamo abbinamenti con taglieri di salumi e formaggi, tutti biologici, provenienti dal nostro territorio. Proponiamo anche mieli da abbinare ai formaggi ed è tutto acquistabile.
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Quindi portate la tradizione toscana qui a Milano

Esatto, una piccola vetrina di eccellenze toscane da assaggiare e acquistare. Nel nostro podere produciamo anche dell’olio che naturalmente riproponiamo qui. È quello tipico della nostra zona, con un interessante retrogusto di carciofo, che lascia quel pizzicorino sul palato.

E la clientela?

Molti sono clienti affezionati. C’è chi che passa tutte le sere, si beve un calice prima della cena, compagnie che si ritrovano qui dopo uno spettacolo a teatro, chi porta il suo libro e lo legge tranquillo. Si cerca anche di far comunicare i tavoli. La città è grande ma le persone sono un po’ chiuse. Il locale si presta per ricreare questa vicinanza mancante: si beve e si chiacchiera con le persone presenti.

Il nome del locale è evocativo, anche simpatico: come nasce?

Questo era il ritrovo di una cooperativa sociale, fatto di persone che dall’estero trovavano qui corsi di formazione e la loro prima occupazione, insomma, un’inserimento a tutti gli effetti. Quindi si torna sempre al concetto di cooperazione, ma anche di ritovo tra persone, ben rappresentati dalla convivialità che si crea attorno a un calice di vino.

Ritrovino - Via Orti 17, Milano. T: ​3384386960
 

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