​Sorriso & passione: il cocktail bar di La porta d’Acqua secondo Davide Manzi

Pubblicato il 29 marzo 2019

​Sorriso & passione: il cocktail bar di La porta d’Acqua secondo Davide Manzi

L’entusiasmo di Davide è contagioso: la passione per questo mestiere gliela si legge negli occhi. Davide è il bar manager del cocktail bar che completa perfettamente l’offerta di La Porta d’Acqua, il prestigioso ristorante affacciato sul Canal Grande a due passi dal Ponte di Rialto. Lo incontro in una splendida giornata primaverile e dalla sua postazione di comando panoramica mi racconta la sua idea di american bar veneziano.

Ciao Davide. Parlami un po’ di questo locale nel locale…

Ciao! Appena ci siamo trasferiti in questa fantastica location, con mio fratello Giuseppe abbiamo pensato di valorizzare l’area bar. Lo spazio è perfetto: l’ampio bancone, il giardino intimo e romantico che porta al locale e la vista spettacolare erano gli ingredienti giusti per creare un american bar che vivesse in simbiosi con il ristorante. Abbiamo trovato il giusto equilibrio durante tutta la giornata per completare al meglio la nostra proposta enogastronomica.

Da cicchetteria a cocktail bar?

In qualche modo è così. Fino al primo pomeriggio offriamo un servizio di bar cicchetteria, con crostini freschissimi preparati sia seguendo la tradizione veneziana sia con qualche rivisitazione. All’avvicinarsi dell’ora dell’aperitivo cambiamo il mood del nostro spazio e siamo pronti a preparare i nostri cocktail per un precena, un dopocena o anche - e questo ci regala grandi soddisfazioni - in abbinamento ai piatti del ristorante, in alternativa ai classici vini. Ad esempio, in abbinamento al nostra buonissima Parmigiana di melanzane possiamo suggerire un Marco Polo, il nostro Margarita al profumo di basilico.

Su cosa si concentra la tua cocktail list?

Oltre ai cocktail internazionali e a quelli più conosciuti, abbiamo deciso di concentrare le nostre creazioni su una cocktail list contenuta, ma ricca di significato: proponiamo cinque stuzzicanti spritz rivisitati ispirati ai ponti di Venezia e cinque signature cocktail VIP che portano il nome di celebri personaggi veneziani. Ai migliori distillati aggiungiamo infusi, sciroppi, succhi per raggiungere un equilibrio e una varietà che possa soddisfare palati diversi. Non manchiamo di aggiungere ai nostri cocktail prodotti ricercati e alternativi come il Rosolio o il Cordiale al gelsomino.

Mi sembra che l’esperienza e la personalità non ti manchino. Dove hai imparato il mestiere?

Sono appena tornato da Londra, dove ho vissuto una delle esperienze professionali - e non solo -più importanti delle mia vita. Ma ho fatto orgogliosamente tutta la gavetta: da Amalfi sono arrivato a Venezia a 18 anni per lavorare nella ristorazione e da qui Nizza in Costa Azzurra, poi Milano. Forse la scelta di emigrare a Londra è stata un po’ tardiva, ma mi ha permesso di arrivare lì con un approccio più maturo, con l’obiettivo di studiare a fondo i distillati e conoscere i segreti del mestiere. D’altronde Londra è la capitale del bartending e qui ho potuto incontrare alcuni dei pilastri della professione che mi hanno trasmesso passione, tecnica e idee. Sono tornato con un grande bagaglio di esperienze e la voglia di proporle a La Porta d’Acqua.

Cos’è fondamentale per un Bar Manager?

La passione prima di tutto. Quando ami quello che fai non senti la fatica. La passione poi è quella scintilla che ti permette di non accontentarti mai, di voler imparare sempre qualcosa di nuovo, ogni giorno, di migliorarsi di volta in volta. È indispensabile poi saper coccolare il cliente, riconoscere i suoi gusti e le sue esigenze e consigliare il cocktail migliore per lui in quel momento. Il cliente deve sentirsi perfettamente a suo agio. Per noi poi, qui a La Porta d’Acqua sono indispensabili passione, semplicità e sorrisi.

Dopo aver vissuto una grande capitale europea, come vedi Venezia?

Londra è magnifica, ma Venezia è una città unica, ce la invidiano da tutto il mondo. E poi guarda - Davide indica la splendida vista sul Canal Grande incorniciata dal giardino del locale - chi non vorrebbe poter lavorare con questo incredibile panorama davanti agli occhi?

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scritto da:

Giacomo Pistolato

Cinefilo e gattofilo, mi piace scrivere e osservare. Vivo e scelgo Venezia, quasi tutti i giorni. Non amo le contraddizioni. O forse si.

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