Dieci anni sulla cresta dell’onda potrebbero stancare (e invecchiare) anche i più tosti e invece loro no, loro magari potrebbero apparirti dietro al bancone con qualche pelo bianco della barba in più ma invecchiati, stanchi poi, ancora meno. Chi sono? Sono “quelli di Crak” che è poi il nome con cui Padova tutta - e forse non solo Padova - li definisce. Una sorta di entità astratta, quasi sconosciuta eppure, fidatevi, da dieci anni sotto i riflettori senza bisogno di nessuna comparsa. Di “loro” si è detto tanto in città ma la verità è che forse alle cose fatte con semplicità, esplose quasi subito e continuate alla grande, anzi meglio, siamo poco abituati e quindi quando ne vediamo una beh, ci sentiamo spiazzati. 

Crak ha da poco festeggiato i dieci anni di attività come Birrificio, oggi come Birrificio Agricolo Indipendente ma di birra ne è passato sotto quel ponte che collega il Terraglione a Campodarsego e dove, dal 2017, accadano cose che finalmente hanno una casa per esser vissute. 
Questa è la storia di Crak sì, ma è soprattutto la storia di TapRoom la “birreria con il biliardo” che ha fatto da nave scuola in città. 

Dieci anni, nessuna voglia di fermarsi 

È il 2015 quando le prime birre a marchio Crak vengono prodotte e lanciate sul mercato. All’epoca dovete immaginarvi spazi più contenuti certo, ma la medesima voglia di “spaccare” il sistema rivoluzionando non solo il modo di fare birre ma anche di venderlo, soprattutto di venderlo, e poi ovviamente di berlo. Due anni dopo il successo paesano con l’apertura di Crak TapRoom, prima “birreria” del marchio sorta a lato della fabbrica, un modo questo per fungere anche da perfetto incontro produttore/consumatore e mostrarsi così in tutta la propria artigianalità. Qualche anno dopo, in un periodo ben più sfortunato come quello pandemico, l’apertura di Crak Casana, secondogenita del gruppo ma fin da subito indipendente e capace di camminare sulle proprie gambe grazie all’eleganza degli arredi e alla vicinanza con Padova che, diciamocela, resta ancora oggi plus incredibile. Recentissima invece la nuova esperienza del gruppo con la sua Trattoria da Crak, sua sì e anche un po’ di Chef Nicola Cogo che - no non ti spiegheremo chi è, dovrai informarti da solo e poi andare a provare i suoi piatti - ha dato una sferzata di novità alla città ma anche al marchio stesso che si è potuto così misurare con qualcosa di nuovo da quanto fatto prima. 

Finta qui? Beh, ovviamente no. Aperto infatti il 18 ottobre di quest’anno Leone Rosso, hi fi e listening bar nato da una costola di Trattoria da Crak e lanciato per essere un posto dove ascoltare musica (in vinile e con un impianto super) mangiando qualche piattino in stile “tapas veneta” e bevendo un calice di vino naturale. 

Tutt’attorno poi l’esperienza di una terra in continuo movimento grazie alla tenute del gruppo, agli orti e al luppoleto ma anche ai vigneti sparsi per le regioni italiane e alla voglia di non fermarsi mai, così come fa la sete. 

Un progetto che funziona e che poggia su solide basi 

E le basi, inutile nasconderlo, si costruiscono all’inizio. Ecco perché TapRoom rappresenta l’anello chiave del progetto e il porto sicuro dove poter andare per provare un’esperienza che difficilmente può essere replicata altrove, parola di clienti della primissima ora. 

Qui tra uno stile industrial molto pulito e per niente banale, tavoli d’altri tempi rimessi a nuovo e un bancone abitabile, far passare l’inverno con uno schiocco di dita diventa un piacere. Il posto perfetto per chi ama gli spazi ampi e anche un po’ di sana “caciara” o, perché no, dove poter conoscere qualcuno, far conoscere qualcuno o giocare a qualche gioco di società parlando del più e del meno. 

Tutt’attorno lei: la birra

I nomi sono tanti così come i gusti, i formati, le tipologie e le gradazioni alcoliche (che stanno anche a 0 in alcuni casi eh) quindi non ci perderemo in chiacchiere perché il consiglio al solito è uno solo, anzi due: permettersi di uscire ogni tanto dal binario del “solito” e lasciarsi aiutare dai ragazzi dietro al bancone che sanno tutti il fatto loro.

Uno spoiler? Previsto per l’autunno le prime uscite di lattine prodotte con il “loro” luppolo. Loro perché per la primissima volta hanno seguito dall’inizio alla fine il processo. Segui il colore verde!

Birra, ma non solo birra

Spesso lo dimentichiamo perché se pensiamo a Crak pensiamo a Mundaka o, ancor più, a Guerrilla, però Crak - in tutti i suoi locali, ognuno nel proprio modo - ha saputo dare una sua impronta personale anche all’offerta di cibo che qui è non solo ottima ma anche unica.
Da provare assolutamente la loro Pizzabriciola in ciascuna versione: imbottita, 8 spicchi o in formato burger. Scegli tu se provare i grandi classici o le ultimissime novità come la Pizzabriciola tonda al gusto diavola, plant based ovviamente. 




Crak Brewery & TapRoom
Via Pontarola, 9 - Campodarsego (PD) 
Tel. 0497423095

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