Il locale di due giovani ragazzi del quartiere con le idee estremamente chiare: pochi fronzoli e tanta sostanza.

Se c’è una cosa che la moda della ristorazione contemporanea, fatta di fusion, gourmet ed invenzioni futuristiche più o meno valide, non attaccherà mai sono le trattorie di quartiere, specie quelle a Roma e ancora di più quelle dei suoi quartieri più popolari. Ed è bellissimo scoprire che, oltre alle trattorie storiche di quartiere che hanno attraversato generazioni e generazioni di gestori ed avventori, ci sono anche dei posti nuovi, magari gestiti da giovani del posto. E’ proprio questo il caso della nostra più recente scoperta, avvenuta pochi giorni fa nel cuore di Casalbertone, su consiglio di amici (funziona sempre così). Ecchice non è esattamente il locale dove aspettarsi una sala arredata in post-modern design, non è neanche un ristorante di pesce dove trovare chissà che cosa di particolare, è un posto semplice, deciso, senza fronzoli, ma con tanta, anzi tantissima sostanza. Una cucina di mare semplice e gagliarda, dove la materia prima, preferibilmente locale e sempre di altissima qualità, è esaltata dalla tradizione e dalla semplicità. Ecchice è il posto giusto per chi vuole mangiare un grande pesce senza lasciarci un mutuo, ma uscendo contento e pieno di voglia di tornare.

Un’idea di Damiano e Tiziano


Alla guida della trattoria ci sono due giovani ragazzi, Damiano De Dominicis e Tiziano Aiello, soci da poco nel lavoro, amici per la pelle da una vita, nati e cresciuti insieme in queste strade, dove hanno voluto realizzare un loro sogno: dare vita ad un locale che desse di nuovo a Casalbertone un po’ di bellezza, gioia e bontà. Un ristorante di pesce valido da queste parti, infatti, non esisteva e Ecchice è proprio il locale giusto nel posto giusto. Insomma, mai nome, come in questo caso, fu più azzeccato.

Cosa si mangia – gli antipasti


Cominciamo il nostro pranzo sfogliando un menu giusto per la quantità delle sue proposte, non eccessiva. Non manca, ovviamente, una bella lavagna in sala che propone i piatti del giorno a seconda degli arrivi del pescato. Tra le proposte fredde, ovviamente, ci sono i crudi di mare (scampi, ostriche, gamberi e tartare del giorno in base agli arrivi) e carpacci marinati, come nel caso del salmone servito con le sue uova, buono e sfizioso. Ma sinceramente qui abbiamo trovato tanta sostanza nelle proposte calde, come nel caso dei polpetti al sugo serviti con crostini caldi, dove la scarpetta alla fine a pulire il coccetto è stato un gesto obbligatorio per quanto erano gustosi.

I primi: si comincia a fare sul serio


Con la loro proposta di primi piatti Damiano e Tiziano cominciano davvero a fare sul serio. Le porzioni sono decisamente interessanti, così come il condimento che non viene lesinato. Cominciamo con degli ottimi gnocchetti alla crema di scampi (è pur sempre giovedì), un fuori menu decisamente fatto bene, con una crema delicata e saporita ed uno gnocchetto cotto alla perfezione. Si continua, poi, con uno dei cavalli di battaglia di Ecchice: lo spaghettone cacio e pepe con fiori di zucca e battuto di scampi crudi, forte e gentile allo stesso tempo, ben equilibrato, dove lo scampo, seppure il pecorino dominava, rimane rispettato ed esaltato in bocca.

I secondi: daje di frittura e poi il pescato del giorno


Non potevamo per secondo, poi, esimerci dall’ordinare la loro frittura di calamari, arrivata asciutta, croccante e leggera al tavolo, con un calamaro talmente tenero da squagliarsi in bocca, promossa quindi a pieni voti. Tra le altre proposte, invece, consigliamo di dare sempre un’occhiata al pescato del giorno, che qui viene preparato espresso arrosto. In carta c’è anche un piatto tradizionalissimo della cucina di pesce popolare romana che ormai sempre più raramente ci capita di trovare in giro, ossia la zuppa di pesce, che da Ecchice è disponibile per minimo due persone e previa prenotazione.
Sarà sicuramente il primo motivo per la nostra prossima visita.

I dolci: vince la crema catalana


La scelta dei dolci non è immensa, ma anche qui seppure le proposte non siano molte, quelle che ci sono restano validissime. Su tutte una crema catalana fatta in casa veramente da dieci e lode, profumata e dalla consistenza perfetta, e poi il tiramisù, anch’esso fatto in casa (e si sente), con savoiardi veri e vero mascarpone. Non mancano, poi, sorbetti e proposte del giorno anche nel caso dei dessert.

In conclusione


Ecchice! è una trattoria di mare validissima e ben strutturata, ad ottimo rapporto qualità-prezzo, dove si sente e si vive l’anima del quartiere. Il pesce è freschissimo e anche cucinato come dio comanda, senza eccessi e stravaganze, nel pieno rispetto della stagionalità e della materia prima. Siamo contenti di scoprire locali come questo a Roma, che si sta riempiendo invece sempre di più di posti inutili e senz’anima. Qui invece c’è sostanza, c’è amore e voglia di fare bene le cose. Da tornarci e ritornarci.

Ecchice 
Via Baldassarre Orero, 48 - Roma
3886406156


Foto di copertina ed interne gentilmente fornite da Ecchice

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