Un nome che evoca già una scelta gastronomica ben definita, in cui il gusto si amplia e l’olfatto arriva a dare man forte; un luogo unico, in cui la bellezza si fa spettacolo e in cui si ha il privilegio di godere di Venezia da una prospettiva inedita; infine, la consapevolezza di vivere un’esperienza che solo pochi grandi nomi di ospitalità nel mondo sanno offrire. Se si volessero riassumere in poche righe i tratti distintivi di Aromi, il ristorante dell’Hilton Molino Stucky alla Giudecca, sarebbero inequivocabilmente questi quelli su cui puntare, sapendo che tuttavia ogni narrazione non riesce a restituire la magia di un’occasione vissuta dal vivo.

Venezia vissuta in modo inedito e memorabile


La prima cosa che colpisce è il panorama, con una vista magnifica sulle Zattere e il canale della Giudecca: accomodarsi ad uno dei tavoli di Aromi, prima ancora che un’esperienza di gusto è un momento di cui si deve godere con calma e tranquillità, perché permette di vivere Venezia da un contesto diverso, meno caotico e lontano dalla folla che attraversa le calli cittadine. Ciò non significa non visitare la città, anzi: significa semplicemente avere la possibilità, una volta compiuto un tour alla scoperta di una delle città d’arte più belle al mondo, di poter assaporare ancor più quanto si è visto perché si ha a disposizione un luogo in cui potersi rilassare. Ma significa anche poter aggiungere ad una visita classica anche qualcosa in più, e cioè un soggiorno in un’isola, la Giudecca, in cui resiste ancora il volto più autentico della città.

Uno stile che unisce l’omaggio al mare e il design moderno


Aromi dialoga con la città in un modo del tutto originale: se l’acqua è indiscutibilmente la protagonista dello spazio, tra il blu inchiostro intenso e i richiami al mondo della vela, e dello yacht club, con sedie e tavoli perfettamente il linea, l’idea è stata quella di tradurla in un gusto contemporaneo. Ecco allora elementi materici che la valorizzano per contrasto, recuperando la storia dell’antico mulino: pareti originali in mattoni a vista, con modellini nautici appesi, e pavimento in cemento resina creano un forte legame con il passato e raccontano agli ospiti una storia spesso sconosciuta, quella di un mulino su un’isola.

Un percorso tra i sapori locali e internazionali


Il menu di Aromi è lo specchio del luogo in cui ci si trova: l’eleganza, la storia di Venezia è la sua dimensione internazionale sono state tradotte in un percorso gastronomico che parte dalla laguna e dalle sue materie prime migliori per spostarsi poi lungo tutta la penisola e spingersi ancora più lontano, tra sapori e profumi orientali, rendendo l’internazionalità accessibile e soprattutto a portata di palato.

Lo chef Luca Nania, forte delle sue origini siciliane e di un curriculum che l’ha portato a viaggiare all’estero ha dato vita a piatti che si muovono tra sentori mediterranei e contaminazioni internazionali. Ecco perché assaggiare la proposta di Aromi vuol dire provare qualcosa di inedito, sia per chi conosce bene Venezia e la sua tradizione, sia per chi – ospite straniero – è abituato alla classica ristorazione d’hotellerie, che deve accontentare ma che non sempre riesce a stupire e a lasciare il segno. Quello che accade invece a Aromi è esattamente l’opposto: complice il contesto, ci si ritrova ad assaporare piatti unici, realizzabili solo qui.

Il lusso di una cucina premiata

Rinnovato nel 2014, 50 posti all’interno e 80 all’esterno, per Aromi i riconoscimenti parlano da soli. Luxury Hotel Restaurant of the Year 2019 ai World Luxury Restaurant Awards; Destination Restaurant of the Year 2018 ai Luxury Travel Guide Food & Drink Awards; Fine Dining Experience of the Year 2018 ai Travel & Hospitality Awards.

Se ci fosse ancora bisogno di conferme circa il livello del ristorante, ecco una carrellata di premi a sottolinearlo. Inoltre, agli appassionati gourmet farà piacere sapere che il ristorante dell’Hilton Molino Stucky fa parte de la Chaine des Rotisseurs, una delle più antiche Associazioni Gastronomiche al mondo, presente in Italia dal 1960 e che opera per la diffusione della cultura della gastronomia attraverso i suoi Bailliages territoriali.

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