RitroVino

In una delle vie più silenziose e raccolte di Porta Romana, dove Milano si concede un po’ di lentezza tra romantici palazzi liberty e le saracinesche di quartiere, si affaccia un locale dalla storia comunitaria. Si chiama RitroVino, un’enoteca di quartiere che porta in città la tradizione toscana: punto d’incontro tra terra e città, tra vino e storie di chi lo produce, tra bisogno di convivialità e desiderio di creare legami autentici. Qui si beve bene, certo: vini toscani biologici, provenienti da un podere di quaranta ettari nella Maremma grossetana, il Podere Nuovo di Maremma, recuperato nel 2017 grazie all’impegno di una cooperativa sociale che da oltre quarant’anni lavora nell’ambito dell’assistenza a persone fragili. Quello che assapori qui è un progetto umano che ha preso forma prima tra le vigne e poi tra le mura di questo piccolo spazio milanese. I primi frutti dell’attività agricola sono le prime etichette proposte nel negozio: Donanto e Magnandré, a cui si aggiungeranno presto nuove produzioni. Il locale di Via Orti è la vetrina urbana di questo progetto, ma anche un microcosmo di relazioni e scambi: aperto a pranzo e alla sera, propone abbinamenti con taglieri di salumi e formaggi toscani, mieli, olio extravergine dal tipico retrogusto amarognolo, verdure, pane artigianale e sott’oli. Tutto è rigorosamente biologico, selezionato da piccoli produttori, lontano dalla grande distribuzione. A servire ci sono Roberto, esperto del settore, assaggiatore per le principali guide enologiche italiane, e un giovane collega che sta imparando il mestiere sul campo, con passione e dedizione. La carta conta circa sessanta etichette, ma più che il numero, colpisce la cura nella scelta. RitroVino è il classico posto in cui si torna sempre: chi per un calice dopo teatro, chi per leggere o gustarsi la fine della giornata. Ma c’è anche chi vuole scambiare due parole con perfetti sconosciuti diventati, sera dopo sera, volti familiari.